Salve a tutti,
Da 40 giorni lottiamo per capire cosa accade ad un appartamento per cui abbiamo fatto una proposta di acquisto.
Premessa:
Il mediatore, agente immobiliare, nota una difformità tra la facciata dell'intero condominio e la planimetria catastale dell'appartamento in vendita.
Avvia una ricerca ad un ufficio di cui non ricordo il nome che sta all'EUR, Roma e vengono dirottati ad un ufficio a Pomezia. Qui la ricerca si conclude con le SOLE licenze di acquisto e costruzione, ma non c'è traccia del progetto originario (che risultava comunque approvato) e non esiste dunque alcuna planimetria catastale dell'epoca.
Stato dei fatti:
Il notaio si appoggia ad un tecnico geometra che invita a visitare il municipio di competenza per capire cosa di può fare.
L'agente immobiliare e il tecnico di fiducia, sostengono di aver chiesto all'ufficio tecnico del municipio di competenza che sostiene che, in considerazione dell'assenza di progetto originario, essendo impossibile stabilire se la difformità sia un abuso effettivo o un'errata/mancata trascrizione della planimetria, è SUFFICIENTE effettuare un aggiornamento tramite "esatta rappresentazione grafica".
A seguito della quale l'appartamento è vendibile e soprattutto in regola sotto tutti i canoni, catastali e urbanistici.
Per gli urbanistici sono tranquillo, perché ho visto le copie delle licenze,
Per i catastali NO perché il geometra del notaio, pur non avendo parlato con il municipio, è scettico in merito a questa sola procedura.
Voi che ne dite?
Grazie!
Da 40 giorni lottiamo per capire cosa accade ad un appartamento per cui abbiamo fatto una proposta di acquisto.
Premessa:
Il mediatore, agente immobiliare, nota una difformità tra la facciata dell'intero condominio e la planimetria catastale dell'appartamento in vendita.
Avvia una ricerca ad un ufficio di cui non ricordo il nome che sta all'EUR, Roma e vengono dirottati ad un ufficio a Pomezia. Qui la ricerca si conclude con le SOLE licenze di acquisto e costruzione, ma non c'è traccia del progetto originario (che risultava comunque approvato) e non esiste dunque alcuna planimetria catastale dell'epoca.
Stato dei fatti:
Il notaio si appoggia ad un tecnico geometra che invita a visitare il municipio di competenza per capire cosa di può fare.
L'agente immobiliare e il tecnico di fiducia, sostengono di aver chiesto all'ufficio tecnico del municipio di competenza che sostiene che, in considerazione dell'assenza di progetto originario, essendo impossibile stabilire se la difformità sia un abuso effettivo o un'errata/mancata trascrizione della planimetria, è SUFFICIENTE effettuare un aggiornamento tramite "esatta rappresentazione grafica".
A seguito della quale l'appartamento è vendibile e soprattutto in regola sotto tutti i canoni, catastali e urbanistici.
Per gli urbanistici sono tranquillo, perché ho visto le copie delle licenze,
Per i catastali NO perché il geometra del notaio, pur non avendo parlato con il municipio, è scettico in merito a questa sola procedura.
Voi che ne dite?
Grazie!