Buongiorno a tutti,
ho acquistato il 29 settembre 2022 (data rogito), un appartamento. Durante il sopralluogo con l'agenzia immobiliare e in tutti i successivi incontri (Proposta D'Acquisto/Rogito, etc.) non sono state segnalate anomalie. Dopo alcuni mesi (precisamente 11/04/2023) è venuta una ditta per il censimento amianto nelle cantine. Scopro quindi che è presente amianto nelle cantine e che viene fatto un sopralluogo annuale da diversi anni, ma tutto questo non è stato esplicitato nè dal venditore, nè dall'agente immobiliare.
A seguito del censimento le analisi hanno rilevato che l'amianto è risultato essere sotto la soglia, ma comunque alto rispetto agli standard. L'amianto è respirabile e di conseguenza urge provvedere ad un piano di messa in sicurezza o bonifica. Per cautelare la nostra salute ci è stato consigliato di scendere in cantina con l'ausilio della mascherina FFP3 con filtro ed evitare di portare nelle abitazioni oggetti che sono rimasti a lungo nel seminterrato.
Premesso che non ho ancora spulciato tutti documenti della compravendita, ma da un primo controllo non mi sembra che sia segnalato da nessuna parte, inoltre benché sia stato portato a visitare le cantine (su mia richiesta) non mi è stato segnalato che le tubazioni erano sotto controllo per la presenza di amianto (tubazioni che passano anche nella mia cantina).
Vorrei sapere se secondo voi ci sono gli estremi per consultare un avvocato e avviare un'azione legale in quanto non mi è stato segnalato e io ho anche rischiato la contaminazione più volte essendo entrato in cantina da ottobre ad aprile senza sapere nulla di questo rischio. Senza contare che il condominio potrebbe (e spero proprio che lo faccia) deliberare costosissimi interventi di bonifica che io dovrò pagare e immagino pure che il mio immobile si svaluti a causa di questo grave problema.
Grazie.
ho acquistato il 29 settembre 2022 (data rogito), un appartamento. Durante il sopralluogo con l'agenzia immobiliare e in tutti i successivi incontri (Proposta D'Acquisto/Rogito, etc.) non sono state segnalate anomalie. Dopo alcuni mesi (precisamente 11/04/2023) è venuta una ditta per il censimento amianto nelle cantine. Scopro quindi che è presente amianto nelle cantine e che viene fatto un sopralluogo annuale da diversi anni, ma tutto questo non è stato esplicitato nè dal venditore, nè dall'agente immobiliare.
A seguito del censimento le analisi hanno rilevato che l'amianto è risultato essere sotto la soglia, ma comunque alto rispetto agli standard. L'amianto è respirabile e di conseguenza urge provvedere ad un piano di messa in sicurezza o bonifica. Per cautelare la nostra salute ci è stato consigliato di scendere in cantina con l'ausilio della mascherina FFP3 con filtro ed evitare di portare nelle abitazioni oggetti che sono rimasti a lungo nel seminterrato.
Premesso che non ho ancora spulciato tutti documenti della compravendita, ma da un primo controllo non mi sembra che sia segnalato da nessuna parte, inoltre benché sia stato portato a visitare le cantine (su mia richiesta) non mi è stato segnalato che le tubazioni erano sotto controllo per la presenza di amianto (tubazioni che passano anche nella mia cantina).
Vorrei sapere se secondo voi ci sono gli estremi per consultare un avvocato e avviare un'azione legale in quanto non mi è stato segnalato e io ho anche rischiato la contaminazione più volte essendo entrato in cantina da ottobre ad aprile senza sapere nulla di questo rischio. Senza contare che il condominio potrebbe (e spero proprio che lo faccia) deliberare costosissimi interventi di bonifica che io dovrò pagare e immagino pure che il mio immobile si svaluti a causa di questo grave problema.
Grazie.