Mi dimentico sempre di precisare che per la prima casa le imposte sono ridotte al 3%: in questo caso, per amor di precisione, si dovranno aggiungere le imposte ipotecarie e catastali in misura forfettaria pari a 168€ ciascuna.
Ma avrei un dubbio di fondo, che voi potrete chiarire: tra i requisiti per godere dei benefici dell'aliquota per acquisto prima casa, occorre NON ESSERE titolare, neppure per quote, di un'altra abitazione già acquistata con agevolazioni.
Ora questa condizione verosimilmente potrebbe non sussistere al momento dell'acquisto per Chiarina, anche se poi con la annessione al preesistente alloggio, di fatto verrebbe a costituire un'unica unità immobiliare.
In questo caso il beneficio si sconta subito, non si avrà mai, o maturerà un credito fiscale rimborsato dopo la annessione ed il riaccatastamento?
Non so poi se si possa anticipare il rogito , salve le verifiche di fattibilità urbanistica del frazionamento, dichiarando che il frazionamento e relativo accatastamento sono in corso di attuazione: con le nuove direttive che prescrivono la conformità urbanistica e catastale con la situazione reale, credo questa scorciatoia non sia più ammessa.
Circa lo stato transitorio delle due stanze, vedi domanda di Chiarina, effettivamente si crea una strana situazione: è facile ipotizzare che esse sarebbero senza bagno e senza servizi, per cui non so che classamento avrebbero, e non so se costituiscano un oggettivo stato vietato sotto il profilo urbanistico-abitativo, a meno che la pratica sia fin da subito associata all'accorpamento con il proprio alloggio. Credo serva qualche tecnicismo specifico: che un buon geometra e notaio sapranno suggerire.