Buongiorno,
vorrei raccontare la mia esperienza di acquisto prima casa mediante agenzia immobiliare iscritta a FIAIP.
E' un giovedì e vado a visitare, insieme all’incaricato di un’agenzia immobiliare associata FIAIP, un immobile del quale sono interessato. Immediatamente dopo mi reco in agenzia per completare la prima proposta irrevocabile di acquisto, compilata su modulo ufficiale FIAIP, precisando che avrei gradito riservatezza; chiedo pertanto di non accettare altre proposte durante la trattativa. Uno dei soci mi rassicura dicendo che non sono soliti fare aste e che è loro interesse concludere l’affare.
Il giorno dopo vengo contattato dall’altro socio il quale mi comunica che la proposta non è stata accettata, ma che la parte venditrice è disposta ad accettare una cifra più alta di 20k euro.
Chiedo al mediatore se, secondo il suo parere, ci sono ancora margini per trattare, ma vengo invitato a concludere con la cifra richiesta dalla parte venditrice. Accetto il suggerimento e ci diamo appuntamento alla settimana dopo per riscrivere una nuova proposta per l'ultimo importo stabilito. Infatti, il martedì successivo mi reco in agenzia con un nuovo assegno, formuliamo la nuova proposta e ritiro il vecchio assegno strappato insieme alla vecchia prima proposta annullata dal mediatore.
Il mediatore precisa di avere appuntamento con la parte venditrice il giovedì sera. Sapevo che il giovedì era giorno di visite, ma mai avrei immaginato quanto sto per scrivere.
Giovedì pomeriggio il mediatore mi chiama per informarmi che un’altra persona, dopo aver visto l’immobile, ha formulato una proposta di acquisto più alta di 15k euro rispetto alla mia, tutto ciò prima che la parte venditrice vedesse la mia ultima proposta.
Stupito per la scorrettezza del mediatore, sottolineo che, pur di non perdere l’immobile, sono disposto a concludere alla stessa cifra.
Dopo varie discussioni con il mediatore, immaginando che ostinarsi a pretendere un giusto comportamento avrebbe compromesso la conclusione dell’affare, decido di firmare tutti i documenti per concludere con la proprietà che, finalmente, accetta l'ultima proposta in mia presenza.
Sbaglio o l'agenzia ha svolto attività da mandatario piuttosto che da mediatore?
Il modulo utilizzato per la proposta irrevocabile è quello fornito ufficialmente dalla FIAIP; Ciò significa che l'agenzia non ha neanche tenuto un comportamento eticamente corretto perché non è stato rispettato l’art. 11 del codice deontologico nella sezione “rapporti con la clientela”; infatti ha accettato un’altra proposta senza attendere l’esito della mia: “ART. 11 – L’associato FIAIP agente immobiliare dopo aver concordato le condizioni essenziali del contratto con una parte interessata all’acquisto, alla locazione o al rilievo dell’azienda non dovrà proporre a terzi la conclusione del contratto sino all’avvenuto esaurimento della trattativa iniziata”.
Compilo un modulo ufficiale FIAIP credendo che sarà una garanzia anche per me, acquirente, e che potrò contare sulla professionalità sperata. Invece mi accorgo che l’agente non se ne preoccupa minimamente.
Ad oggi siamo ancora in attesa di una sentenza, ma non so come finirà. Se andrà male potrò scrivere a caratteri cubitali che nel 2012 non esiste alcuna una legge che tuteli i diritti degli acquirenti e che saremo costretti a sperare di finire nelle mani di persone oneste (come ne ho viste tante su questo forum).
Nei prossimi giorni farò comunque un esposto all’organo di vigilanza della camera di commercio e alla FIAIP.
Ringraziando anticipatamente per i Vostri utilissimi suggerimenti e commenti, invio cordiali saluti.
MC
vorrei raccontare la mia esperienza di acquisto prima casa mediante agenzia immobiliare iscritta a FIAIP.
E' un giovedì e vado a visitare, insieme all’incaricato di un’agenzia immobiliare associata FIAIP, un immobile del quale sono interessato. Immediatamente dopo mi reco in agenzia per completare la prima proposta irrevocabile di acquisto, compilata su modulo ufficiale FIAIP, precisando che avrei gradito riservatezza; chiedo pertanto di non accettare altre proposte durante la trattativa. Uno dei soci mi rassicura dicendo che non sono soliti fare aste e che è loro interesse concludere l’affare.
Il giorno dopo vengo contattato dall’altro socio il quale mi comunica che la proposta non è stata accettata, ma che la parte venditrice è disposta ad accettare una cifra più alta di 20k euro.
Chiedo al mediatore se, secondo il suo parere, ci sono ancora margini per trattare, ma vengo invitato a concludere con la cifra richiesta dalla parte venditrice. Accetto il suggerimento e ci diamo appuntamento alla settimana dopo per riscrivere una nuova proposta per l'ultimo importo stabilito. Infatti, il martedì successivo mi reco in agenzia con un nuovo assegno, formuliamo la nuova proposta e ritiro il vecchio assegno strappato insieme alla vecchia prima proposta annullata dal mediatore.
Il mediatore precisa di avere appuntamento con la parte venditrice il giovedì sera. Sapevo che il giovedì era giorno di visite, ma mai avrei immaginato quanto sto per scrivere.
Giovedì pomeriggio il mediatore mi chiama per informarmi che un’altra persona, dopo aver visto l’immobile, ha formulato una proposta di acquisto più alta di 15k euro rispetto alla mia, tutto ciò prima che la parte venditrice vedesse la mia ultima proposta.
Stupito per la scorrettezza del mediatore, sottolineo che, pur di non perdere l’immobile, sono disposto a concludere alla stessa cifra.
Dopo varie discussioni con il mediatore, immaginando che ostinarsi a pretendere un giusto comportamento avrebbe compromesso la conclusione dell’affare, decido di firmare tutti i documenti per concludere con la proprietà che, finalmente, accetta l'ultima proposta in mia presenza.
Sbaglio o l'agenzia ha svolto attività da mandatario piuttosto che da mediatore?
Il modulo utilizzato per la proposta irrevocabile è quello fornito ufficialmente dalla FIAIP; Ciò significa che l'agenzia non ha neanche tenuto un comportamento eticamente corretto perché non è stato rispettato l’art. 11 del codice deontologico nella sezione “rapporti con la clientela”; infatti ha accettato un’altra proposta senza attendere l’esito della mia: “ART. 11 – L’associato FIAIP agente immobiliare dopo aver concordato le condizioni essenziali del contratto con una parte interessata all’acquisto, alla locazione o al rilievo dell’azienda non dovrà proporre a terzi la conclusione del contratto sino all’avvenuto esaurimento della trattativa iniziata”.
Compilo un modulo ufficiale FIAIP credendo che sarà una garanzia anche per me, acquirente, e che potrò contare sulla professionalità sperata. Invece mi accorgo che l’agente non se ne preoccupa minimamente.
Ad oggi siamo ancora in attesa di una sentenza, ma non so come finirà. Se andrà male potrò scrivere a caratteri cubitali che nel 2012 non esiste alcuna una legge che tuteli i diritti degli acquirenti e che saremo costretti a sperare di finire nelle mani di persone oneste (come ne ho viste tante su questo forum).
Nei prossimi giorni farò comunque un esposto all’organo di vigilanza della camera di commercio e alla FIAIP.
Ringraziando anticipatamente per i Vostri utilissimi suggerimenti e commenti, invio cordiali saluti.
MC