Che se non firma anche l’altro destinatario della proposta, non è possibile considerarla accettata .

Se invece la proposta è indirizzata a uno solo dei due, cosa lecita, la sua firma “vale” come accettazione, e si è obbligato validamente a vendere un immobile parzialmente altrui.
 
Ultima modifica:
Parliamo di moltissimi anni fa, però ho perso la causa, anche se i proprietari erano coniugi in regime di comunione dei beni...
 
Si, l'incarico era stato firmato solo dal marito, e nell'incarico c'era la clausola che era responsabile anche della volontà del coniuge.

Quando abbiamo trovato l'acquirente, la moglie si è rifiutata di accettare la proposta.

Siamo andati in causa, ma l'abbiamo persa: non so se anche lì si è trattato di giudice che si era alzato male...
 
la moglie si è rifiutata di accettare la proposta.
Come mai la proposta era indirizzata anche alla moglie, se l’incarico era solo da parte del marito ?
Stando così le cose, la moglie non aveva nessun obbligo, mentre una proposta solo al marito sarebbe stata corretta, e con la sua sola accettazione il contratto si sarebbe concluso ( ovviamente con lui responsabile di far acquistare l’immobile).
Non avrebbe venduto, se la moglie restava contraria, ma le provvigioni , con proposta conforme all’incarico, sarebbero state salve.
 
No, l'incarico era intestato solo al marito, ma la proposta che avevamo allora aveva anche la clausola che si obbligava ad avere anche l'assenso del coniuge.
 

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