Belt

Membro Attivo
Privato Cittadino
A breve acquistero' la mia prima casa del costo pattuito con il venditore di 110.000€. Ho 31 anni, sono l'ultimo di 4 fratelli (l'ultimo figlio ancora in casa) i nostri genitori anziche' darci un contributo per l'acquisto della casa nel momento dell'acquisto hanno sempre preferito mantenerci fino a 31/33 anni a casa e senza spese (io non ho mai pagato una bolletta, fatto la spesa, ecc) e darci anche quello che serviva per mantenerci in modo tale da permetterci di riuscire a risparmiare la maggior parte del nostro stipendio proprio con lo scopo di arrivare ad essere autonomi ed acquistare la casa in modo pieno e il prima possibile.

In questo modo prelevando solo il minimo necessario dal conto, tenendo uno stile di vita atto a non sperperare soldi, facendo sacrifici, grossi risparmi e naturalmente con l'aiuto economico dei miei genitori che mi hanno sostenuto economicamente sono riuscito a mettere da parte nel giro di 7 anni di lavoro una cifra intorno ai 110mila€ a fronte di entrate totali percepite dal mio lavoro da dipendente di circa 140mila€ (le uscite quantificabili in 30mila€ sono dovute soprattutto all'acquisto della macchina, assicurazioni bolli ecc).

In questo momento quindi ho la capacita' finanziaria per poter acquistare l'immobile senza fare ricorso al mutuo, ma proprio in questi giorni navigando su internet mi sono imbattutto sulla notizia dei controlli dell'agenzia dell'entrate relative al redditometro, ho letto che se si supera del 20% il proprio reddito annuale per l'acquisto di un bene mobile o immobile scatta un controllo automatico dell'agenzia delle entrate e si puo' essere oggetto di accertamento.
Nonostante i miei redditi sono tutti tracciabili e leciti al 100% potrei trovarmi nella sgradevole situazione di dover giustificare i miei risparmi.

Penso che è assurdo che in Italia io debba aver paura di spendere i miei soldi che ho guadagnato onestamente e accantonato per l'acquisto della casa.

-Sapete dirmi se secondo voi sono passibile di una contestazione da parte dell'agenzia delle entrate?
-Quali soluzioni o escamotage potrei adottare per evitare di incappare in questi ingiusti controlli?
-Ho pensato che una soluzione potrebbe essere quella di ricorrere a un mutuo pur non avendone bisogno, dovrei andare a spendere 3000€ tra costi di pratiche di mutuo, perizie, costi del notaio non avendone realmente bisogno solo perche' non sono libero di spendere liberamente i miei soldi è pazzesco!
-Avete altre idee o sapete di situazioni simili alla mia?

Grazie a tutti
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
L'ade prova sempre a grattare soldi da tutte le parti. Fregatene. Se non hai nulla da nascondere agisci come meglio ti pare e quando dovessero venire a ficcanasare nei fatti tuoi gli sbattersi in faccia la verità. Anche se sono fastidiosi e arroganti, hanno il loro lavoro da fare e soprattutto sono tuoi dipendenti. Negli eventuali rapporti che avrai con loro, ricordaglielo, che magari se ne dimenticano...
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
Nessun problema.
Chi non ha redditi frutto di evasione ....... non ha niente da temere e comunque 110.000 €uro sono una cifra modesta (rispetto a chi compra immobili milionari avendo pagato di tasse solo spiccioli per tutta la vita).
 

essezeta67

Membro Junior
Privato Cittadino
Nessun problema, visto che i tuoi risparmi sono frutto di anni di accumulo di stipendi che di sicuro saranno stati accreditati (oppure avrai depositato gli assegni) da parte del tuo datore di lavoro e tutto ciò lo puoi dimostrare....
Ho seguito il caso di accertamento ad una casalinga che ha acquistato una casa....ha dovuto dimostrare che parte del denaro le era stato donato dal padre (con atto notarile) e il resto ha ricevuto modeste "donazioni" continuative dal coniuge...il quale, avendo un reddito abbastanza elevato, faceva ogni tanto dei giroconti dal suo conto corrente personale a quello della moglie.
Il tutto è stato chiuso regolarmente senza alcun pagamento dovuto.
 

Belt

Membro Attivo
Privato Cittadino
I miei risparmi sono dovuti per il 90% da stipendi erogati sul mio conto tramite bonifico dall'azienda dove lavoro come dipendente e da un 10% formato da un risarcimento assicurativo che ho avuto e piccoli risparmi precedenti quindi tutto regolarmente tracciabile.
La mia paura è che possano accusarmi ingiustamente di redditi nascosti proprio perche' in questi anni non ho fatto ricorso a grossi prelievi sul mio conto, in quanto in primis vivo a casa con i miei e sono mantenuto in tutto e per tutto da loro e questo è dimostrabile dal fatto che la mia residenza e abitazione è stata sempre la casa dei miei genitori in secondo luogo tra l'altro sono un dipendente di un azienda e lavoro 10 ore al giorno NON ho un attività dove potrei fare del nero!
Nonostante sappia di essere pienamente in regola non sono tranquillo nell'acquisto della casa è assurdo ma temo che possano arrivarmi sanzioni a causa del mio risparmio!

-ai fini del redditometro l'utilizzo del il famoso 20% in piu' del reddito totale percepito nell'anno è calcolato sulla base della singola persona o del nucleo famigliare in questo caso della mia famiglia dal momento che viviamo sotto lo stesso tetto?

-Quale sistema potrei utilizzare per evitare questa fastidiosa intromissione dell'agenzia delle entrate nella mia vita?

-Se l'immobile del valore di 110mila euro venisse pagato 30mila € da me, 40mila € da mia mamma e 40mila € da mio padre potrei evitare il redditometro?
Naturalmente poi dovro' restituire i soldi ai miei genitori nel giro di qualche anno, ma probabilmente non li hanno da prestarmene tanti in virtu anche del fatto che mi hanno mantenuto fino ad ora sobbarcandosi tutte le spese!
 

Gherardo5

Membro Attivo
Privato Cittadino
Smetti di preoccuparti ..........................
Il "fisco" sa benissimo a chi rivolgersi per andarci a guardare dentro e le tue cifre non giustificano i tuoi timori.
La maggior parte di coloro che si lamentano dicendo che il "fisco" è andato a rompere loro le tasche (e la tranquillità) senza alcun motivo vero ma basandosi sulle apparenze ....... si sono scordati di aggiungere che avevano evaso e che il "fisco" se ne è accorto.
Se insisti nei tuoi dubbi e paure, cominci a farci pensare che non hai detto tutto e che quindi anche tu hai evaso e fai bene a temere :D
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
A breve acquistero' la mia prima casa del costo pattuito con il venditore di 110.000€. Ho 31 anni, sono l'ultimo di 4 fratelli (l'ultimo figlio ancora in casa) i nostri genitori anziche' darci un contributo per l'acquisto della casa nel momento dell'acquisto hanno sempre preferito mantenerci fino a 31/33 anni a casa e senza spese (io non ho mai pagato una bolletta, fatto la spesa, ecc) e darci anche quello che serviva per mantenerci in modo tale da permetterci di riuscire a risparmiare la maggior parte del nostro stipendio proprio con lo scopo di arrivare ad essere autonomi ed acquistare la casa in modo pieno e il prima possibile.

In questo modo prelevando solo il minimo necessario dal conto, tenendo uno stile di vita atto a non sperperare soldi, facendo sacrifici, grossi risparmi e naturalmente con l'aiuto economico dei miei genitori che mi hanno sostenuto economicamente sono riuscito a mettere da parte nel giro di 7 anni di lavoro una cifra intorno ai 110mila€ a fronte di entrate totali percepite dal mio lavoro da dipendente di circa 140mila€ (le uscite quantificabili in 30mila€ sono dovute soprattutto all'acquisto della macchina, assicurazioni bolli ecc).

In questo momento quindi ho la capacita' finanziaria per poter acquistare l'immobile senza fare ricorso al mutuo, ma proprio in questi giorni navigando su internet mi sono imbattutto sulla notizia dei controlli dell'agenzia dell'entrate relative al redditometro, ho letto che se si supera del 20% il proprio reddito annuale per l'acquisto di un bene mobile o immobile scatta un controllo automatico dell'agenzia delle entrate e si puo' essere oggetto di accertamento.
Nonostante i miei redditi sono tutti tracciabili e leciti al 100% potrei trovarmi nella sgradevole situazione di dover giustificare i miei risparmi.

Penso che è assurdo che in Italia io debba aver paura di spendere i miei soldi che ho guadagnato onestamente e accantonato per l'acquisto della casa.

-Sapete dirmi se secondo voi sono passibile di una contestazione da parte dell'agenzia delle entrate?
-Quali soluzioni o escamotage potrei adottare per evitare di incappare in questi ingiusti controlli?
-Ho pensato che una soluzione potrebbe essere quella di ricorrere a un mutuo pur non avendone bisogno, dovrei andare a spendere 3000€ tra costi di pratiche di mutuo, perizie, costi del notaio non avendone realmente bisogno solo perche' non sono libero di spendere liberamente i miei soldi è pazzesco!
-Avete altre idee o sapete di situazioni simili alla mia?

Grazie a tutti
Mi chiedo per quale motivo dovrebbero venire a sindacare su questa casa.
Tu hai vissuto con i tuoi. La residenza era da loro. Semplicemente i soldi li hai messi da parte e non hai contribuito alla famiglia... ma questo all'ade non frega un bel niente.
I prelievi fatti per comprarti la macchina etc etc... all'ade non interessa.

Quando esci di casa che non risiederai più sotto il tetto dei tuoi allora si potrà parlare di redditometro perché li hai un'entrata (il tuo lavoro) e se compri 10 macchine... la cosa puzza... Non certo che in 7 anni hai comprato una macchina con i soldi tuoi e hai speso 30.000€.

Del fatto che tu hai vissuto a casa e tua mamma non ti ha fato pagare la minestra (mia nonna lo faceva) all'ADE certamente non interessa.

[Considera inoltre che se i tuoi genitori ti rubano i soldi finché vivi sotto lo stesso tetto, non c'è ADE non c'è Giudice e non c'è nulla che ti possa risarcire... se non la giustizia divina... Quindi il tuo problema è infondato... tutto rientra nel pentolone del nucleo famigliare che sta sotto lo stesso tetto.]
 
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