Vero. Non abbiamo informazioni in merito.non mi son fatto convinto che gli eredi siano solo i tre fratelli che già han firmato.
Ho fatto tra me e me la stessa considerazione:hai perfettamente ragione.Resto sconcertato dal fatto che l'assemblea condominiale e/o l'amministratore condominiale (se esistente) possano aver firmato/accettato l'alienazione del bene senza che vi fosse prima la decisione all'unanimità riportate in calce sul verbale dell'assemblea. Mi stupirebbe che l'eventuale amministratore avesse permesso a non aventi causa di votare in tal senso ed ancor di più mi stupirebbe se l'amministratore avesse firmato per conto del condominio.
Sono perplessa anch’io, e curiosa.
Concordo in pieno.Nella pratica, come amministratore: convoco assemblea condominiale. Ottengo l'ok dei 1000 millesimi (con presenti e deleghe). Il tutto è riportato sul verbale e solo successivamente si firma una proposta.
Come spesso succede, le cose migliori sono le più semplici e lineari.A prova di bomba, nessuno può più contestare niente.
A molti piace complicarsi la vita.
Proprio per la quasi irrilevante consistenza anche nel caso in discussione , ho ritenuto irrealistico che eventuali eredi lesi nella quota di legittima (e non firmatari dell’accettazione) possano aver interesse a esercitare qualsivoglia azione a tutela del loro diritto sulla quota millesimale di comproprietà dell’appartamento in vendita.[/QUOTE]Presumo che l'obbligo a vendere sia stato possibile per la quasi irrilevante consistenza degli oggetti in essere)