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La Corte Costituzionale boccia una delle norme più discusse applicate nei confronti dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi: irragionevole estendere alle partite IVA le logiche del reddito di impresa.
Bocciate le modifiche introdotte dalla Finanziaria 2005 in tema di applicabilità nei periodi d’imposta anteriori.



Pochi minuti fa la Corte Costituzionale ha firmato un’importantissima sentenza [1] che restituirà il sonno a quei liberi professionisti e al popolo delle partite IVA, dal 2005 inchiodati dal timore di accertamenti fiscali per ogni prelievo in banca non giustificato e imputabile, secondo un contorto ragionamento fiscale, a redditi “in nero”. Vediamo meglio di cosa si tratta.


Addio presunzione fiscale: il prelievo in banca non è più ricavo “nero” per gli autonomi
 

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