blanco

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Privato Cittadino
Ciao a tutti,
innanzitutto grazie dei vostri consigli.
Probabilmente con il mio precedente messaggio non sono riuscito a spiegarmi bene perche in questo momento il dubbio principale che ho non riguarda tanto il mutuo quanto se valga la pena comprare un immobile con questi "vizi". Mi spiego meglio: eliminiamo il discorso mutuo (esempio: supponiamo che l'immobile costi 100 000 euro e che domani vinco 100 000 euro alla lotteria e quindi non ho piu' bisogno di mutuo).
La mia domanda e': vale la pena acquistare un immobile figlio di donazione? Documentandomi ho capito che riguardo alla risoluzione ci sono due dottrine giuridiche differenti: una pro risoluzione una contro risoluzione (che ritiene la risoluzione alla stregua di una seconda donazione). Essendo dottrine, scuole di pensiero, chi mi assicura che a fronte di un eventuale disputa il giudice sia a favore della seconda dottrina (quella a sfavore della risoluzione)?Anche chiedendo a un notaio se ho capito bene quello che otterrei e' solo una SUA opinione (qualificata, non lo metto in dubbio), ma pur sempre una opinione che non mi garantisce niente.
Anche il discorso assicurazione non mi fa stare tanto tranquillo. Sara' che sono sfortunato, ma la mia esperienza mi dice che appena possono le assicurazioni trovano il cavillo per non coprirti. Sono sicure queste assicurazioni che coprono le donazioni?
Piu' in generale vorrei capire la seguente cose: esiste una soluzione con la quale io non corro NESSUN rischio e posso stare sereno per i prossimi 20 anni? O qualsiasi soluzione metta in piedi (risoluzione + assicurazione per esempio) un minimo e remote rischio rimarrà sempre e comunque?
Io purtroppo sono una persona che per carattere se esiste un minimo rischio non vive serenamente, quindi probabilmente mi farei il sangue amaro per i prossimi venti anni e non dormirei sonni tranquilli se c'e' anche un minimo rischio. E dire questa cosa mi pesa un sacco perche' immaginatevi che ho investito tanto tempo, avevo gia' identificato i mobili per arredare casa, contattato professionisti per ristrutturazioni, festeggiato per aver finalmente trovato e comprato casa e adesso vedo improvvisamente svanire tutto.
 

brina82

Membro Storico
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Ciao a tutti,
innanzitutto grazie dei vostri consigli.
Probabilmente con il mio precedente messaggio non sono riuscito a spiegarmi bene perche in questo momento il dubbio principale che ho non riguarda tanto il mutuo quanto se valga la pena comprare un immobile con questi "vizi". Mi spiego meglio: eliminiamo il discorso mutuo (esempio: supponiamo che l'immobile costi 100 000 euro e che domani vinco 100 000 euro alla lotteria e quindi non ho piu' bisogno di mutuo).
La mia domanda e': vale la pena acquistare un immobile figlio di donazione? Documentandomi ho capito che riguardo alla risoluzione ci sono due dottrine giuridiche differenti: una pro risoluzione una contro risoluzione (che ritiene la risoluzione alla stregua di una seconda donazione). Essendo dottrine, scuole di pensiero, chi mi assicura che a fronte di un eventuale disputa il giudice sia a favore della seconda dottrina (quella a sfavore della risoluzione)?Anche chiedendo a un notaio se ho capito bene quello che otterrei e' solo una SUA opinione (qualificata, non lo metto in dubbio), ma pur sempre una opinione che non mi garantisce niente.
Anche il discorso assicurazione non mi fa stare tanto tranquillo. Sara' che sono sfortunato, ma la mia esperienza mi dice che appena possono le assicurazioni trovano il cavillo per non coprirti. Sono sicure queste assicurazioni che coprono le donazioni?
Piu' in generale vorrei capire la seguente cose: esiste una soluzione con la quale io non corro NESSUN rischio e posso stare sereno per i prossimi 20 anni? O qualsiasi soluzione metta in piedi (risoluzione + assicurazione per esempio) un minimo e remote rischio rimarrà sempre e comunque?
Io purtroppo sono una persona che per carattere se esiste un minimo rischio non vive serenamente, quindi probabilmente mi farei il sangue amaro per i prossimi venti anni e non dormirei sonni tranquilli se c'e' anche un minimo rischio. E dire questa cosa mi pesa un sacco perche' immaginatevi che ho investito tanto tempo, avevo gia' identificato i mobili per arredare casa, contattato professionisti per ristrutturazioni, festeggiato per aver finalmente trovato e comprato casa e adesso vedo improvvisamente svanire tutto.
Secondo me ti stai costruendo dei castelli mentali inutili. Gli strumenti per tutelarsi ci sono, per cui ti consiglierei di usarli, e fine della storia (specie se hai già dato un acconto).

Tieni presente che ogni compravendita comporta dei rischi, te ne elenco giusto un paio, i primi che mi vengono in mente:

- anche se l'immobile è privo di pregiudizievoli, tra quando il Notaio rogita e quando trascrive, se qualcuno iscrive ipoteca, acquisteresti un immobile con ipoteca

- se fai fare un controllo sulla conformità urbanistica (a proposito, l'hai fatta fare da un tecnico bravo?), dovresti far controllare per filo e per segno tutte le pratiche che si sono susseguite nel tempo, e che le stesse siano state TUTTE fatte bene (e non solamente l'ultimo titolo edilizio)

Francamente, mi preoccuperei più di acquistare un immobile in regola con tutte le pratiche edilizie.
 

francesca63

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Essendo dottrine, scuole di pensiero, chi mi assicura che a fronte di un eventuale disputa il giudice sia a favore della seconda dottrina (quella a sfavore della risoluzione)?
Mi pare già estremamente improbabile che una questione del genere arrivi davanti ad un giudice; vorrebbe dire che la moglie o i figli del donatario originario ( il figlio), alla sua morte, "impugnano" la donazione per lesione di legittima, pur sapendo che tutta la vicenda è stata messa in piedi per poter vendere.
Onestamente io sono molto prudente, ma comprerei.
Inoltre non hai spiegato a che punto sei della vendita, cioè se hai versato caparre, se hai una condizione sospensiva per il mutuo...
 

blanco

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Privato Cittadino
abbiamo gia firmato compromesso versando una caparra confirmatoria. Ovviamente il compromesso ha una clausola che subordina la comprovendita all'accettazione del mutuo, quindi dovrei essere protetto da quel punto di vista.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
abbiamo gia firmato compromesso versando una caparra confirmatoria. Ovviamente il compromesso ha una clausola che subordina la comprovendita all'accettazione del mutuo, quindi dovrei essere protetto da quel punto di vista.
Quindi sta a te decidere; io cercherei una banca disposta a finanziare l’ acquisto, e, se ti danno il mutuo , comprerei.
Ma se già ora non sei sereno in merito, valuta bene la cosa.
Un colloquio con un notaio di fiducia, secondo me, potrebbe servire a spiegarti le cose dal punto di vista della pratica quotidiana del diritto.
Ricordati che quello che leggi in internet non è sempre oro colato; se leggi siti di medicina, sembra di avere ogni malattia...ma poi ci vuole il medico per dire qualcosa di certo sui tuoi sintomi ...
 
Ultima modifica:

blanco

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Secondo me ti stai costruendo dei castelli mentali inutili. Gli strumenti per tutelarsi ci sono, per cui ti consiglierei di usarli, e fine della storia (specie se hai già dato un acconto).

Tieni presente che ogni compravendita comporta dei rischi, te ne elenco giusto un paio, i primi che mi vengono in mente:

- anche se l'immobile è privo di pregiudizievoli, tra quando il Notaio rogita e quando trascrive, se qualcuno iscrive ipoteca, acquisteresti un immobile con ipoteca

- se fai fare un controllo sulla conformità urbanistica (a proposito, l'hai fatta fare da un tecnico bravo?), dovresti far controllare per filo e per segno tutte le pratiche che si sono susseguite nel tempo, e che le stesse siano state TUTTE fatte bene (e non solamente l'ultimo titolo edilizio)

Francamente, mi preoccuperei più di acquistare un immobile in regola con tutte le pratiche edilizie.
il problema che vedo io (sbagliando magari, ma da qui nasce la mia domanda) è che gli strumenti per tutelarsi a mia conoscenza sono tutti aleatori:
- risoluzione: giuridicamente interpretabile
- assicurazione: leggevo di casi in cui alla fine non hanno liquidato attaccandosi a piccoli cavilli (oltre al fatto che intervengono dopo un eventuale processo da quanto ho capito, che io vorrei evitare)

se ci sono altri strumenti ben venga, ma io purtroppo conosco solo questi e ripeto li considero comunque non totalmente risolutori ma che comunque lasciano un probabilita bassisima e remota di rischio ma pur sempre un rischio
 

brina82

Membro Storico
Professionista
il problema che vedo io (sbagliando magari, ma da qui nasce la mia domanda) è che gli strumenti per tutelarsi a mia conoscenza sono tutti aleatori:
- risoluzione: giuridicamente interpretabile
- assicurazione: leggevo di casi in cui alla fine non hanno liquidato attaccandosi a piccoli cavilli (oltre al fatto che intervengono dopo un eventuale processo da quanto ho capito, che io vorrei evitare)

se ci sono altri strumenti ben venga, ma io purtroppo conosco solo questi e ripeto li considero comunque non totalmente risolutori ma che comunque lasciano un probabilita bassisima e remota di rischio ma pur sempre un rischio
Preferiresti quindi perdere la caparra? Oramai penso ti convenga chiudere...
 

icest0rm

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
@blanco: alla fine come è andata?
mi trovo in una casistica simile e anche io ho sentito una prima risposta informale della banca che dice meglio assicurazione piuttosto che risoluzione per mutuo consenso, anche se a me sembra meglio la seconda.
 

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