Grazie a tutti per le risposte e per la conversazione.
Quello che vorrei dire è che, sono arrivato tra i mediatori passando per il settore edile, dove ho trascorso circa un decennio della mia esistenza, costruendo, ristrutturando e avendo a che fare con tante e diverse figure professionali presenti nella filiera del Real Estate.
Sono quindi, per quanto riguarda l'intermediazione immobiliare, relativamente nuovo.
Cio' che a primo impatto mi ha colpito, entrando in contatto con alcune agenzie, è che tra gli agenti ci sia poca o nessuna propensione alla digitalizzazione, all'innovazione della propria professione. Vuoi perché per alcuni non ha senso. Vuoi perché costa troppo. Vuoi perché si è ancorati a vecchi modelli. Vuoi per svariati altri motivi, nessuno, o quasi, mi sembra in grado, non dico di sfruttare, ma almeno di percepire che ci sono svariate tecnologie che se utilizzate correttamente, possono veramente cambiare il modo di lavorare e renderlo più efficace.
Certamente, come si diceva ieri, la correttezza, l'empatia, l'onestà, il saper comunicare sono la base per avere successo a lungo termine, ma non è finita qui, credo.
Non si può ridurre, a mio modo di vedere le cose, l'agente immobiliare professionale e intendo professionisti, gente che ne capisce del settore, a:
- Vai, nella giungla, a consumare le suole delle scarpe per provare ad acquisire o vendere un'immobile che stanno già provando a vendere, come minimo, altre 2 o 3 agenzie.
- Vai, iscriviti al golf club, poi tra 2 o 3 anni, se sei riuscito ad adulare qualcuno che ha grana, forse, ti darà un'incarico.
Il primo metodo, può andare bene per i ragazzini, alla prima occupazione, che vogliono fare un pò di esperienza, ottenendo un rimborso spese e ci può stare.
Il secondo, mi sembra un sistema fatto ad hoc solo per acquisire immobili, incarichi da clienti con la grana e lavorare in questa maniera non fa parte della mia etica professionale.
Per chi è nel settore, sono convinto, che la rivoluzione digitale, tecnologica, dovuta anche a recenti aperture della professione, offra orizzonti più ampi rispetto alla miope e limitata visione che secondo me hanno l'80% dei professionisti presenti sul mercato oggi.
Questa è solo la mia osservazione, che può anche essere sbagliata, valutata sulla base di semplici conversazioni da parte di chi chi fa l'agente immobiliare da più o meno tempo.
Voi, che impressioni avete?
Quello che vorrei dire è che, sono arrivato tra i mediatori passando per il settore edile, dove ho trascorso circa un decennio della mia esistenza, costruendo, ristrutturando e avendo a che fare con tante e diverse figure professionali presenti nella filiera del Real Estate.
Sono quindi, per quanto riguarda l'intermediazione immobiliare, relativamente nuovo.
Cio' che a primo impatto mi ha colpito, entrando in contatto con alcune agenzie, è che tra gli agenti ci sia poca o nessuna propensione alla digitalizzazione, all'innovazione della propria professione. Vuoi perché per alcuni non ha senso. Vuoi perché costa troppo. Vuoi perché si è ancorati a vecchi modelli. Vuoi per svariati altri motivi, nessuno, o quasi, mi sembra in grado, non dico di sfruttare, ma almeno di percepire che ci sono svariate tecnologie che se utilizzate correttamente, possono veramente cambiare il modo di lavorare e renderlo più efficace.
Certamente, come si diceva ieri, la correttezza, l'empatia, l'onestà, il saper comunicare sono la base per avere successo a lungo termine, ma non è finita qui, credo.
Non si può ridurre, a mio modo di vedere le cose, l'agente immobiliare professionale e intendo professionisti, gente che ne capisce del settore, a:
- Vai, nella giungla, a consumare le suole delle scarpe per provare ad acquisire o vendere un'immobile che stanno già provando a vendere, come minimo, altre 2 o 3 agenzie.
- Vai, iscriviti al golf club, poi tra 2 o 3 anni, se sei riuscito ad adulare qualcuno che ha grana, forse, ti darà un'incarico.
Il primo metodo, può andare bene per i ragazzini, alla prima occupazione, che vogliono fare un pò di esperienza, ottenendo un rimborso spese e ci può stare.
Il secondo, mi sembra un sistema fatto ad hoc solo per acquisire immobili, incarichi da clienti con la grana e lavorare in questa maniera non fa parte della mia etica professionale.
Per chi è nel settore, sono convinto, che la rivoluzione digitale, tecnologica, dovuta anche a recenti aperture della professione, offra orizzonti più ampi rispetto alla miope e limitata visione che secondo me hanno l'80% dei professionisti presenti sul mercato oggi.
Questa è solo la mia osservazione, che può anche essere sbagliata, valutata sulla base di semplici conversazioni da parte di chi chi fa l'agente immobiliare da più o meno tempo.
Voi, che impressioni avete?