Buongiorno,
prima di descrivere la mia problematica mi scuso in anticipo nel caso scrivessi con terminologia non consona, ma purtroppo ignoro la materia.
La mia abitazione è intestata unicamente a mio marito, èabbastanza grande e proprio in virtù di questo, parte dell' abitazione è abitata da mia sorella maggiore e suo marito a titolo gratuito da circa 25 anni, loro stessi hanno provveduto alla ristrutturazione.
Non percepiamo affitto, poichè ci hanno a suo tempo aiutato nei lavori edili della casa con un piccolo prestito e non avendo loro figli, ci hanno sempre aiutato con i nostri. Non temiano assolutamente l'usocapione, è impensabile.
La situazione è questa, tutta la casa ha un unico proprietario, un unico numero civico, unico contatore elettrico, unica tassa suirifiuti, sono indipendenti solo impianto termico e la linea telefonica. Infatti quando venne svolto l'accatastamento il geometra di sua iniziativa, ritenne opportuno dividere la casa in 2 u.i. e 3 garages, per cui l'appartamento piccolo occupato da mia sorella ora risulta seconda casa di mio marito. (Da un certo punto di vista è giusto, ma stranamente, siamo gli unici in paese, edifici pluripiano e abitati da fratelli, risultano interamente come prima casa, anche con superfici di oltre 400 mq)
Dato che uno dei miei figli fra 1 o 2 anni intende sposarsi vorremmo riaccatastare le due unità distinte in un unico appartamento di 150 mq, sia perchè con tutta probabilità vi abiterà solo lui con la nuova famiglia, sia, non lo nego, per una questione economica. In ogni caso siamo intenzionati ad unire le due porzioni.
E' possibile effettuare un accorpameto/fusione delle due u.i. in una sola? Merita chiedere un parere anche all'Ufficio Urbanistico o basta avviare e depositare la pratica catastale?
Grazie molte,
Matilde
prima di descrivere la mia problematica mi scuso in anticipo nel caso scrivessi con terminologia non consona, ma purtroppo ignoro la materia.
La mia abitazione è intestata unicamente a mio marito, èabbastanza grande e proprio in virtù di questo, parte dell' abitazione è abitata da mia sorella maggiore e suo marito a titolo gratuito da circa 25 anni, loro stessi hanno provveduto alla ristrutturazione.
Non percepiamo affitto, poichè ci hanno a suo tempo aiutato nei lavori edili della casa con un piccolo prestito e non avendo loro figli, ci hanno sempre aiutato con i nostri. Non temiano assolutamente l'usocapione, è impensabile.
La situazione è questa, tutta la casa ha un unico proprietario, un unico numero civico, unico contatore elettrico, unica tassa suirifiuti, sono indipendenti solo impianto termico e la linea telefonica. Infatti quando venne svolto l'accatastamento il geometra di sua iniziativa, ritenne opportuno dividere la casa in 2 u.i. e 3 garages, per cui l'appartamento piccolo occupato da mia sorella ora risulta seconda casa di mio marito. (Da un certo punto di vista è giusto, ma stranamente, siamo gli unici in paese, edifici pluripiano e abitati da fratelli, risultano interamente come prima casa, anche con superfici di oltre 400 mq)
Dato che uno dei miei figli fra 1 o 2 anni intende sposarsi vorremmo riaccatastare le due unità distinte in un unico appartamento di 150 mq, sia perchè con tutta probabilità vi abiterà solo lui con la nuova famiglia, sia, non lo nego, per una questione economica. In ogni caso siamo intenzionati ad unire le due porzioni.
E' possibile effettuare un accorpameto/fusione delle due u.i. in una sola? Merita chiedere un parere anche all'Ufficio Urbanistico o basta avviare e depositare la pratica catastale?
Grazie molte,
Matilde