MatrixFc

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Privato Cittadino
Salve a tutti, sono qui per chiedervi più che delucidazioni, una possibile soluzione, e vi ringrazio già in anticipo.
Sto acquistando un piccolo locale da una società S.A.S. in liquidazione volontaria, attraverso il Notaio sono sati effettuati tutti i controlli e non ci sono problemi, il problema si porrà quando si dovrà effettuare il pagamento al momento dell'atto, vi spiego meglio.
Questa società erroneamente ha chiuso il conto corrente in anticipo, ancora prima di vendere l'immobile, ora il mio pagamento deve avvenire per forza di cose intestate a questa società, ma nessuna banca sembrerebbe aprire un conto ad una società in liquidazione e quindi non riusciamo a cavarne piede. Che soluzioni potrebbero esserci secondo voi? Non vorrei saltasse l'affare... Grazie

Grazie mille
 

francesca63

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Privato Cittadino
Il notaio non ti ha suggerito una soluzione ?
E il liquidatore ?
E’ forse possibile, se ci sono debiti societari, pagare direttamente i creditori.
Oppure lasciare la somma in deposito dal notaio, in attesa della chiusura della liquidazione.
Ma penso siano i professionisti coinvolti a dover trovare una soluzione; in ogni caso per liquidare la società quell’immobile deve essere venduto, a te o ad altri…
 

MatrixFc

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Il notaio non ti ha suggerito una soluzione ?
E il liquidatore ?
E’ forse possibile, se ci sono debiti societari, pagare direttamente i creditori.
Oppure lasciare la somma in deposito dal notaio, in attesa della chiusura della liquidazione.
Ma penso siano i professionisti coinvolti a dover trovare una soluzione; in ogni caso per liquidare la società quell’immobile deve essere venduto, a te o ad altri…
Purtroppo al momento no, si pensava che non fosse un problema aprire un conto bancario, ma a quanto pare lo è. In questi giorni ci riaggiorneremo con il Notaio per capire meglio, ho chiesto a voi eventualmente per portare sul tavolo qualche idea che magari ci sfugge. Grazie mille
 

sgaravagli

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Agente Immobiliare
Le sanzioni previste per la violazione di denaro contante sono quelle previste dal D.Lgs. n. 90/17. Queste prevedono una sanzione di importo pari all’importo fissato come limite di utilizzo del contante. Questo significa, ad esempio, che per l’anno corrente (2022), l’importo della sanzione amministrativa applicabile in caso di violazione per chi non rispetta il limite è di 2.000 euro. Dal primo gennaio 2023, se non ci saranno ulteriori proroghe, la soglia di utilizzo del contante è destinata a tornare a 1.000 euro e con essa anche l’importo della sanzione amministrativa pecuniaria applicabile in caso di violazione. Deve essere evidenziato, inoltre, che in caso di superamento della soglia, sono previste sanzioni sia a carico di chi effettua il pagamento irregolare che per chi lo riceve, ma anche per chi omette di segnalare le irregolarità alle direzioni territoriali. In questo caso, trova applicazione la sanzione che va da un minimo di 3.000 euro a un massimo di 15.000 euro. Inoltre, in caso di prelievi di denaro contante superiori alla soglia, l’istituto può chiedere all’utente di giustificare l’operazione. In base alla risposta dell’utente, la banca deciderà se segnalare o meno l’operazione all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Banca d’Italia ai fini antiriclaggio.

approfondisci col notaio le eventuali sanzioni che ci sarebbero nel tuo caso per manifesta impossibilità di pagare con mezzi tacciabili
 

MatrixFc

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Le sanzioni previste per la violazione di denaro contante sono quelle previste dal D.Lgs. n. 90/17. Queste prevedono una sanzione di importo pari all’importo fissato come limite di utilizzo del contante. Questo significa, ad esempio, che per l’anno corrente (2022), l’importo della sanzione amministrativa applicabile in caso di violazione per chi non rispetta il limite è di 2.000 euro. Dal primo gennaio 2023, se non ci saranno ulteriori proroghe, la soglia di utilizzo del contante è destinata a tornare a 1.000 euro e con essa anche l’importo della sanzione amministrativa pecuniaria applicabile in caso di violazione. Deve essere evidenziato, inoltre, che in caso di superamento della soglia, sono previste sanzioni sia a carico di chi effettua il pagamento irregolare che per chi lo riceve, ma anche per chi omette di segnalare le irregolarità alle direzioni territoriali. In questo caso, trova applicazione la sanzione che va da un minimo di 3.000 euro a un massimo di 15.000 euro. Inoltre, in caso di prelievi di denaro contante superiori alla soglia, l’istituto può chiedere all’utente di giustificare l’operazione. In base alla risposta dell’utente, la banca deciderà se segnalare o meno l’operazione all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Banca d’Italia ai fini antiriclaggio.

approfondisci col notaio le eventuali sanzioni che ci sarebbero nel tuo caso per manifesta impossibilità di pagare con mezzi tacciabili
Grazie per le delucidazioni, ma mi hai frainteso, io NON VOGLIO assolutamente pagare in modo non tracciabile, ed il blocco deriva proprio da questo, perchè non so come risolverlo se al venditore non aprono un conto, ed un eventuale assegno circolare ovviamente non può cambiarlo visto l'importo.
 

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