Un eventuale erede legittimario ora sconosciuto potrebbe fare azione di riduzione e poi di restituzione, se leso nella sua quota legittima.Quindi, ipotizziamo che compaia un figlio del donante di cui nessuno era a conoscenza, a quali rischi potrei andare incontro?
Ipotesi molto fantasiosa, anche se non del tutto impossibile.
In generale va studiata la situazione nel suo insieme; perché il padre ha donato ?
ci sono altri legittimari ? sono disponibili a firmare rinuncia all’azione di riduzione ?
Situazione economica ? Altri beni in successione ?
Di case con provenienza donativa se ne vendono tante; per ognuna va scelta la strada più congeniale al caso specifico.
Io ho solo detto che non si può fare la risoluzione consensuale della donazione (altro sistema per stare tranquilli), poiché il donante non è più in vita.Non serve che siano passati 10 anni in questo caso?
Naturalmente gli eredi lesi hanno 10 anni per far valere i loro diritti.