Come già spiegato da
@francesca63 , oggi difficilmente le banche concedono mutui per compravendite tra parenti. Per atto di fede, accettiamo questa situazione, e adeguiamoci. Altra cosa che devi evitare, se non te l'ha detto ancora nessuno te lo dico io, è la DONAZIONE. Donazione fa rima con punizione, perché compromette la commerciabilità futura dell'immobile, per vent'anni dalla data di donazione se il donante è vivente, oppure per dieci anni dalla data di morte del donante. Vendere un immobile ricevuto in donazione oggi è possibile ma è richiesta apposita polizza assicurativa, e comunque in situazioni familiari complicate, dove ci possono essere "legittimari pretermessi" (persone che avevano legittimo diritto a una quota, anche piccola, di tale donazione, e alle quali tale quota è stata di fatto negata, semplicemente ignorandole) che compiono azioni legali in futuro per ottenere economicamente ciò che loro spetta.
In sintesi:
- Tuo padre deve restare assegnatario della SOLA casa popolare, e la seconda casa deve tenersela al 100% sul groppone per massimo 30 giorni, dopodiché deve fare una REGOLARE VENDITA al figlio;
- Se non fa come specificato al punto precedente, e si tiene sul groppone due case (quella popolare e quella acquistata al 100% acquisendo a titolo oneroso le quote che gli mancano per arrivare al 100% di proprietà), rischia seriamente di vedersi REVOCARE L'ASSEGNAZIONE DELLA CASA POPOLARE, quindi attenzione.