Buongiorno a tutti!
Cerco da tempo un abitazione semplice anche da riattare, purché disponga di un po' di terreno, dato che il budget mi limita a un certo target di case.
Finalmente ho individuato due piccole abitazioni affiancate (un A4 e un A6), con due proprietari diversi, case alle quali potrei essere interessata. Mi trovo ora nella fase in cui cerco di raccogliere più dati possibilmente, in modo da evitare future situazioni spiacevoli (servitù di passaggio, incongruenze tra la situazione reale le registrazioni al catasto, la provenienza degli immobili, ecc)
Nel comunicare con l'agenzia trovo veramente difficoltà (a volte anche ostruzionismo) sin dalle prime telefonate. Si rifiutavano di farmi vedere gli immobili; dalle mail, non si capisce ancora quale sia esattamente l'intera proprietà perché omettono quando una particella del terreno, quando un'altra, le informazioni sono frammentarie e nelle poche telefonate sembra che mi facciano quasi un favore che rispondano. Ho spostato quindi la comunicazione via mail. Sembra quasi che non siano interessati a vendere, anzi a convincermi di desistere.
Nel intento di approfondire se questi immobili saranno oggetto di un acquisto da parte mia, ho chiesto all'agenzia qual'e la loro provvigione, per impegnarli e provare così il mio interesse, anche per poter formulare una lettera di intenti destinata ai venditori.
Pretendono un a commissione fissa a vendita di 2500 + IVA, in questo caso per due (5000 + IVA), visto che gli immobili sono due (per un valore totale degli immobili di 50.000 euro).
Ciò significa 10% di provvigione (!).
Sono in assoluta buona fede e rispetto il lavoro di tutti, ma nella mia ricerca di casa ho cercato appunto case che costino poco, proprio per stare nei miei limiti e considerare tutte le spese accessorie.
Tanti professionisti (avvocati, notai, ecc) redigono le loro parcelle in base a dei scaglioni e comunque regolamentate dalla Legge. Mi chiedo, al di là del modo di fare dell'agenzia, che reputo comunque privo di qualsiasi professionalità, se esistono norme che regolano la professione del mediatore.
Purtroppo, non fidandomi della loro professionalità, non so nemmeno come proseguire e se proseguire, a mal in cuore, perché quel posto fa per me.
Ringrazio a chiunque mi consiglierà come potrei procedere.
Cerco da tempo un abitazione semplice anche da riattare, purché disponga di un po' di terreno, dato che il budget mi limita a un certo target di case.
Finalmente ho individuato due piccole abitazioni affiancate (un A4 e un A6), con due proprietari diversi, case alle quali potrei essere interessata. Mi trovo ora nella fase in cui cerco di raccogliere più dati possibilmente, in modo da evitare future situazioni spiacevoli (servitù di passaggio, incongruenze tra la situazione reale le registrazioni al catasto, la provenienza degli immobili, ecc)
Nel comunicare con l'agenzia trovo veramente difficoltà (a volte anche ostruzionismo) sin dalle prime telefonate. Si rifiutavano di farmi vedere gli immobili; dalle mail, non si capisce ancora quale sia esattamente l'intera proprietà perché omettono quando una particella del terreno, quando un'altra, le informazioni sono frammentarie e nelle poche telefonate sembra che mi facciano quasi un favore che rispondano. Ho spostato quindi la comunicazione via mail. Sembra quasi che non siano interessati a vendere, anzi a convincermi di desistere.
Nel intento di approfondire se questi immobili saranno oggetto di un acquisto da parte mia, ho chiesto all'agenzia qual'e la loro provvigione, per impegnarli e provare così il mio interesse, anche per poter formulare una lettera di intenti destinata ai venditori.
Pretendono un a commissione fissa a vendita di 2500 + IVA, in questo caso per due (5000 + IVA), visto che gli immobili sono due (per un valore totale degli immobili di 50.000 euro).
Ciò significa 10% di provvigione (!).
Sono in assoluta buona fede e rispetto il lavoro di tutti, ma nella mia ricerca di casa ho cercato appunto case che costino poco, proprio per stare nei miei limiti e considerare tutte le spese accessorie.
Tanti professionisti (avvocati, notai, ecc) redigono le loro parcelle in base a dei scaglioni e comunque regolamentate dalla Legge. Mi chiedo, al di là del modo di fare dell'agenzia, che reputo comunque privo di qualsiasi professionalità, se esistono norme che regolano la professione del mediatore.
Purtroppo, non fidandomi della loro professionalità, non so nemmeno come proseguire e se proseguire, a mal in cuore, perché quel posto fa per me.
Ringrazio a chiunque mi consiglierà come potrei procedere.