Buongiorno,
ringrazio tutti i partecipanti che hanno dato suggerimenti,consigli ed espresso le proprie opinioni sulla nuovissima normativa. Oggi ho avuto il fatidico incontro con il Costruttore ed i progettisti che si sono consultati con avvocato dell'ANCE il quale ha fornito un parere: a suo avviso, ad oggi non si è soggetti ai vincoli della legge proprio perchè non c'è ancora il titolo edilizio,ritiene che la vendita sulla carta, oltre a non costituire un illecito (ben potendosi configurare un preliminare di edificio da costruire prima della richiesta del permesso) sia esclusa dall'ambito di applicazione della normativa, atteso che la medesima si applica, ai sensi dell'art.1, solo agli immobili per i quali sia stato richiesto titolo abilitativo edilizio.
Pertanto il Costruttore vuol fare un preliminare a scrittura privata (non autenticato) subordinato al rilascio del titolo edilizio e nel momento in cui inizia a fare la fondazione, muri (ma non tetto), passare per il notaio e fare compromesso e trascrizione.
Secondo gli avvocati Ance si potrebbe andare avanti con il compromesso sottoscritto ora ma né costruttore né architetti sono della stessa opinione.
Non verrà richiesto un permesso di costruire ma una SCIA alternativa al progetto.
Con il compromesso attuale verrebbe richiesta una caparra di importo concordato che però il Costruttore vorrebbe incassare perchè dice che ha 15 giorni di tempo per riscuotere l'assegno dopodiché non vale piu. In fase di compromesso da notaio scalerebbe l'importo o restituirebbe la somma, voi che ne pensate riguardo a questo passaggio?
Visto che con la trascrizione l'acquirente è piu tutelato, se prima si accontentava di un acconto a inizio lavori di importo contenuto (20/30%) e saldo alla fine ora ha previsto un piano di acconti sulla base dei S.A.L.
Con l'attuale scrittura privata ovviamente verrà presentato il capitolato.
Inoltre si spera che per settembre/ottobre i modelli ministeriali siano pronti e che pertanto le assicurazioni possano proporre le polizze (fideiussoria e decennale) conformi alla legge.
Ho chiesto di effettuare un saldo posticipato a fine lavori e rogito ma su questo non ha voluto sentir ragioni, dice che può andare bene per contratti di appalto ma non in questi casi.
Vi ringrazio per le considerazioni che vorrete fare in merito a questa fase della trattiva.
ciao
Era meglio la carta del formaggio.
Un sacco di professionisti per discutere di quanto ancora non esiste.
Come a dire, disse l’asino al leone, tu sei tutto fumo e niente arrosto.
Va da se’ chiedersi, chi paga l’intervento, di tutti questi tecnici e professionisti.
Aldila’ delle battute, pare proprio che tu abbia invece bisogno di un intermediario, piuttosto che di tecnocrati che tutto fanno, tranne curare il tuo interesse.
Se il preliminare, e’ subordinato al rilascio del titolo, le somme non devono essere versate.
Se il preliminare e’ subordinato tanto vale non farlo e quindi si ritorna a bomba.
Per te, e’ Molto piu’ conveniente e meno rischioso, l’accordo sulla carta del formaggio.
Quando e se si Verifica la condizione procederai.
Se invece, come ti e’ stato richiesto, le somme devono essere versate, si dovra’ procedere in un normale ambito di compravendita.
Dettando i termini e indicando a quale titolo le somme trovino l’incasso.
Risibile, la motivazione appigliata del costruttore, per quanto riguarda l’assegno inesigibile.
Circostanza dirimente, con un semplice accordo tra le parti, come avviene per un semplice e canonico deposito cauzionale.
Infine, giova osservare, di come eri partito in pompa magna.
Acconto, trascrizioni, art. del codice a destra e a sinistra, fideiussione bancaria escutibile in prima istanza e tutta l’hit parade.
Mentre al traguardo, si rilevano acconti improbabili, proseguendo con altri in avanzamento lavori, garantiti da polizze sussidiarie.
Tralasciando il capitolo aggiudicazione prezzo che non ci hai dato a sapere.
Se ingaggiavi un intermediario probabilmente facevi meglio.