Io non ho capito un granché. Se prima l'immobile era in comproprietà (quindi 2 proprietari di un immobile indiviso) ora, quel appartamento dal quale si accede al terrazzo è di proprietà della zia. Ci sarà stato un frazionamento dell'immobile e relativo atto notarile, corretto? Quel terrazzo in quale planimetria è presente? Nell'atto notarile come viene nominato? Ci sarà anche una planimetria dell'appartamento con relativa porta di accesso al terrazzo, deve per forza essere specificato qualcosa. Correggetemi se sbaglio. Carte alla mano è sicuramente più facile capire. Perché, vado per esclusione, se l'immobile prima era in comproprietà (quindi indiviso), è ovvio che l'accesso non poteva essere negato al comproprietario, ma se poi a seguito frazionamento e atto notarile è stato "assegnato" ad un solo proprietario, probabilmente possono esserci difficoltà. Ripeto, Correggetemi se sbaglio.
Cerco di ricostruire il tutto.
Circa 40 anni fa, mio nonno edificò la palazzina, inizialmente composta da 2 appartamenti ed un terrazzo, cui si accedeva da una rampa di scale.
Prima che i lavori fossero ultimati, dove si trovava la rampa di scale, fu costruito un terzo appartamento, che permetteva l'accesso al terrazzo (circa 750 mq). A lavori ultimati, mio nonno ha cointestato il tutto a mio padre e mia zia (quindi 50% di proprietà indivisa) e per 40 anni l'accesso al terrazzo ed al lastrico solare è sempre stato tramite questo terzo appartamento.
In seguito alla morte dei miei nonni, questo terzo appartamento è stato fuso con quello di mia zia, diventando un'unica unità immobiliare (ma sempre tutto in comproprietà).
Lo scorso anno, mio padre e mia zia hanno sciolto la comunione, diventando ciascuno proprietario di casa propria; inoltre, mia zia ha acquistato una quota del terrazzo (circa 250 mq), la parte immediatamente adiacente all'appartamento: restano circa 500 mq di terrazzo in comproprietà.
Sull'atto notarile, circa l'appartamento di mia zia, è riportato che il terrazzo di detto appartamento confina con terrazzo di proprietà comune ed indivisa (ovvero i 500 mq restanti) e che sull'appartamento gravano eventuali servitù attive e passive.
Tra l'altro, abbiamo da poco scoperto che in questo appartamento si trova la cassetta dell'antenna condominiale (lo so, è un macello, ma pare che 40 anni fa costruissero senza crearsi troppi problemi), quindi la necessità potenziale di accedere all'appartamento è reale, in quanto l'unica altra via di accesso sarebbe quella di noleggiare un camion con cestello, dato che anche l'idea di costruire una scala ci viene preclusa per motivi di sicurezza.