Affitto per associazione di promozione sociale con uso abitativo

[Alessio24]

Buonasera,

la nostra associazione ha la necessità di una sede dedicata per gestire meglio i quasi mille associati e le attività a loro dedicate (fino ad ora è a casa mia).

Vorremmo prendere in affitto un appartamento pagato dall'associazione, ponendo però anche la residenza per tre persone. È possibile?

Le tre persone lavorerebbero "gratis" (in cambio dell'affitto, possiamo dire) in telelavoro: essendo l'attività culturale si tratta perlopiù di traduzioni di libri, videocorsi, lezioni, assistenza telefonica agli associati, archivio libri, gestione delle spedizioni, etc.

Mi è stato detto sia possibile prendere l'appartamento con l'associazione e poi fare contratti di comodato d'uso coi tre abitanti; oppure prenderlo a nome del presidente e con scrittura privata stabilire con l'associazione un rimborso totale dell'affitto e delle spese.

Tuttavia, non ho alcuna fonte per capire se queste due strade siano possibili, chiedo delucidazioni e ringrazio anticipatamente per ogni risposta!

 

[Aidualc]

La verifica della fiscalità "interna" all'associazione la devi fare col vs commercialista.

Per l'alternativa 1 (l'associazione è l'inquilino), sommariamente,
il caso più probabile è che il contratto di locazione sarà in regime fiscale ordinario (però verifica, perchè per le onlus/gli enti non commericiali c'è la possibilità di assoggettare il contratto a cedolare secca -ma l'AdE potrebbe cmq contestare).
I comodati poi è sempre meglio registrarli, anche se possono essere anche verbali.
REgistrare un comodato costa una tantum 200 euro di imposta di registro + 32 di bolli.

Per l'alternativa 2 si può fare sicuramente un contratto in cedolare (lo ribadisco perchè spesso è più facile trovare proprietari più disposti, perchè vanno a pagare meno tasse con questo regime), ma occorre trovare una formula di tutela per rimborsargli i canoni e/o le spese accessorie, altrimenti rischia di trovarsi a rispondere da solo agli oneri contrattuali.