Salve,
Come acquirenti abbiamo effettuato una proposta d’acquisto con caparra di 5000€ per l’acquisto di prima casa in campagna con terreno.
Abbiamo firmato il compromesso e registrato il contratto presso l’agenzia delle entrate nonostante l’agenzia immobiliare ci avesse detto che non era necessario.
Tutto stava procedendo nella norma, la valutazione dell immobile da parte del perito della banca è andata a buon fine.
Durante la perizia notarile è stato rilevato un pignoramento il quale sembra in fase di pagamento da parte delle proprietaria, oltre al pignoramento é stato rilevato un livello .
L’agenzia immobiliare sostiene che alcuni notai non avrebbero problemi and andare al rogito con un’integrazione scritta e con un deposito in denaro in attesa del affrancamento del livello.
Ci viene chiesto di cambiare notaio nel caso lui non volesse procedere “chiudendo un occhio”.
Abbiamo contattato il nostro tecnico per chiedere delucidazioni riguardo a tempistiche ed entità del livello. Il geometra afferma che i tempi variano da uno a quattro mesi a seconda delle tempistiche burocratiche e dell’entità del livello.
Sul compromesso avevamo fissato come data fittizia di rogito il 15 dicembre, ma a causa delle lunghe attese burocratiche per colpa della pandemia, mancanza di alcuni documenti da parte della venditrice e vacanze natalizie, siamo arrivati a gennaio con la speranza di andare al rogito entro fine mese ma purtroppo sono sorti i problemi citati sopra.
Per noi questo allungamento delle tempistiche, crea disagio in quanto quanto abbiamo fatto la proposta a settembre tenevamo conto della possibilità si poter usufruire dei bonus, per poter ristrutturare l’immobile.
Non avendo un’idea chiara di quanto tempo sia necessario per risolvere il livello vorremo capire come comportarci per richiedere un risarcimento da parte del venditore e dell’agenzia immobiliare che secondo il nostro punto di vista non ha lavorato professionalmente.
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Cordiali saluti
Come acquirenti abbiamo effettuato una proposta d’acquisto con caparra di 5000€ per l’acquisto di prima casa in campagna con terreno.
Abbiamo firmato il compromesso e registrato il contratto presso l’agenzia delle entrate nonostante l’agenzia immobiliare ci avesse detto che non era necessario.
Tutto stava procedendo nella norma, la valutazione dell immobile da parte del perito della banca è andata a buon fine.
Durante la perizia notarile è stato rilevato un pignoramento il quale sembra in fase di pagamento da parte delle proprietaria, oltre al pignoramento é stato rilevato un livello .
L’agenzia immobiliare sostiene che alcuni notai non avrebbero problemi and andare al rogito con un’integrazione scritta e con un deposito in denaro in attesa del affrancamento del livello.
Ci viene chiesto di cambiare notaio nel caso lui non volesse procedere “chiudendo un occhio”.
Abbiamo contattato il nostro tecnico per chiedere delucidazioni riguardo a tempistiche ed entità del livello. Il geometra afferma che i tempi variano da uno a quattro mesi a seconda delle tempistiche burocratiche e dell’entità del livello.
Sul compromesso avevamo fissato come data fittizia di rogito il 15 dicembre, ma a causa delle lunghe attese burocratiche per colpa della pandemia, mancanza di alcuni documenti da parte della venditrice e vacanze natalizie, siamo arrivati a gennaio con la speranza di andare al rogito entro fine mese ma purtroppo sono sorti i problemi citati sopra.
Per noi questo allungamento delle tempistiche, crea disagio in quanto quanto abbiamo fatto la proposta a settembre tenevamo conto della possibilità si poter usufruire dei bonus, per poter ristrutturare l’immobile.
Non avendo un’idea chiara di quanto tempo sia necessario per risolvere il livello vorremo capire come comportarci per richiedere un risarcimento da parte del venditore e dell’agenzia immobiliare che secondo il nostro punto di vista non ha lavorato professionalmente.
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Cordiali saluti