Buonasera,
mi scuso in anticipo per la lunghezza della mia discussione (e per eventuali errori di sintassi e/o ortografici), ma necessitiamo di un aiuto urgente.
Non riusciamo più a gestire i rapporti con l'agente immobiliare a cui abbiamo affidato la nostra casa nel Marzo 2014.
Inizialmente le cose andavano abbastanza bene, portava persone, nessuna proposta, e va bene, capita, il mercato è cambiato.
Verso il Natale dello stesso anno, delle persone si rivelano estremamente interessate nel comprare la casa, ma alla fine la vendita sfuma perchè si son rese conto che i progetti che l'agente immobiliare aveva loro presentato erano completamente errati. In poche parole, i potenziali acquirenti desideravano abbattere alcuni muri e creare una stanza da letto molto grande, e i progetti che l'agente aveva presentato erano impossibili da realizzare perchè già a occhio era evidentissimo che i metri quadri non erano sufficienti. L'agente immobiliare non faceva altro che insistere, ma alla fine ha ceduto e ha ammesso che c'erano degli errori, attribuendo il misfatto al suo geometra (dopo qualche mese dirà che era colpa dell'aiutante del geometra, poi di nuovo del geometra). Inutile dire che quelle persone non si sono più fatte sentire. E di fatto anche l'agente immobiliare non si è fatto più sentire, e nel frattempo il contratto di mediazione scadeva.
Torna a farsi vivo a ottobre di quest' anno (si esatto, non ha mai più richiamato per circa 10 mesi, nemmeno per scusarsi con noi) portandoci degli altri potenziali acquirenti. Tra questi arriva una coppia che fa una proposta d'acquisto molto ragionevole. Il prezzo di vendita di 159000, loro proponevano 157000. L'agente immobiliare ci fa però un discorso tutto contorto facendo schemini e contro schemini, in cui alla fine risultava che noi avremmo avuto puliti in tasca 150000 euro. La sua provvigione, secondo contratto di mediazione, dell'1% (la percentuale degli acquirenti risultava invece dell'8). Fatto sta che non si era ben capito come mai da 157000 proposti dalla controparte si andava a scendere a 150000. E vabbè, ci riflettiamo su. Nei giorni successivi telefona due volte per ricordarci che la proposta era di 150000 e che bisognava dare 7000 euro in mano a lui.
Noi continuiamo a essere confusi perchè non comprendiamo il motivo di una tale richiesta. Fatto sta che poi leggiamo bene la proposta e salta fuori che aveva inserito (in modo poco evidente) che noi venditori avremmo dovuto pagare l'atto notarile degli acquirenti. E questa cosa lui quando ci ha presentato la proposta non l'ha mai spiegata, o se l'ha detta, l'ha inserita in mezzo al mare di parole che ha sempre usato per fare i suoi discorsi LUNGHISSIMI e VELOCISSIMI. In realtà leggendo ancor meglio, saltava fuori una clausola che andava a contraddire quello che avevamo appena scoperto, ovvero che ogni spesa era a carico della proponente. Quale clausola vale?? E soprattutto, quando ci chiamava per ricordarci di quei 7000 euro, perchè non diceva semplicemente "Ricordate che dovete pagare l'atto notarile della controparte".
Alla fine gli diciamo di rifare la proposta, accontendandoci di 150000 euro e facendogli aggiungere il tanto della percentuale che avremmo dovuto dargli. Voleva 2000, bene e allora 152000. Firmiamo la proposta, ma non ci dà l'assegno. Probabilmente non ha mai nemmeno inoltrato la nostra accettazione alla controparte. E allora decidiamo di farlo noi dopo qualche giorno inviando un telegramma. Anche la controparte, con la quale abbiamo avuto modo di parlare, seppur per poco, dice che l'assegno ce lo darà quando otterrà il mutuo.
Inutile elencare tutte le cose che poi abbiamo scoperto non andare bene in quella proposta: date sbagliate e ristrettissime che coincidevano con quelle della vecchia proposta, clausole lunghissime e incomprensibili e anche incoerenti. Data di presentazione della proposta di 152000 uguale a quella di 157000.
La controparte non è ancora potuta andare a richiedere il mutuo perchè ci sono degli intoppi al comune che fanno tardare la consegna dei documenti necessari per compilare l'APE (l'ingegnere che se ne occupa è una persona amica di famiglia, non ci siamo fidati di dare pure questo compito a un collaboratore dell' agente, visti i precedenti col suo geometra), ma di fatto nella proposta c'è scritto che l'assegno verrà consegnato non appena le verifiche sulle conformità edilizie saranno confermate. E infatti l'agente immobiliare, seppur con immenso ritardo (ricordo che la casa la ha da più di un anno), ha controllato ed è risultato tutto ok. E intanto noi siamo così, in attesa di avere l'APE, senza caparra per fermare l'altra casa, con la controparte probabilmente più inesperta di noi, con una proposta accettata piena di errori gravi (la data per avere la seconda caparra di 15mila euro sta per scadere) e con un agente immobiliare che sino all'altro giorno ci stava imponendo di non vedere case con altre agenzie immobiliari ma di chiedere a lui di farci da intermediario con le altre agenzie.
Inutile dire che alla fine abbiamo litigato con lui perchè ci stava facendo letteralmente impazzire. Ci chiamava in continuazione per agitarci dicendo che nella casa c'erano dei problemi e bisognava spendere botte di 300 e 400 euro per risistemare le cose, per poi mandarci un messaggio il giorno dopo per dire che era tutto ok. Inutile dire anche che si è andato a scontrare col nostro ingegnere che gli ha fatto chiaramente capire che senza avere la certezza sulle cose non ci si può fasciare la testa.
Il problema ora è questo: abbiamo accettato una proposta, ma se passa troppo tempo rischiamo di perdere la casa che intendevamo acquistare e che ci avrebbe permesso di rientrare giusti giusti con le spese ed estinguere il mutuo. E magari rischiamo pure di dover pagare la parcella a una persona che non ha fatto il suo lavoro come si doveva, pretendendo che non ci fossero di mezzo commercialisti o avvocati per leggere le cose che ci presentava da firmare.
Aiutateci...
mi scuso in anticipo per la lunghezza della mia discussione (e per eventuali errori di sintassi e/o ortografici), ma necessitiamo di un aiuto urgente.
Non riusciamo più a gestire i rapporti con l'agente immobiliare a cui abbiamo affidato la nostra casa nel Marzo 2014.
Inizialmente le cose andavano abbastanza bene, portava persone, nessuna proposta, e va bene, capita, il mercato è cambiato.
Verso il Natale dello stesso anno, delle persone si rivelano estremamente interessate nel comprare la casa, ma alla fine la vendita sfuma perchè si son rese conto che i progetti che l'agente immobiliare aveva loro presentato erano completamente errati. In poche parole, i potenziali acquirenti desideravano abbattere alcuni muri e creare una stanza da letto molto grande, e i progetti che l'agente aveva presentato erano impossibili da realizzare perchè già a occhio era evidentissimo che i metri quadri non erano sufficienti. L'agente immobiliare non faceva altro che insistere, ma alla fine ha ceduto e ha ammesso che c'erano degli errori, attribuendo il misfatto al suo geometra (dopo qualche mese dirà che era colpa dell'aiutante del geometra, poi di nuovo del geometra). Inutile dire che quelle persone non si sono più fatte sentire. E di fatto anche l'agente immobiliare non si è fatto più sentire, e nel frattempo il contratto di mediazione scadeva.
Torna a farsi vivo a ottobre di quest' anno (si esatto, non ha mai più richiamato per circa 10 mesi, nemmeno per scusarsi con noi) portandoci degli altri potenziali acquirenti. Tra questi arriva una coppia che fa una proposta d'acquisto molto ragionevole. Il prezzo di vendita di 159000, loro proponevano 157000. L'agente immobiliare ci fa però un discorso tutto contorto facendo schemini e contro schemini, in cui alla fine risultava che noi avremmo avuto puliti in tasca 150000 euro. La sua provvigione, secondo contratto di mediazione, dell'1% (la percentuale degli acquirenti risultava invece dell'8). Fatto sta che non si era ben capito come mai da 157000 proposti dalla controparte si andava a scendere a 150000. E vabbè, ci riflettiamo su. Nei giorni successivi telefona due volte per ricordarci che la proposta era di 150000 e che bisognava dare 7000 euro in mano a lui.
Noi continuiamo a essere confusi perchè non comprendiamo il motivo di una tale richiesta. Fatto sta che poi leggiamo bene la proposta e salta fuori che aveva inserito (in modo poco evidente) che noi venditori avremmo dovuto pagare l'atto notarile degli acquirenti. E questa cosa lui quando ci ha presentato la proposta non l'ha mai spiegata, o se l'ha detta, l'ha inserita in mezzo al mare di parole che ha sempre usato per fare i suoi discorsi LUNGHISSIMI e VELOCISSIMI. In realtà leggendo ancor meglio, saltava fuori una clausola che andava a contraddire quello che avevamo appena scoperto, ovvero che ogni spesa era a carico della proponente. Quale clausola vale?? E soprattutto, quando ci chiamava per ricordarci di quei 7000 euro, perchè non diceva semplicemente "Ricordate che dovete pagare l'atto notarile della controparte".
Alla fine gli diciamo di rifare la proposta, accontendandoci di 150000 euro e facendogli aggiungere il tanto della percentuale che avremmo dovuto dargli. Voleva 2000, bene e allora 152000. Firmiamo la proposta, ma non ci dà l'assegno. Probabilmente non ha mai nemmeno inoltrato la nostra accettazione alla controparte. E allora decidiamo di farlo noi dopo qualche giorno inviando un telegramma. Anche la controparte, con la quale abbiamo avuto modo di parlare, seppur per poco, dice che l'assegno ce lo darà quando otterrà il mutuo.
Inutile elencare tutte le cose che poi abbiamo scoperto non andare bene in quella proposta: date sbagliate e ristrettissime che coincidevano con quelle della vecchia proposta, clausole lunghissime e incomprensibili e anche incoerenti. Data di presentazione della proposta di 152000 uguale a quella di 157000.
La controparte non è ancora potuta andare a richiedere il mutuo perchè ci sono degli intoppi al comune che fanno tardare la consegna dei documenti necessari per compilare l'APE (l'ingegnere che se ne occupa è una persona amica di famiglia, non ci siamo fidati di dare pure questo compito a un collaboratore dell' agente, visti i precedenti col suo geometra), ma di fatto nella proposta c'è scritto che l'assegno verrà consegnato non appena le verifiche sulle conformità edilizie saranno confermate. E infatti l'agente immobiliare, seppur con immenso ritardo (ricordo che la casa la ha da più di un anno), ha controllato ed è risultato tutto ok. E intanto noi siamo così, in attesa di avere l'APE, senza caparra per fermare l'altra casa, con la controparte probabilmente più inesperta di noi, con una proposta accettata piena di errori gravi (la data per avere la seconda caparra di 15mila euro sta per scadere) e con un agente immobiliare che sino all'altro giorno ci stava imponendo di non vedere case con altre agenzie immobiliari ma di chiedere a lui di farci da intermediario con le altre agenzie.
Inutile dire che alla fine abbiamo litigato con lui perchè ci stava facendo letteralmente impazzire. Ci chiamava in continuazione per agitarci dicendo che nella casa c'erano dei problemi e bisognava spendere botte di 300 e 400 euro per risistemare le cose, per poi mandarci un messaggio il giorno dopo per dire che era tutto ok. Inutile dire anche che si è andato a scontrare col nostro ingegnere che gli ha fatto chiaramente capire che senza avere la certezza sulle cose non ci si può fasciare la testa.
Il problema ora è questo: abbiamo accettato una proposta, ma se passa troppo tempo rischiamo di perdere la casa che intendevamo acquistare e che ci avrebbe permesso di rientrare giusti giusti con le spese ed estinguere il mutuo. E magari rischiamo pure di dover pagare la parcella a una persona che non ha fatto il suo lavoro come si doveva, pretendendo che non ci fossero di mezzo commercialisti o avvocati per leggere le cose che ci presentava da firmare.
Aiutateci...