Considera anche che ci sono moltissime sentenze, anche di cassazione a sezioni unite, che invalidano le compravendite in mancanza di agibilita'.
L'assenza del certificato di agibilità non esclude la possibilità di rogitare (il 90% delle nuove costruzioni vengono, per ovvi motivi, vendute in assenza di questo certificato). E' inoltre possibile vivere in un appartamento privo di detto certificato (al massimo si potrebbe ricevere una sanzione pecuniaria). Nella mia esperienza ho memoria di una sola multa effettuata a titolo di ritorsione contro il costruttore (considera anche che la percentuale degli immobili privi di agibilità è estremamente elevata)
Si tratta in fin dei conti di un certificato capace di generare esclusivamente confusione, che fino a 15 anni fa non veniva neppure citato in molti atti...
Non a caso esiste un disegno di legge volto ad eliminarlo per tutte le future costruzioni....
Dal punto di vista commerciale invece devi tener conto di una svalutazione. Anche perché con il terrorismo che viene fatto in rete...
Così scrive Augusto Cirla su "Casa. Guida all'acquisto e alla vendita" edito dal Sole24ore:
La mancanza del certificato di agibilità "non incide sulla commerciabilità giuridica dell'unità immobiliare, ma pesa in maniera rilevante sulla commerciabilità economica, influendo sia sul consenso della parte acquirente (cui potrebbe non interessare l'acquisto di un immobile privo di agibilità), sia sulle condizioni di vendita (andando la mancanza di agibilità a influire sul prezzo di vendita)".
Quelle che invece devono, secondo me, essere approfondite sono le motivazioni che hanno impedito il rilascio del certificato o la formazione del silenzio assenso.
E' possibile che l'agibilità manchi per una mero difetto formale della pratica o, in altre situazioni, per ragioni molto più gravi in grado di incidere profondamente sulla commerciabilità del bene.