Clemm

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Privato Cittadino
Secondo me se c'è una controproposta scritta è giurisprudenza consolidata che la tua iniziale proposta sia decaduta.
Fattene consegnare copia, prendi l'assegno e ciao ciao.
Ho già la copia, e sto facendo una consulenza con un'altra agenzia.
Intanto manderò una raccomandata sia all'agenzia che al proprietario, facendomi aiutare su cosa scrivere di preciso.

Io volevo solo acquistare un immobile, mi sono rivolto ad un'agenzia conosciuta nel territorio e che lavora da tempo, proprio per evitare problemi mi sono affidato ad un professionista.
È vero che sono comunque tutelato per il rogito e la consegna dell'immobile.
Non volevo tutti questi problemi e infilarmi in qualcosa così, né procedere con avvocati.

Purtroppo ho fatto l'errore di una proposta valida per troppi giorni, non avrei mai pensato che potesse succedere questo però.
 

canislupus

Membro Junior
Privato Cittadino
Vero

Sì, ma il professionista (Agente immobiliare) non è responsabile di ciò che fa il venditore, il quale risponde personalmente davanti alla legge delle proprie inadempienze, e il venditore fino al rogito dispone del suo bene come preferisce, con l'impegno di arrivare al rogito con il bene nelle condizioni stabilite al preliminare. Non può di certo impedirgli l'agente di disporre della sua abitazione come preferisce e non può essere responsabile l'AI se il venditore si rende inadempiente.

Come detto è responsabilità solo del venditore, se non rispetta il preliminare e la casa non sarà libera risponderà della propria inadempienza, ciò che tutela il compratore è la caparra

Non ho detto che ci vogliono sempre 3 mesi, ma che possono volerci, dipende da tanti fattori, 60 giorni è comunque un tempo stretto se non si compra in contanti

Scusami se rispondo con un unico messaggio e non per punti, ma ancora sono troppo niubbo per capire come fare il multiquote su questo forum :^^:

Ovviamente la responsabilità ricade SEMPRE E COMUNQUE sul venditore qualora non adempia e questo perchè i contratti sono stipulati tra due parti e l'agente immobiliare è solo un mediatore.

Il punto però è che a volte (non faccio una generalizzazione) si ha a che fare con professionisti il cui obiettivo è solo arrivare alla firma.

Non fanno neanche una verifica di base che sarebbe considerata un'attestato di stima del loro operato e non una ingerenza piuttosto che un fastidio.

Come ti ho scritto, io ho venduto una casa in 32 giorni SENZA alcuna agenzia.

Ad ogni richiesta del compratore, è seguita l'IMMEDIATA disponibilità di documenti anche mentre ero in ferie.

Poi la mia meticolosità e attenzione (fammi essere un pochino arrogante e presuntuoso... :fiuu:) ha fatto sì che controllassi TUTTA la regolarità di ogni documento.

Proprio perchè era MIO interesse giungere ad un esito positivo in tempi brevi.

Nel mio lavoro, spesso, mi vengono imposti dei tempi che definire folli, è un eufemismo.

Quindi forse proprio per questo sono abituato ad intercettare le problematiche PRIMA che queste possano presentarsi e approntare delle soluzioni.

Nel post in questione era chiaramente impossibile ipotizzare (o almeno me lo auguro) che il venditore mettesse in affitto una abitazione posta in vendita per un tempo tanto limitato.

Ad ogni modo non lo ritengo un comportamento corretto perchè siamo tutti consapevoli di cosa possa comportare eseguire uno sfratto qualora chi occupa la casa dovesse decidere di non lasciarla nei tempi e modi previsti.

Inoltre permane il dubbio sulle condizioni nelle quali verrà restituito l'immobile.

Mettendomi nei panni di [B]Clemm[/B] io non mi firmerei MAI e poi MAI un documento (successivo a quello della sua proposta) in cui non si ha alcuna garanzia se non l'eventuale caparra.

Perchè... parliamoci chiaro... una volta che l'agenzia avrà preso il suo compenso, questo non verrà toccato sia in caso di esito positivo che negativo.

Ma fino a prova contraria al compratore interessa l'acquisto del bene, non il pezzo di carta dove si promette una potenziale vendita.
 

canislupus

Membro Junior
Privato Cittadino
Ho già la copia, e sto facendo una consulenza con un'altra agenzia.
Intanto manderò una raccomandata sia all'agenzia che al proprietario, facendomi aiutare su cosa scrivere di preciso.

Io volevo solo acquistare un immobile, mi sono rivolto ad un'agenzia conosciuta nel territorio e che lavora da tempo, proprio per evitare problemi mi sono affidato ad un professionista.
È vero che sono comunque tutelato per il rogito e la consegna dell'immobile.
Non volevo tutti questi problemi e infilarmi in qualcosa così, né procedere con avvocati.

Purtroppo ho fatto l'errore di una proposta valida per troppi giorni, non avrei mai pensato che potesse succedere questo però.
Per quello che serve, ti sono vicino umanamente.
Io ormai dovrò andare per vie legali perchè ho firmato un compromesso (siamo oltre la proposta) nel quale si dichiarava che tutti i documenti fossero in regola.
Poi si è scoperto che invece uno era fermo all'anno di costruzione dell'appartamento, mentre aveva subito una modifica.
Agenzia, notaio e venditore non si sono "mai" accorti di nulla.
La mia banca se ne è accorta 5 minuti dopo che gli ho dato i documenti (bastava confrontare la planimetria post-condono e quella catastale).
Speriamo che la tua vicenda si concluda positivamente e in tempi brevi.
 

schisanoa

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Privato Cittadino
Come ti ho scritto, io ho venduto una casa in 32 giorni SENZA alcuna agenzia.
Anche io, ma la mia indicazione era riferita al fatto che dovendo chiedere un mutuo ci sono tante variabili che giocano sui tempi, potrebbe chiudere in 60gg come in 120gg. Io ho avuto un mutuo in 30 gg qualche anno fa, ma so di gente che ne ha attesi 90 per avere la delibera di mutuo.
Ad ogni modo non lo ritengo un comportamento corretto perchè siamo tutti consapevoli di cosa possa comportare eseguire uno sfratto qualora chi occupa la casa dovesse decidere di non lasciarla nei tempi e modi previsti.
Assolutamente d’accordo con te, è certamente scorretto da parte del venditore
Mettendomi nei panni di @Clemm io non mi firmerei MAI e poi MAI un documento (successivo a quello della sua proposta) in cui non si ha alcuna garanzia se non l'eventuale caparra.
Ma nemmeno io, se può uscirne infatti gli consiglio di uscirne, ma se per caso non riesce ad uscirne deve attivare le tutele che ha a disposizione
 

Clemm

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie a tutti.

Se il proprietario accetterà, non potrò uscirne se non al momento del rogito nel caso non vengano rispettati i patti.

La stessa agenzia è infastidita dall'atteggiamento del proprietario, ed è sempre a disposizione ogni volta che gli sto chiedendo qualcosa.

Nel frattempo aspetto, e spero vivamente che il proprietario rifiuti per uscirne nella maniera più facile.

Per lo sfratto non mi preoccupo, non arriverò a quel punto, farò le mie verifiche e mi accerterò che l'immobile sia libero, se non sarà così niente rogito, con tutte le conseguenze del caso.
 

francesca63

Moderatore
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Grazie a tutti.

Se il proprietario accetterà, non potrò uscirne se non al momento del rogito nel caso non vengano rispettati i patti.
Premetto che, secondo me, se non hanno ancora accettato è probabile che non accetteranno (e non dovranno la penale per via della tua condizione sospensiva, che rende la proposta “non conforme all’incarico”) .
In ogni caso se tu volessi potresti uscirne eccome, a prescindere da quello che ti vuol far credere l’agenzia: con una controproposta, la tua proposta è sorpassata, è morta.
La stessa agenzia è infastidita dall'atteggiamento del proprietario, ed è sempre a disposizione ogni volta che gli sto chiedendo qualcosa.
Non mi pare; se fosse a tua disposizione ti avrebbe già reso l’assegno.
Per lo sfratto non mi preoccupo, non arriverò a quel punto, farò le mie verifiche e mi accerterò che l'immobile sia libero, se non sarà così niente rogito, con tutte le conseguenze del caso.

Giusto: ma se non si facesse il rogito, dovresti comunque le provvigioni e poi avresti probabilmente da penare per avere il doppio della caparra.
Non credo ne valga la pena.
 
Ultima modifica:

canislupus

Membro Junior
Privato Cittadino
Premetto che, secondo me, se non hanno ancora accettato è probabile che non accetteranno (e non dovranno la penale per via della tua condizione sospensiva, che rende la proposta “non conforme all’incarico”) .
In ogni caso se tu volessi potresti uscirne eccome, a prescindere da quello che ti vuol far credere l’agenzia: con una controproposta, la tua proposta è sorpassata è morta.

Non mi pare; se fosse a tua disposizione ti avrebbe già reso l’assegno.


Giusto: ma se non si facesse il rogito, dovresti comunque le provvigioni e poi avresti probabilmente da penare per avere il doppio della caparra.
Non credo ne valga la pena.

Hai colto nel segno il mio stesso pensiero.

Vorrei parlare senza edulcorare troppo il mio pensiero.

L'agenzia immobiliare fa un lavoro, ma il fine ultimo dovrebbe essere la vendita di un immobile e non la firma del compromesso e relativo compenso.

Io credo (ovviamente liberi di criticarmi) che questi comportamenti rappresentino un danno sostanziale per i professionisti veri (come ho avuto modo di leggere in questi giorni qui dentro).

Se come privato cittadino mi affido ad un esperto del settore per EVITARE certe situazioni, mi aspetto che vengano fatti tutti i controlli e non solo una mera raccolta di documenti, visite e stesura di contratti standardizzati.

Non parliamo di piccole cifre e nessuno di noi credo sia felice di dover sostenere certi costi, ma si fa PROPRIO perchè non si vuole incorrere in certi fastidi che generano ansia, rabbia e sfiducia.

Come ho scritto in precedenza, io ho venduto una casa SENZA alcun intermediario. Tutto è filato liscio come l'olio e in 32 giorni dal compromesso siamo passati al rogito.

Se un ignorante come me (in materia) è riuscito a produrre tutta la documentazione in regola, come mai chi opera in un settore e che ha l'esperienza dalla sua, spesso commette degli errori tanto superficiali (non parlo del caso specifico di Clemm).

E' vero che la legge non da la responsabilità all'agente immobiliare, ma fa ricadere le colpe sul venditore, ma comprendete bene tutti che in questo modo tanti decideranno di evitarsi una spesa ulteriore.

E di questi tempi non mi sembra una scelta intelligente, ma sono solo considerazioni.
 

Clemm

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
"La presente proposta d'acquisto, impegnativa solo per il sottoscritto, è irrevocabile, perderà di efficacia 30 giorni dopo la firma della presente e lo studio immobiliare sopra indicato in caso di mancata accettazione della parte venditrice, restituirà la somma ricevuta senza interessi e escludendo penalità o rivalse per la richiesta danni."

Questo è esattamente scritto.
Non c'è nient'altro riguardo a eventuali controfferte, e sulla controfferta di cui ho la copia non c'è nulla ugualmente.
 

schisanoa

Membro Attivo
Privato Cittadino
Se come privato cittadino mi affido ad un esperto del settore per EVITARE certe situazioni, mi aspetto che vengano fatti tutti i controlli e non solo una mera raccolta di documenti, visite e stesura di contratti standardizzati.
Non è compito dell'agenzia. E qui si apre un altro dibattito un po' più esteso, dovrebbe o non dovrebbe esserlo? Ma al di là del dibattito ciò che conta è ciò che attualmente è dovuto.

Il lavoro di un agente per quanto semplice possa sembrare comunque non è banale, avere una infrastruttura utile a vendere più efficacemente, pubblicizzare, filtrare i clienti, fare visite, mediare, non sono operazioni da nulla, c'è chi offre servizi in più, chi ne offre in meno, chi lavora meglio, chi lavora peggio, chi più e chi meno competente, ma paghi l'agenzia per averti fatto concludere un affare, non perché la stessa garantisca la bontà dello stesso, che è solo interesse delle parti

Ci sono agenzie che lo fanno quello che dici tu, e chiedono anche provvigioni più alte, ma non è quello il loro compito
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Questo è esattamente scritto.
Come in tutte le proposte.
Non c'è nient'altro riguardo a eventuali controfferte, e sulla controfferta di cui ho la copia non c'è nulla ugualmente.
Non è necessario che sia scritto da qualche parte; è la logica conseguenza, riconosciuta dalla giurisprudenza, quando avviene una controfferta scritta.
Si fa una controfferta quando la proposta non viene ritenuta accettabile, e si vuole altro (ad esempio tempi diversi, più soldi, clausole diverse…)
 

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