elios1982

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti, avrei una domanda: se si vende casa ad un fratello/sorella ad un prezzo molto al di sotto di quello di mercato, si incorre immediatamente in problemi con l'agenzia delle entrate o c'è una "soglia" di tolleranza dovuta dalla parentela stretta?

Esempio: la casa di mio fratello vale 65000 euro come valore di mercato, e lui me la vuol vendere per soli 10.000 per affetto personale. Se la acquisto a quella cifra mi sto mettendo nei casini da solo o posso stare relativamente tranquillo?
Vorrei capire come funziona la cosa.
Vi ringrazio :)
 

elios1982

Membro Junior
Privato Cittadino
puoi comprare e dichiarare 10.000 però pagherai le imposte sul valore catastale, tutto regolare, a me è già capitato, in certi comuni il valore catastale è superiore al valore effettivo.
Perfetto, e dai calcoli che ho cercato di fare andrei a pagare quasi 2000 euro di imposte. Resterebbe tuttavia il problema delle eventuali contestazioni ereditarie in caso di vendita a basso costo. Vi ringrazio per le informazioni :)
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Resterebbe tuttavia il problema delle eventuali contestazioni ereditarie in caso di vendita a basso costo.
Si, ma se tuo fratello è così gentile da venderti l’immobile a prezzo di favore, immagino che abbia anche altri beni, e che non se la passi male .
Ha moglie e/o figli ?
Ha altri immobili (anche se quello che conta è cosa avrà al momento della morte) ?
 

elios1982

Membro Junior
Privato Cittadino
Si, ma se tuo fratello è così gentile da venderti l’immobile a prezzo di favore, immagino che abbia anche altri beni, e che non se la passi male .
Ha moglie e/o figli ?
Ha altri immobili (anche se quello che conta è cosa avrà al momento della morte) ?
Quello di inizio topic era più un esempio per capire come funziona e fino a che punto si potesse "scendere di prezzo" senza passare i guai con l'agenzia delle entrate, ed è stato illuminante grazie a voi. Nel caso specifico avrei problemi di legittima non essendo io l'unico fratello (gli altri hanno figli) e considerando che lui è sposato ma non ha figli e l'immobile in cui abita è in comunione dei beni con la moglie. Rifletterò sul da farsi. Vi ringrazio ancora
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Scusatemi ma sto facendo davvero confusione. A quanto ho capito fino ad ora se io pago meno di quella cifra (38k) mi vengono a picchiare quelli dell'agenzia delle entrate. Ho frainteso dunque?
Hai frainteso.
Per l'AdE, l'importante è:
- che il prezzo dichiarato sia effettivamente quello pattuito e pagato
- che paghi l'imposta di registro col sistema del prezzo - valore.
Se poi il prezzo è più basso del valore catastale (o anche solo simbolico, tipo 1 euro), all'AdE non importa nulla. A loro basta che paghi l'imposta calcolata come sopra.

Rimane invece la questione successoria, consistente nell'azione che gli eredi di tuo fratello potranno fare (se non appropriatamente ristorati in altro modo) contro questa vendita sottovalore, che può essere considerata una donazione occulta, lesiva dei loro diritti. Tieni poi presente che il 25% del suo patrimonio tuo fratello può lasciarlo a che vuole, senza che gli eredi possano dire nulla. Quindi se il valore della casa non supera il 25% del monte ereditario esistente alla data della morte, gli eredi potranno fare ben poco. Altrimenti potranno rivalersi sul proprietario del bene (tu, o chi eredita da te, o chi ha acquistato il bene da te) per la differenza.
 

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