Ad agosto ho preso accordi verbali con una parente per l'affitto di un locale da adibire a negozio, prima della stipula del contratto ho iniziato a fare dei lavori (muri, pareti in cartongesso, impianto elettrico, condizionatori, antifurto) poichè questa zia mi aveva dato le chiavi e mi diceva di stare tranquilla e che il figlio stava predisponendo il contratto.
Mi sono fidata e quando mi ha presentato un contratto di affitto di locale commerciale con decorrenza ottobre, senza nulla dire sui lavori che ho effettuato (in pratica non era un locale ad uso commerciale che lo sto facendo diventare io a mie spese!), gli ho chiesto di firmarmi una autorizzazione ad apportare migliorie al locale facendo riferimento pure a quelle già effettuate, ma si è rifiutato, il contratto lo firma ma senza nulla di scritto sui lavori fatti. ora mi trovo nella condizione di dover scendere a compromessi e firmare ugualmente il contratto di affitto perchè ho già pagato i fornitori e non vorrei rimetterci anche i soldi spesi per la merce. per quanto attiene alle cose asportabili come i condizionatori credo che potrò portarli via alla scadenza del contratto, per le migliorie all'immobile come l'impianto elettrico cosa posso fare? stavo pensando di aspettare la fine del contratto di locazione e poi fargli causa per avere un'indennità per l'aumento del valore economico che ho apportato con le spese documentate e con il suo consenso verbale facilmente dimostrabile per testimoni e fatti concludenti. un altro problema che mi angoscia sono i lavori che ancora mancano, alla luce del comportamento di questo osceno parente ho deciso di non fare altre spese sull'immobile prima della stipula del contratto: il bagno e la vetrina nn sono a norma, se firmo un contratto di affitto locale commerciale, posso rivolgermi al proprietario facendo presente queste mancanze e costringerlo ad eseguire a sue spese i lavori o almeno a firmarmi l'autorizzazione? come posso tutelarmi al meglio?
Mi sono fidata e quando mi ha presentato un contratto di affitto di locale commerciale con decorrenza ottobre, senza nulla dire sui lavori che ho effettuato (in pratica non era un locale ad uso commerciale che lo sto facendo diventare io a mie spese!), gli ho chiesto di firmarmi una autorizzazione ad apportare migliorie al locale facendo riferimento pure a quelle già effettuate, ma si è rifiutato, il contratto lo firma ma senza nulla di scritto sui lavori fatti. ora mi trovo nella condizione di dover scendere a compromessi e firmare ugualmente il contratto di affitto perchè ho già pagato i fornitori e non vorrei rimetterci anche i soldi spesi per la merce. per quanto attiene alle cose asportabili come i condizionatori credo che potrò portarli via alla scadenza del contratto, per le migliorie all'immobile come l'impianto elettrico cosa posso fare? stavo pensando di aspettare la fine del contratto di locazione e poi fargli causa per avere un'indennità per l'aumento del valore economico che ho apportato con le spese documentate e con il suo consenso verbale facilmente dimostrabile per testimoni e fatti concludenti. un altro problema che mi angoscia sono i lavori che ancora mancano, alla luce del comportamento di questo osceno parente ho deciso di non fare altre spese sull'immobile prima della stipula del contratto: il bagno e la vetrina nn sono a norma, se firmo un contratto di affitto locale commerciale, posso rivolgermi al proprietario facendo presente queste mancanze e costringerlo ad eseguire a sue spese i lavori o almeno a firmarmi l'autorizzazione? come posso tutelarmi al meglio?