Salve sono nuovo del forum, so che questo argomento è stato già trattato ed ho letto qualcosa, ma le Leggi a volte cambiano così velocemente che magari ci possono essere nuovi sviluppi. Presento il mio caso:
Sono interessato all'acquisto di un'abitazione (prima casa), da alcune persone fisiche (genitore e figli in quota eredità). Sulla casa è posta un ipoteca giudiziale per un alcuni pagamenti insoluti, contratti con la loro ditta (tipo S.N.C.), che è ancora attiva sebbene non eserciti più (i capannoni dove aveva sede non ci sono più).
Ho già avuto alcuni colloqui con professionisti che però non mi danno una risposta univoca.
Riguardo l'ipoteca mi è stato detto che può essere cancellata al rogito e si può inoltre vincolare lo stesso fino all'avvenuta trascrizione, onde evitare che possano accodarsi ulteriori creditori, nel qual caso quindi o vengono pagati dal venditore o il rogito annullato, quindi questo mi sembra abbastanza chiaro o meglio è una prassi consolidata.
Mi rimane il dubbio se la banca mi darà un mutuo su un immobile gravato di ipoteca, sebbene il valore della somma da pagare sia circa del 30% del valore dell'immobile;
Ma il mio vero cruccio è su quello che può avvenire successivamente al passaggio dell'immobile.
Soprattutto in caso in cui l'azienda venisse dichiarata fallita oppure qualcuno (tipo lo Stato) esigesse tasse o versamenti non pagati negli anni precedenti da loro o la loro ditta, dei quali al momento non si sa niente, ma che potrebbero invece essere richiesti dopo che loro hanno ormai perso la proprietà del bene.
Cosa rischio io ?
Potrei incorrere in revocatoria ?
C'è un modo per tutelarsi ?
Ringrazio per l'aiuto e le risposte, specialmente se c'è qualcuno che, oltre al livello legale, conosce le dinamiche anche a livello pratico, perchè purtroppo la teoria è una cosa e la pratica è un'altra specialmente nelle aule dei Tribunali.
Sono interessato all'acquisto di un'abitazione (prima casa), da alcune persone fisiche (genitore e figli in quota eredità). Sulla casa è posta un ipoteca giudiziale per un alcuni pagamenti insoluti, contratti con la loro ditta (tipo S.N.C.), che è ancora attiva sebbene non eserciti più (i capannoni dove aveva sede non ci sono più).
Ho già avuto alcuni colloqui con professionisti che però non mi danno una risposta univoca.
Riguardo l'ipoteca mi è stato detto che può essere cancellata al rogito e si può inoltre vincolare lo stesso fino all'avvenuta trascrizione, onde evitare che possano accodarsi ulteriori creditori, nel qual caso quindi o vengono pagati dal venditore o il rogito annullato, quindi questo mi sembra abbastanza chiaro o meglio è una prassi consolidata.
Mi rimane il dubbio se la banca mi darà un mutuo su un immobile gravato di ipoteca, sebbene il valore della somma da pagare sia circa del 30% del valore dell'immobile;
Ma il mio vero cruccio è su quello che può avvenire successivamente al passaggio dell'immobile.
Soprattutto in caso in cui l'azienda venisse dichiarata fallita oppure qualcuno (tipo lo Stato) esigesse tasse o versamenti non pagati negli anni precedenti da loro o la loro ditta, dei quali al momento non si sa niente, ma che potrebbero invece essere richiesti dopo che loro hanno ormai perso la proprietà del bene.
Cosa rischio io ?
Potrei incorrere in revocatoria ?
C'è un modo per tutelarsi ?
Ringrazio per l'aiuto e le risposte, specialmente se c'è qualcuno che, oltre al livello legale, conosce le dinamiche anche a livello pratico, perchè purtroppo la teoria è una cosa e la pratica è un'altra specialmente nelle aule dei Tribunali.