Buongiorno,
Dopo decenni di lavoro e - finalmente - la pensione, ho deciso di acquistare una (seconda) casa al mare, sulla Riviera Romagnola.
Da un anno ho cominciato a sondare il web, visto che il Covid sconsigliava gli spostamenti, e ho selezionato un buon numero di annunci che rientrano nelle caratteristiche che vorrei e nel budget a disposizione. Devo dire per inciso che parecchie delle case che ho individuato per prime sono ancora presenti, quindi sono in vendita da almeno un anno, altre si sono aggiunte col tempo,
ma è evidente che sono molte di più quelle che entrano di quelle che escono dal Mercato.
Ma il tempo passa, e quindi ho organizzato una specie di vacanza primaverile a Rimini con l’obiettivo di visitare il maggior numero delle case che ho ‘selezionato’ e magari qualcuna che mi si presenterà al momento, anche nelle località vicine. Sicuramente ne troverò una per cui fare una proposta, penso anzi che sarà difficile ‘scegliere’.
Mi è già capitato due volte di comprare una prima casa (con una vendita in mezzo), ma per le seconda prevedo molte differenze, a partire dalla distanza e la non paragonabile conoscenza dei luoghi (io abito a Milano).
Magari qualcuno del settore o qualcuno con esperienze simili potrebbe darmi dei suggerimenti, anche logistici, su come comportarmi dopo aver deciso di presentare una proposta di acquisto.
Fortunatamente non si prevedono gli inevitabili tempi biblici che anch’io ho sperimentato: non devo richiedere un mutuo, nessuno deve traslocare, tutte le case sono descritte come libere subito o libere immediatamente (sfumatura che ha un significato?).
Per contro quasi sicuramente anche i proprietari non saranno del posto, e presumo inferiori possibilità di reciproca ‘conoscenza’.
Vengo ad alcuni dei punti che mi interessano:
per la proposta di acquisto é pensabile porre una scadenza molto più’ stringente della classica settimana?
Vorrei evitare di restare molto sul posto senza poter fare nulla, o di tornare a Milano e poi ancora a Rimini per concludere o fare una proposta per la casa seconda in classifica e ricominciare da capo…
La caparra: considerata la possibilità apparente di concludere in breve tempo (ho interpellato alcune delle agenzie e nessuna mi ha indicato più di un mese per giungere al rogito, sarà vero?), la presumibile impossibilità di ‘conoscere’ i proprietari, e l’apparente mancanza di ‘concorrenza’, è improponibile non prevederla o almeno di importo non rilevante? Mi ha sempre preoccupato il fatto che se le cose vanno storte il venditore ha il diritto di trattenerla, mentre l’acquirente può RICHIEDERE il doppio (tradotto, deve chiedere al giudice e sperare…).
Scusate la lunghezza, e grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Marco
Dopo decenni di lavoro e - finalmente - la pensione, ho deciso di acquistare una (seconda) casa al mare, sulla Riviera Romagnola.
Da un anno ho cominciato a sondare il web, visto che il Covid sconsigliava gli spostamenti, e ho selezionato un buon numero di annunci che rientrano nelle caratteristiche che vorrei e nel budget a disposizione. Devo dire per inciso che parecchie delle case che ho individuato per prime sono ancora presenti, quindi sono in vendita da almeno un anno, altre si sono aggiunte col tempo,
ma è evidente che sono molte di più quelle che entrano di quelle che escono dal Mercato.
Ma il tempo passa, e quindi ho organizzato una specie di vacanza primaverile a Rimini con l’obiettivo di visitare il maggior numero delle case che ho ‘selezionato’ e magari qualcuna che mi si presenterà al momento, anche nelle località vicine. Sicuramente ne troverò una per cui fare una proposta, penso anzi che sarà difficile ‘scegliere’.
Mi è già capitato due volte di comprare una prima casa (con una vendita in mezzo), ma per le seconda prevedo molte differenze, a partire dalla distanza e la non paragonabile conoscenza dei luoghi (io abito a Milano).
Magari qualcuno del settore o qualcuno con esperienze simili potrebbe darmi dei suggerimenti, anche logistici, su come comportarmi dopo aver deciso di presentare una proposta di acquisto.
Fortunatamente non si prevedono gli inevitabili tempi biblici che anch’io ho sperimentato: non devo richiedere un mutuo, nessuno deve traslocare, tutte le case sono descritte come libere subito o libere immediatamente (sfumatura che ha un significato?).
Per contro quasi sicuramente anche i proprietari non saranno del posto, e presumo inferiori possibilità di reciproca ‘conoscenza’.
Vengo ad alcuni dei punti che mi interessano:
per la proposta di acquisto é pensabile porre una scadenza molto più’ stringente della classica settimana?
Vorrei evitare di restare molto sul posto senza poter fare nulla, o di tornare a Milano e poi ancora a Rimini per concludere o fare una proposta per la casa seconda in classifica e ricominciare da capo…
La caparra: considerata la possibilità apparente di concludere in breve tempo (ho interpellato alcune delle agenzie e nessuna mi ha indicato più di un mese per giungere al rogito, sarà vero?), la presumibile impossibilità di ‘conoscere’ i proprietari, e l’apparente mancanza di ‘concorrenza’, è improponibile non prevederla o almeno di importo non rilevante? Mi ha sempre preoccupato il fatto che se le cose vanno storte il venditore ha il diritto di trattenerla, mentre l’acquirente può RICHIEDERE il doppio (tradotto, deve chiedere al giudice e sperare…).
Scusate la lunghezza, e grazie in anticipo per le eventuali risposte.
Marco