Ti rispondo in qualità di tecnico (Geometra) che in queste cose ci incappa spesso.
Dai post non leggo una cosa fondamentale:
Se fai un atto pubblico e il venditore dichiara che il fabbricato è conforme ai titoli edilizi, commette un falso che invalida l'atto pubblico di compravendita.
Poi che questa illegittimità venga fatta valere a posteriori (con tutti i costi legali che ne derivano e le lunghezze della giustizia) oppure no, è un'altra cosa.
Può capitare che il tecnico della parte venditrice verifichi la conformità con (passami il termine) meno coinvolgimento del tuo tecnico.
Mi è capitato, in qualità di tecnico della parte acquirente, di verificare che le difformità, che a detta del tecnico della parte venditrice erano solo di modifiche in facciata, riguardavano invece la sagoma con aumenti della superficie coperta e del volume.
In questi casi avrei chiesto a parte venditrice (come ho suggerito io ai miei clienti) di procedere alle pratiche di sanatoria con accertamento della conformità urbanistica (ovviamente tutto a spese della parte venditrice); Parallelamente il tuo tecnico farebbe un rilievo accurato dell'immobile fuori e dentro, compresa la misurazione di tutte le aperture per verificare i rapporti aero illuminanti ed il fattore di luce diurna e comparerebbe i suoi grafici con quelli del tecnico di chi vende.
Una volta confrontati i rilievi dei due tecnici e col benestare del Tuo tecnico, potreste sottoscrivere il compromesso di vendita dove si metterebbe la clausola di invalidità della compravendita se mancante della conformità urbanistica (oltre che catastale e strutturale) che sarebbe interamente a carico di parte venditrice (inserendo anche dei tempi e una data entro la quale la sanatoria debba essere definita).
Le pratiche di verifica da te conferite al tuo tecnico, serviranno poi (in parte perchè il progetto dovrà essere sviluppato) per la ristrutturazione dell'abitazione che acquisterai già sanata e senza pendenze delle quali non si sa mai l'esito finchè non sono state risolte.
Ricorda anche, ma te l'avrà consigliato anche il collega che ti segue, di farti certificare l'idoneità statica del fabbricato o, qualora le pratiche strutturali siano state depositate a suo tempo al genio civile, di farti depositare il collaudo statico.
Ricorda sempre che la parte venditrice, una volta incassati i soldi, generalmente non ha tanta fretta di sborsarne per sistemare le pendenze...
Spero di esserti stato utile...
Dai post non leggo una cosa fondamentale:
Se fai un atto pubblico e il venditore dichiara che il fabbricato è conforme ai titoli edilizi, commette un falso che invalida l'atto pubblico di compravendita.
Poi che questa illegittimità venga fatta valere a posteriori (con tutti i costi legali che ne derivano e le lunghezze della giustizia) oppure no, è un'altra cosa.
Può capitare che il tecnico della parte venditrice verifichi la conformità con (passami il termine) meno coinvolgimento del tuo tecnico.
Mi è capitato, in qualità di tecnico della parte acquirente, di verificare che le difformità, che a detta del tecnico della parte venditrice erano solo di modifiche in facciata, riguardavano invece la sagoma con aumenti della superficie coperta e del volume.
In questi casi avrei chiesto a parte venditrice (come ho suggerito io ai miei clienti) di procedere alle pratiche di sanatoria con accertamento della conformità urbanistica (ovviamente tutto a spese della parte venditrice); Parallelamente il tuo tecnico farebbe un rilievo accurato dell'immobile fuori e dentro, compresa la misurazione di tutte le aperture per verificare i rapporti aero illuminanti ed il fattore di luce diurna e comparerebbe i suoi grafici con quelli del tecnico di chi vende.
Una volta confrontati i rilievi dei due tecnici e col benestare del Tuo tecnico, potreste sottoscrivere il compromesso di vendita dove si metterebbe la clausola di invalidità della compravendita se mancante della conformità urbanistica (oltre che catastale e strutturale) che sarebbe interamente a carico di parte venditrice (inserendo anche dei tempi e una data entro la quale la sanatoria debba essere definita).
Le pratiche di verifica da te conferite al tuo tecnico, serviranno poi (in parte perchè il progetto dovrà essere sviluppato) per la ristrutturazione dell'abitazione che acquisterai già sanata e senza pendenze delle quali non si sa mai l'esito finchè non sono state risolte.
Ricorda anche, ma te l'avrà consigliato anche il collega che ti segue, di farti certificare l'idoneità statica del fabbricato o, qualora le pratiche strutturali siano state depositate a suo tempo al genio civile, di farti depositare il collaudo statico.
Ricorda sempre che la parte venditrice, una volta incassati i soldi, generalmente non ha tanta fretta di sborsarne per sistemare le pendenze...
Spero di esserti stato utile...