Buongiorno a tutti e complimenti per questo utilissimo forum, mi sono appena iscritto e mi presento.
Mi chiamo Stefano ho 28 anni e vengo da Lecce.
Circa un mese fa mi sono aggiudicato un immobile del '51 in vendita all'asta. Premetto che nella perizia non vi era alcuna difformità ne edilizia, ne urbanistica tantomeno catastale e si riportava la corrispondenza di tutti i dati catastali con l'atto.
Aggiudicatomi l'immobile e volendolo leggermente ristrutturare, ho presentato presso lo sportello unico per l'edilizia una CILA per beneficiare del bonus sulle ristrutturazioni.
Ed è proprio qui che mi hanno contestato l'altezza minima del bagno che sulla planimetria catastale ufficiale (quella del 2004) è riportata pari a mt 2.
Adesso, l'altezza di tutti i vani della casa è di 4 metri, il bagno è alto in realtà 2,20 metri perchè dividendo l'altezza con un solaio hanno creato un piccolo vano ripostiglio al di sopra dello stesso.
Mi sono recato presso l'archivio storico per cercare la planimetria originale (quella del '51) e l'ho trovata. Il problema e che su questa planimetria non risulta esserci alcun ripostiglio sopra il bagno, quindi immagino lo abbiano fatto successivamente in maniera abusiva.
Ma la cosa più strana che non riesco a capire è perchè sulla planimetria catastale del 2004 risulta accatastato questo ripostiglio? ci sono anche scritte le altezze, ripostiglio H=mt 2, bagno H=mt 2.
Che lo abbiano sanato? accatastato? non mi risulta alcun atto storico di sanatoria.
Tenendo presente che murare la porta dalla quale si accede al ripostiglio non mi costa nulla, la domanda è... il bagno con l'altezza pari a 2,20 mt risulta agibile? Posso vendere la casa un domani?
Grazie