schisanoa

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Aggiornamento:

-il mio notaio sosteneva che con il vincolo in essere non si potesse rogitare con agevolazioni prima casa, in quanto io non sono imprenditore agricolo e il vincolo assoggetta l’immobile all’uso esclusivamente agricolo

-il comune durante un incontro con UT affermava che uno dei vincoli “probabilmente“ è decaduto, e si rende disponibile verbalmente a rimuovere l’altro vincolo dietro pagamento di oneri

-il venditore sente 3 notai telefonicamente, che riferiscono che sia possibile rogitare con agevolazioni prima casa nonostante i vincoli, ma non so se li abbiano visionati o si sono basati solo su quanto riferito dal venditore

-AI mi propone di incontrare il suo notaio di fiducia per un secondo parere, il quale in 3 minuti dirime la questione in maniera estremamente chiara, se lo compro e non sono imprenditore agricolo teoricamente posso solo affittarlo a un imprenditore agricolo, e mi sconsiglia fortemente l’acquisto con i vincoli in essere, allineandosi quindi alla posizione del mio notaio

-ora io ho investito in consulenze presso il mio notaio, consulenze, verifiche, accessi agli atti, incontri in comune e presso lo studio del mio architetto, tutto ciò prima di avere in mano una proposta accettata, facendo praticamente ciò che avrebbe dovuto fare il venditore prima di mettere in vendita l’immobile, per quanto questo immobile mi piaccia particolarmente c’è altro sul mercato, anche a prezzi più bassi, ho riferito all’AI che il mio interesse resta, ma ho bisogno che i venditori provvedano a rimuovere i vincoli (se possono essere rimossi, che il comune a voce sostenga essere disposto a rimuoverli non vuol dire che non possa saltar fuori qualche imprevisto), che mi diano un’idea dei tempi necessari per la rimozione, e che in virtù del tempo e dei soldi spesi ad oggi certamente rivedrò la mia offerta.

Resta il fatto che ad oggi non ha senso fare una proposta, si potrebbe forse fare con sospensiva legata al buon esito della rimozione dei vincoli, con scadenza breve e rinnovabile, in modo che se nel frattempo trovo qualcosa di più interessante potrei decidere di non estendere la scadenza della sospensiva e svincolarmi? In questo modo però che garanzie avrebbe il venditore di non fare il lavoro di rimozione dei vincoli inutilmente? Vero è che per vendere dovrebbe rimuoverli comunque, quindi in realtà o decide di non vendere più oppure dovrà comunque rimuovere questi vincoli.
 

francesca63

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si potrebbe forse fare con sospensiva legata al buon esito della rimozione dei vincoli, con scadenza breve e rinnovabile, in modo che se nel frattempo trovo qualcosa di più interessante potrei decidere di non estendere la scadenza della sospensiva e svincolarmi?
Potrebbe essere l’unica strada percorribile, per mantenere aperta una possibilità.
Ma solo tu sai se ne vale davvero la pena, o meglio passare oltre.

Se non altro i notai (il tuo è quello dell’agente) ti hanno chiarito definitivamente i dubbi, anche se non nella direzione sperata.

Continua a tenerci informati.
 

schisanoa

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Privato Cittadino
Update:

Il venditore ha coinvolto un urbanista, che sostiene che essendo la licenza edilizia ad uso residenziale automaticamente indipendentemente dal vincolo l’uso residenziale del fabbricato è ammesso essendo il vincolo solo sul terreno.
Domani vedo di avere parere dal mio notaio a riguardo (fino ad oggi le licenze edilizie non erano state fornite dal venditore).

Mi sembra tutto un ginepraio e sembra si vada avanti a interpretazioni.

Nel frattempo l’architetto mi fa notare che dalle schede catastali l’altezza del sottotetto non ha la media ponderale di 2.40, chiedo di visionare il progetto allegato alla licenza edilizia e vedo che sul progetto il colmo è di quasi 3 metri, mentre da quanto ricordo dalla visita il tetto è più basso e i disegni che ha presentato il geometra che ha fatto la sanatoria di altre difformità riportano 2,6m, quindi se il tetto fosse più basso rispetto al progetto depositato quanto sarebbe grave l’abuso?

Sarebbe sanabile senza alzare il tetto a costo di perdere l’abitabilità del sottotetto o richiederebbe di intervenire sul tetto per sanare?

Domani il venditore misura l’altezza esatta al colmo per darmi un feedback
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Update:

Il venditore ha coinvolto un urbanista, che sostiene che essendo la licenza edilizia ad uso residenziale automaticamente indipendentemente dal vincolo l’uso residenziale del fabbricato è ammesso essendo il vincolo solo sul terreno.
Domani vedo di avere parere dal mio notaio a riguardo (fino ad oggi le licenze edilizie non erano state fornite dal venditore).

Mi sembra tutto un ginepraio e sembra si vada avanti a interpretazioni.

Nel frattempo l’architetto mi fa notare che dalle schede catastali l’altezza del sottotetto non ha la media ponderale di 2.40, chiedo di visionare il progetto allegato alla licenza edilizia e vedo che sul progetto il colmo è di quasi 3 metri, mentre da quanto ricordo dalla visita il tetto è più basso e i disegni che ha presentato il geometra che ha fatto la sanatoria di altre difformità riportano 2,6m, quindi se il tetto fosse più basso rispetto al progetto depositato quanto sarebbe grave l’abuso?

Sarebbe sanabile senza alzare il tetto a costo di perdere l’abitabilità del sottotetto o richiederebbe di intervenire sul tetto per sanare?

Domani il venditore misura l’altezza esatta al colmo per darmi un feedback
Certo che casino, ma fai bene a mio avviso a porti le questioni.

Strana la storia del tetto, perchè solitamente si fa più alto dei progetti, qui invece è stato fatto più basso.

Sulla sanabilità o meno dovresti al solito parlarne col tuo Architetto.

Come nasce questo fabbricato? Di che anno è?

Curiosità: questi vincoli sono riportati in un atto d'obbligo fatto tra l'allora proprietario e il comune? Non sono un urbanista ma se lo posti vedo di farmi un'idea e di dirti la mia.
 

schisanoa

Membro Attivo
Privato Cittadino
Strana la storia del tetto, perchè solitamente si fa più alto dei progetti, qui invece è stato fatto più basso.
strana, ma avrò a breve riscontro dell'altezza reale, potrò eventualmente confermare se ricordo bene o mi sbagliavo
Sulla sanabilità o meno dovresti al solito parlarne col tuo Architetto.
Sìsì, la aggiorno oggi
Come nasce questo fabbricato? Di che anno è?
il fabbricato era un deposito attrezzi/ripostiglio rurale, nel '91 è stato ristrutturato e poi successivamente ampliato, viene accatastato come D10 per farne uso agrituristico, ma la licenza edilizia comunque riportava uso residenziale
Curiosità: questi vincoli sono riportati in un atto d'obbligo fatto tra l'allora proprietario e il comune? Non sono un urbanista ma se lo posti vedo di farmi un'idea e di dirti la mia.
se mi giri in privato una mail te lo mando, o meglio te li mando, perché sono due e ti spiego meglio a cosa si riferiscono i 2 atti, altrimenti dovrei censurarlo troppo
 

brina82

Membro Storico
Professionista
strana, ma avrò a breve riscontro dell'altezza reale, potrò eventualmente confermare se ricordo bene o mi sbagliavo

Sìsì, la aggiorno oggi

il fabbricato era un deposito attrezzi/ripostiglio rurale, nel '91 è stato ristrutturato e poi successivamente ampliato, viene accatastato come D10 per farne uso agrituristico, ma la licenza edilizia comunque riportava uso residenziale

se mi giri in privato una mail te lo mando, o meglio te li mando, perché sono due e ti spiego meglio a cosa si riferiscono i 2 atti, altrimenti dovrei censurarlo troppo
Sono atti pubblici, tuttavia puoi contattarmi in privato tramite il forum: ti riesce?
 

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