Premessa importante, mai vissuto in condominio, quindi il mio riferimento è sempre stato l’amministratore che per la seconda volta mi combina un danno economico, questo il fatto.
Dopo l’acquisto della casa, in condominio di 8 unità, mi organizzo per la ristrutturazione, sostituzione dei pavimenti, rifacimento completo impianto idrico ed elettrico, sostituzione porte interne, porta d’ingresso e sostituzione infissi (le finestre).
Il comune mi informa che potrei procedere a questo tipo di ristrutturazione con la semplice presentazione di una comunicazione con allegata l’autorizzazione dell’amministratore per la sostituzione degli infissi, quelli esistenti messi dal costruttore nel 1979 sono in alluminio color bronzo.
Mi sono rivolto ad alcuni rivenditori di infissi, che trattano marchi presenti a livello nazionale, e tutti mi informano che non era possibile avere infissi in PVC color Bronzo (era un pellicolato che si usava fino a 2/3 anni fa).
Faccio presente la cosa all'amministratore e gli riferisco che mi era stato suggerito dai rivenditori il colore castano chiaro per i nuovi infissi.
L'amministratore ne prende atto e mi rilascia autorizzazione da presentare al comune nella quale oltre alle caratteristiche riferite al risparmio energetico vi è riportato anche il colore dei nuovi infissi e cioè Castano Chiaro.
Cambio idea e decido di rivolgermi ad un geometra per la presentazione della CIL al comune.
Montati gli infissi, un condomino incomincia a lamentarsi per il diverso colore, gli faccio vedere l’autorizzazione avuto dall’amministratore e vengo cosi a sapere che l’amministratore non poteva autorizzarmi dato che non vi era nessuna delibera in merito.
Dopo alcuni giorni i condomini richiedono una assemblea straordinaria nella quale viene deciso che entro 6 mesi devo modificare il colore degli infissi in color Bronzo.
In assemblea ho dimostrato che tutto era stato fatto su autorizzazione dell’amministratore e non di mia iniziativa.
L’amministratore si è limitato a dire che ha firmato l’autorizzazione da me presentata senza leggere attentamente che vi era il cambio colore (un bugiardo spudorato che ho da subito contestato).
Vorrei rivolgermi ad un legale per il risarcimento del danno, 6k euro, che l’amministratore mi ha recato con quella autorizzazione che non poteva rilasciarmi ma alcuni amici mi dicono che la maggiore responsabilità è del geometra che ha presentato la CIL dato che era suo compito sapere che al comune doveva portare la delibera e non l'autorizzazione dell'aministratore.
Mi domando:” ma un tecnico può pensare che un’amministratore rilascia un’autorizzazione senza che vi sia una delibera?”.
Secondo voi posso farmi risarcire il danno dall'amministratore?
Dopo l’acquisto della casa, in condominio di 8 unità, mi organizzo per la ristrutturazione, sostituzione dei pavimenti, rifacimento completo impianto idrico ed elettrico, sostituzione porte interne, porta d’ingresso e sostituzione infissi (le finestre).
Il comune mi informa che potrei procedere a questo tipo di ristrutturazione con la semplice presentazione di una comunicazione con allegata l’autorizzazione dell’amministratore per la sostituzione degli infissi, quelli esistenti messi dal costruttore nel 1979 sono in alluminio color bronzo.
Mi sono rivolto ad alcuni rivenditori di infissi, che trattano marchi presenti a livello nazionale, e tutti mi informano che non era possibile avere infissi in PVC color Bronzo (era un pellicolato che si usava fino a 2/3 anni fa).
Faccio presente la cosa all'amministratore e gli riferisco che mi era stato suggerito dai rivenditori il colore castano chiaro per i nuovi infissi.
L'amministratore ne prende atto e mi rilascia autorizzazione da presentare al comune nella quale oltre alle caratteristiche riferite al risparmio energetico vi è riportato anche il colore dei nuovi infissi e cioè Castano Chiaro.
Cambio idea e decido di rivolgermi ad un geometra per la presentazione della CIL al comune.
Montati gli infissi, un condomino incomincia a lamentarsi per il diverso colore, gli faccio vedere l’autorizzazione avuto dall’amministratore e vengo cosi a sapere che l’amministratore non poteva autorizzarmi dato che non vi era nessuna delibera in merito.
Dopo alcuni giorni i condomini richiedono una assemblea straordinaria nella quale viene deciso che entro 6 mesi devo modificare il colore degli infissi in color Bronzo.
In assemblea ho dimostrato che tutto era stato fatto su autorizzazione dell’amministratore e non di mia iniziativa.
L’amministratore si è limitato a dire che ha firmato l’autorizzazione da me presentata senza leggere attentamente che vi era il cambio colore (un bugiardo spudorato che ho da subito contestato).
Vorrei rivolgermi ad un legale per il risarcimento del danno, 6k euro, che l’amministratore mi ha recato con quella autorizzazione che non poteva rilasciarmi ma alcuni amici mi dicono che la maggiore responsabilità è del geometra che ha presentato la CIL dato che era suo compito sapere che al comune doveva portare la delibera e non l'autorizzazione dell'aministratore.
Mi domando:” ma un tecnico può pensare che un’amministratore rilascia un’autorizzazione senza che vi sia una delibera?”.
Secondo voi posso farmi risarcire il danno dall'amministratore?