Quando si studiano queste sequenze (oggi si chiamano roadmaps) bisogna sempre prevedere cosa fare se qualcosa va storto.
In questo caso:
- può capitare che l'impresa allunghi esageratamente i tempi dei lavori, al punto che la delibera del mutuo scada, o che tu comunque ne abbia dei disagi o dei danni concreti.
- può capitare che l'impresa fallisca
- oppure può capitare che, dopo che hai dato la caparra e iniziato i lavori, la banca non ti dia il mutuo.
Per i primi due eventi, mi pare che tu sia assai poco tutelato stante la mancanza di fideiussione. E poi, chi mi dice che l'impresa, considerata la crisi del mercato che le ha fatto preferire di tenersi l'invenduto, non abbia scelto di iniziare a vendere proprio dopo i 10 anni, così da non avere più l'obbligo della fideiussione, e poter fare il bello e il cattivo tempo con l'acquirente?
Per quanto riguarda la banca, sarebbe molto meglio se tu prendessi impegni economici solo con il mutuo già deliberato.
A mio avviso, meglio sarebbe una delle due:
- ti fai rilasciare la fideuissione (anche se non obbligatoria, è facoltà dei contraenti pattuirla). L'impresa non sarà d'accordo, magari c dovrai mettere quel 1% in più. Ma visto che non è un obbligo, bensì una facoltà, si può concordare un importo inferiore. L'mportante è avere una leva per cui l'impresa, se non vuole rimetterci di brutto, deve stare ai patti.
- compri l'appartamento così com'è, col mutuo, e poi lo finisci tu. In definitiva, mancano solo pavimenti, caldaia e sanitari.