Be' insomma..
Affermazione che fa' a pugni con la logica.
Se invece di entrare dalla porta principale, occorre scavalcare saltando da una finestra, un motivo dovra' pur esserci.
Se uno ha un buon prodotto, da vendere ad un prezzo "democratico", un buon acquirente che lo compera lo si trova nel volgere di un anno;
Senza ricorrere ad esercizi di funambolismo contrattuale.
Quindi, se l'oggetto non e' malvagio, allora di sicuro non e' a buon mercato.
Diversamente non avrebbe senso andar di acrobazie.
@Asiaaa ,
La soluzione piu' corretta e, soprattutto la piu' prudente, e' quella di stipulare due contratti distinti.
Uno di affitto e l'altro di compravendita.
Quello di affitto, un normale quattro più quattro.
Mentre quello di compravendita, sostenuto da una minima caparra, con termine fissato allo scadere dei primi quattro anni di locazione.
Al termine dei quali deciderai.
Se procedere con l'acquisto, defalcando una quota o l'intero importo della pigione mensile (dipende dagli accordi), da imputare al saldo prezzo, al netto delle tasse, sostenute in quegl'anni dal proprietario.
Se invece non acquisti avrai pagato solo l'affitto, che potrai rinnovare o disdire, senza troppi gravami da sostenere.
Anche perche', sebbene in tanti si riempiono la bocca con questo genere di pratiche, la registrazione di due negozi distinti, e' l'unica forma riconosciuta dall'agenzia delle entrate.
Che il piu' delle volte, respinge ai mittenti questo genere di contratti, che per come sono formulati, risultano irricevibili.
Unica controindicazione, quella che dovrai sostenere due imposte di registro, 200€ cadauna, perche' trattasi di due contratti differenti.
Su questa scorta, invece che andar per sindacati, fai la cosa piu' pratica.
In ogni ufficio dell'agenzia delle entrate, e' disponibile tutta la modulistica che ti occorre, se vuoi procedere con il tuo affitto/acquisto.
Compreso quello previsto di tipo "sospensivo", che dovrai riconsegnare quando e se, l'acquisto non si concretizzi.
Perche' il futuro non lo conosce nessuno.
Ti bastera' rivolgerti ad uno sportello attendere il tuo turno e chiedere.
Anche le bozze dei contratti.
Ti bastera' richiederle con gentilezza e te ne daranno una montagna.
Perche' diversamente, potresti pure chiedere di dettarteli "paro paro" per come ti servono, perche' dovrai registrarli.
Gli uffici pubblici, sono aperti al pubblico, preposti alle loro necessità.
Detto questo, certo e' che questa tua interlocutrice, non ha tanta premura di vendere.
Per questo effetto si desume che voglia vendere caro il suo oggetto.
Diversamente avrebbe gia' venduto abbassando il prezzo.
Il prezzo l'avete concordato...?