Buongiorno a tutti,
vorrei sottoporvi una questione su cui sto ragionando.
I genitori della mia fidanzata, figlia unica, possiedono un'immobile che per posizione ed altre qualità rispecchia ciò che cerchiamo in una casa. Il valore commerciale stimato di tale immobile è 400k. I suoi genitori ci permetterebbero di stanziarci nell'immobile, ma vorrebbero più che giustamente il 50% del suo valore attuale, da restituirsi in modalità da destinarsi; l'ipotesi di effettuare una donazione nei confronti della mia fidanzata, anche se figlia unica, tenderei a non considerarla sia per i noti problema legati all'atto specifico sia perché io, partecipando alla contribuzione di tale 50%, non avrei proprietà in alcun modo di tale immobile, né ora né mai.
L'ipotesi di fare io e la mia fidanzata un mutuo per il suo acquisto mi pare un po' complicata (ma qua sarei contento di sapere cosa ne pensate) perché, nonostante in ogni caso abbiamo risparmi sufficienti a coprire il 20% dell'LTV fosse pure per un prezzo di acquisto di 400k, sarebbe complicato trovare una banca che sia eroghi il mutuo (in quanto il 50% della proprietà sarebbe di un discendente in linea retta) sia perché immagino che potrebbero esserci problemi nel dichiarare un valore di acquisto di molto sotto al valore di mercato (nonostante 200k siano di più di 120 volte il valore catastale dell'immobile).
Leggendo tra le varie forme di contratto, mi sono imbattuto nel contratto di affitto con riscatto: a quanto capisco, noi possiamo fissare oggi una cifra per l'immobile (per esempio 200k appunto) e un affitto mensile (per esempio 500€) e avere l'opzione dopo un tot anni (comunque massimo dieci) di acquistare la casa scalando l'importo versato fino a quel momento per gli affitti. Questa opzione ci consentirebbe di risparmiare durante gli anni di affitto e avere sufficiente liquidità per coprire l'acquisto dell'immobile cash, senza la necessità di un mutuo. Prima di effettuare l'operazione contiamo di sposarci, presumibilmente in comunione di beni. Secondo voi quella dell'affitto con riscatto è un'opzione percorribile o ci sono della mega-magagne che non ho considerato? Il prezzo di acquisto è sufficiente che sia maggiore del valore catastale rivalutato e moltiplicato per 126, nonostante sia molto al di sotto del prezzo di mercato?
Qua intendo problemi per la banca, non in generale (in quanto sotto chiedo conferma alla stessa questione)
vorrei sottoporvi una questione su cui sto ragionando.
I genitori della mia fidanzata, figlia unica, possiedono un'immobile che per posizione ed altre qualità rispecchia ciò che cerchiamo in una casa. Il valore commerciale stimato di tale immobile è 400k. I suoi genitori ci permetterebbero di stanziarci nell'immobile, ma vorrebbero più che giustamente il 50% del suo valore attuale, da restituirsi in modalità da destinarsi; l'ipotesi di effettuare una donazione nei confronti della mia fidanzata, anche se figlia unica, tenderei a non considerarla sia per i noti problema legati all'atto specifico sia perché io, partecipando alla contribuzione di tale 50%, non avrei proprietà in alcun modo di tale immobile, né ora né mai.
L'ipotesi di fare io e la mia fidanzata un mutuo per il suo acquisto mi pare un po' complicata (ma qua sarei contento di sapere cosa ne pensate) perché, nonostante in ogni caso abbiamo risparmi sufficienti a coprire il 20% dell'LTV fosse pure per un prezzo di acquisto di 400k, sarebbe complicato trovare una banca che sia eroghi il mutuo (in quanto il 50% della proprietà sarebbe di un discendente in linea retta) sia perché immagino che potrebbero esserci problemi nel dichiarare un valore di acquisto di molto sotto al valore di mercato (nonostante 200k siano di più di 120 volte il valore catastale dell'immobile).
Leggendo tra le varie forme di contratto, mi sono imbattuto nel contratto di affitto con riscatto: a quanto capisco, noi possiamo fissare oggi una cifra per l'immobile (per esempio 200k appunto) e un affitto mensile (per esempio 500€) e avere l'opzione dopo un tot anni (comunque massimo dieci) di acquistare la casa scalando l'importo versato fino a quel momento per gli affitti. Questa opzione ci consentirebbe di risparmiare durante gli anni di affitto e avere sufficiente liquidità per coprire l'acquisto dell'immobile cash, senza la necessità di un mutuo. Prima di effettuare l'operazione contiamo di sposarci, presumibilmente in comunione di beni. Secondo voi quella dell'affitto con riscatto è un'opzione percorribile o ci sono della mega-magagne che non ho considerato? Il prezzo di acquisto è sufficiente che sia maggiore del valore catastale rivalutato e moltiplicato per 126, nonostante sia molto al di sotto del prezzo di mercato?
immagino che potrebbero esserci problemi nel dichiarare un valore di acquisto di molto sotto al valore di mercato (nonostante 200k siano di più di 120 volte il valore catastale dell'immobile)
Qua intendo problemi per la banca, non in generale (in quanto sotto chiedo conferma alla stessa questione)