Buonasera a tutti, scrivo per un parere sulla mia situazione.
Mi trovo ad aver sottoscritto una proposta di acquisto per un immobile. Solo dopo l'accettazione del venditore mi e' stata fornita la documentazione e da li ho scoperto che trattasi immobile costruito in edilizia convenzionata in diritto di proprieta' con vincolo di prezzo che scade tra 10 anni. Tale particolare non è stato menzionato dall'agente pertanto non risulta nella proposta. Il problema è fondamentalmente il vincolo del prezzo. Il prezzo che ho proposto ho scoperto essere piu' elevato del prezzo a cui sono obbligati a vendere (del 30% in più). La soluzione proposta dall'agente è quella di fare il preliminare e successivamente il proprietario fara' richesta al comune di svincolo del prezzo. Ho fatto presente che questa soluzione mi sembra alquanto bizzarra e che gradirei che lo svincolo avvenga prima di sottroscrivere un preliminare, anche perche' non e' detto che il comune sia disposto a svincolare l'immobile! Lui dice che il comune non può rifiutarsi ma ormai sono settimane che mi sto documentando ed ho capito che le cose cambiano da comune a comune. Il sospetto che l'obiettivo sia semplicemente quello di fare il preliminare solo per intascare la provvigione è forte.
Leggo da qualche parte che il ruolo dell'agente immobiliare sarebbe quello di fare incontrare le parti pertanto non e' tenuto alla pre-verifica documentale ma è tenuto a trasmettere al potenziale acquirente solo le informazioni di cui e' a conoscenza che gli sono state trasmesse dal venditore. Potrebbe appellarsi a questo? Un agente non dovrebbe leggersi almeno il titolo di provenienza per verificare se l'immobile appartiene veramente al soggetto proponente? E se sul titolo di provenienza (che prima della firma della proposta non mi e' stato dato per ragioni di "privacy") c'è ben scritto chiaro e tondo che per tot anni il prezzo di cessione dell'immobile e' bloccato puo' dire che non lo sapeva?
Opinioni in merito?
Mi trovo ad aver sottoscritto una proposta di acquisto per un immobile. Solo dopo l'accettazione del venditore mi e' stata fornita la documentazione e da li ho scoperto che trattasi immobile costruito in edilizia convenzionata in diritto di proprieta' con vincolo di prezzo che scade tra 10 anni. Tale particolare non è stato menzionato dall'agente pertanto non risulta nella proposta. Il problema è fondamentalmente il vincolo del prezzo. Il prezzo che ho proposto ho scoperto essere piu' elevato del prezzo a cui sono obbligati a vendere (del 30% in più). La soluzione proposta dall'agente è quella di fare il preliminare e successivamente il proprietario fara' richesta al comune di svincolo del prezzo. Ho fatto presente che questa soluzione mi sembra alquanto bizzarra e che gradirei che lo svincolo avvenga prima di sottroscrivere un preliminare, anche perche' non e' detto che il comune sia disposto a svincolare l'immobile! Lui dice che il comune non può rifiutarsi ma ormai sono settimane che mi sto documentando ed ho capito che le cose cambiano da comune a comune. Il sospetto che l'obiettivo sia semplicemente quello di fare il preliminare solo per intascare la provvigione è forte.
Leggo da qualche parte che il ruolo dell'agente immobiliare sarebbe quello di fare incontrare le parti pertanto non e' tenuto alla pre-verifica documentale ma è tenuto a trasmettere al potenziale acquirente solo le informazioni di cui e' a conoscenza che gli sono state trasmesse dal venditore. Potrebbe appellarsi a questo? Un agente non dovrebbe leggersi almeno il titolo di provenienza per verificare se l'immobile appartiene veramente al soggetto proponente? E se sul titolo di provenienza (che prima della firma della proposta non mi e' stato dato per ragioni di "privacy") c'è ben scritto chiaro e tondo che per tot anni il prezzo di cessione dell'immobile e' bloccato puo' dire che non lo sapeva?
Opinioni in merito?