A quasi tre anni dall'inizio della crisi che sta succedendo?

  • Tutto fermo. Non si vedono cambiamenti!

    Voti: 109 40,5%
  • Qualche timidissimo segnale di rirpresa c'è...

    Voti: 114 42,4%
  • Secondo me la situazione sta cambiando...

    Voti: 39 14,5%
  • Si sta decisamente vivacizzando!

    Voti: 7 2,6%

  • Votanti
    269
  • Sondaggio terminato .
I

immpittaro

Ospite
.
..anzichè perdere tempo con clienti che non possono acquistare la casa prima in quanto indebitati con il o lo LCD, con i Telefonini, con la o il SUV, con le ferie ai Caraibi, con la sovvenzione alla ex moglie perchè è piaciuta l'amante e ora hanno 4 (quattro) figli in 3 (tre)........perchè...a loro piace la vita facile............ebbene...rivolgiti a chi ha la grana...tipo: dentisti, politici (questa è una categoria ricchissima), magistrati, commercialisti (conosci TREM...?), imprenditori di successo bancario, anche a qualche escortssss del berlusca......anche al papi.....perchè no........ecc...ecc...e se hai pezzi belli...vendi....vai tranquillo............

beh non opero in Sardegna io.....:fico::confuso: ecomunque non mi sembrava che tu avessi la stessa visione del mercato a Luglio :D mediatore - tipo quando vendo IO il mercato va bene se non vendo IO il mercato è in crisi ? :sorrisone:
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Agenti immobiliari: per il 60% la crisi è di lungo periodo

05/10/2010

- "Agenzie immobiliari allo specchio: operatività ed organizzazione in tempi di crisi": è l’indagine – realizzata in collaborazione con Studio Lascar – illustrata in un convegno in Unione Confcommercio da FIMAA Milano (il Collegio degli agenti d'affari e d'intermediazione). Incontro che ha visto una forte partecipazione di agenti immobiliari e un qualificato parterre di interventi: Il convegno è stato aperto dal presidente FIMAA Milano, Lionella Maggi.
L’indagine è stata poi presentata Stefano Lascar (Studio Lascar). A seguire, la tavola rotonda sui temi trattati nell’indagine con gli interventi di: Valerio Angeletti, presidente FIMAA Italia; Vincenzo Albanese, vicario FIMAA Milano; Marzia Morena, presidente RICS Italia; Giancarlo Bracco, presidente FIABCI Italia, Bruno Vettore, consigliere Assofranchising; Riccardo Grassi, associato FIMAA Milano, autore del libro”Marketing strategico ed analisi della concorrenza nell’intermediazione immobiliare”; Carlo Giordano, amministratore delegato Immobiliare.it, Giorgio Formento, presidente del Social Network immobilio.it. Ha moderato la tavola rotonda Mauro Danielli, vicepresidente FIMAA Milano.
L’indagine condotta dall’Ufficio studi FIMAA Milano e Studio Lascar, permette di rappresentare in modo realistico la situazione degli operatori del settore e, soprattutto, di cogliere i modelli reattivi più efficaci per rispondere al nuovo andamento del mercato.
La quasi totalità degli operatori concorda nel ritenere la crisi ancora in corso, seppur forti differenziazioni appaiono evidenti.
Crisi profonda e di lungo periodo per il 60% degli agenti. Il 33% crisi ancora in corso, ma con un mercato che si sta stabilizzando.
Prevale l’orientamento ad investire sull’azienda per migliorarne i risultati, ma a ciò si contrappone una buona fetta di operatori che intende semplicemente aspettare che il mercato assuma caratteristiche migliori.
La percezione che emerge dall’indagine trova riscontro nell’operatività degli agenti immobiliari: “Le compravendite residenziali – rileva Mauro Danielli - sono diminuite del 30%. Da 850.000 nel 2006 sono scese a 600.000 nel 2009. Il pur positivo incremento del 4,5% registrato nel primo semestre dell’anno non ci deve far dimenticare che per riportarci ai livelli del 2006 l’incremento delle compravendite dovrebbe essere del 40%”.
“Mentre le agenzie – prosegue Danielli – sono pressoché raddoppiate passando dalle 23.512 del 2000 alle 41.500 del 2009. Nell’ultimo anno il trend di crescita è in frenata, ma vi è pur sempre un incremento dell’1,9%. E il numero di compravendite annue per singolo agente è passato da 8 a 6 con una evidente contrazione dei ricavi e conseguente riduzione degli utili”.
Dall’analisi dei dati emergono alcuni forti tratti comuni: l’articolazione aziendale media delinea un “universo di microimprenditoria”; sembra progressivamente appannarsi la tradizionale diffidenza verso le collaborazioni; si presenta con forza la questione delicata e scottante delle concessioni al cliente intese come sconti praticati sulle spettanze dell’agenzia o come servizi aggiuntivi non addebitati; lo sforzo operato per modificare organizzazione e procedure al fine di limitare i costi, evidenzia chiaramente quanto la crisi sia stata costrittiva e pesante per tutto il settore. Per quanto riguarda la variazione di organico, è significativo il numero di agenzie che ha visto ridursi il numero di collaboratori, ma non si tratta affatto di un dato prevalente. La crisi non ha infatti necessariamente comportato una riduzione del numero di collaboratori e, in alcuni casi, si è assistito addirittura a nuovi inserimenti.
Una certa parte delle agenzie immobiliari oggetto dello studio, ha “cavalcato” la crisi, anche rimodulando rapidamente i codici comportamentali al variare delle condizioni di mercato, cogliendone occasioni di rafforzamento e, addirittura, di espansione. Se ne delineano procedure operative e organizzative specifiche, precise modalità di approccio commerciale, evidenti strategie di acquisizione, di gestione dell’incarico e del cliente.
“Dopo un periodo di ininterrotta crescita, siamo di fronte – conclude Danielli – a uno scenario completamente mutato che stimola gli agenti immobiliari ad avviare quei processi di cambiamento e riposizionamento che la crisi ha solo reso più necessari, ma che da tempo erano presenti”.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
ecomunque non mi sembrava che tu avessi la stessa visione del mercato a Luglio mediatore - tipo quando vendo IO il mercato va bene se non vendo IO il mercato è in crisi ?

.........luglio-ottobre.....mesi che sono anni luce....in tempi moderni.......certe cose si dicono.....anche per creare dialogo.........per dire...ma anche per non dire..........le cose stavano maturando da anni.....da1977 per l'esatezza....poi problemi con i Governatori miopi o addirittura ciechi....sembrava che e invece si fermava......poi forse si riprende...ed invece...forse non va....
Ora va...........è tutto convenzionato e le urbanizzazioni collaudate........è stato un grosso investimento.........sperem che dia i frutti sperati........se vuoi collaborare....ce ne è per tanti.............un fischio.............
...non mi resta che lavorare.......in esclusiva e senza incarico..
 
I

immpittaro

Ospite
........luglio-ottobre.....mesi che sono anni luce....in tempi moderni.......certe cose si dicono.....anche per creare dialogo.........per dire...ma anche per non dire..........le cose stavano maturando da anni.....da1977 per l'esatezza....poi problemi con i Governatori miopi o addirittura ciechi....sembrava che e invece si fermava......poi forse si riprende...ed invece...forse non va....
Ora va...........è tutto convenzionato e le urbanizzazioni collaudate........è stato un grosso investimento.........sperem che dia i frutti sperati........se vuoi collaborare....ce ne è per tanti.............un fischio.............
...non mi resta che lavorare.......in esclusiva e senza incarico..

Criptico :shock:
 

Mil

Membro Senior
Finchè al sistema bancario è convenuto (non dimentichiamoci che di lavoro prestano denaro, più debitori ci sono più guadagnano) il mercato ha tirato, poi quando le banche hanno deciso che non prestavano più soldi... beh la situazione è sotto gli occhi di tutti.

Tornare al passato con ridimensionamenti di prezzo del 40/50% è impensabile, piuottosto si ferma tutto.

Ma voi vendereste a 100 la casa acquistata a 150?... se non c'è un'oggettiva necessità non credo.[/QUOTE]


Lo so, il sistema bancario presta i soldi a chi li ha già. Praticamente opera sul sicuro, sempre e comunque. Questo è vero. Però io sono anche convinto che la crisi dei mutui abbia ridimensionato in modo "sano"gli operatori, perchè parliamoci chiaro, finchè le banche non hanno dato problemi a quanti sprovveduti abbiamo rifilato dei sottoscala? O degli "attici di prestigio", locali che secondo me potevano andar bene sì e no come soffitte?
Io ho progettato delle boiate, però poi qualcuno le comprava e allora l'impresa ti dice "ha visto?avevamo ragione a recuperare metri lì dove lei voleva fare le cantine..".
Ora si stanno rimangiando la parola.
Con la crisi io ho notato che anche le richieste dei clienti si sono fatte più logiche: adesso la gente (quella poca che compra e che ha concretamente le possibilità) mi pare più selezionata e razionale. Un trilocale su due livelli non glielo rifili più (e qualche impresa l'ha capito finalmente), ma l'errore è stato prima, pensare di far vivere la gente con le scale a chiocciola, che vanno bene al massimo per qualche ufficio.
Ecco perchè dico che il calo dei prezzi deve essere sensibile (se non il 40% qualcosa del genere): il guadagno c'è già, ed è il giusto quanto al costo di terreno, materiali, progetti etc. E' stato in precedenza che è stato un guadagno esagerato per gli impresari, non ora. Io credo personalmente che se si tira troppo la corda si sa dove si va a finire. E penso anche che se uno fa le cose fatte bene poi anche chi le viene a vedere capisce e apprezza. Anche perchè non è detto che il mattone sia una sicurezza sempre e comunque e quindi credo che per convincere un investitore a non mettere i soldi altrove devi dargli qualcosa che gli piaccia, che sia ben costruito e che abbia un prezzo nel complesso RAGIONEVOLE, proporzionato anche al costo della vita e al guadagno medio delle persone. Altrimenti chi glielo fa fare?
Io penso che solo così si possa realmente uscire dal tunnel. E poi gente che ci perde davvero ad abbassare i prezzi io ne conosco veramente poca. Nessun impresario serio non rientra davvero delle spese se ridimensiona anche di un bel po' le pretese, è una balla. La verità è che la crisi sta riportando a valori normali il costo dell'edilizia residenziale.
Quanto ai privati se uno ha comprato a 150 e adesso vuole rivendere e più di 100 non realizza significa che il geometra che l'ha consigliato non ha capito che la casa era sovrastimata e in piena bolla. Quindi in un certo senso può aspettare quanto vuole che qualcuno gli dia quanto richiede, ma forse faceva bene a riflettere prima!!
Il vecchio ha seguito il trend del nuovo: se il mio vicino vende a 100 un sottoscala allora io che ho un piano rialzato anche se vecchio posso chiedere 150. E' da qui che è partita la spirale perversa ed è per questo che molti si ostinano nelle pretese!! Ma questo gli agenti immobiliari lo sanno benissimo...
 
I

immpittaro

Ospite
Io penso che solo così si possa realmente uscire dal tunnel.

ma non c'è nessun tunnel...è solo un normale cambiamento del mercato, che prima aveva una forte domanda ora ha una forte offerta e non ci sono motivazioni socio-demografico-finanziario-economico tali da ritornare a vedere certi numeri di transazioni e prezzi.......
Il mercato è e sta cambiando.....ognuno di noi deve trarre le sue conclusioni. Le cose non si ripetono sempre.....

Aggiunto dopo 3 minuti :

....pratico....

io sono talmente pratico che per me la pratica e vendere con costanza senza grossi su è giu........mentra mi sa che noi lavoriamo solo in teoria .....c:fiore::risata:
 

bravehearth

Membro Attivo
Agente Immobiliare
anzichè perdere tempo con clienti che non possono acquistare la casa prima in quanto indebitati con il o lo LCD, con i Telefonini, con la o il SUV, con le ferie ai Caraibi, con la sovvenzione alla ex moglie perchè è piaciuta l'amante e ora hanno 4 (quattro) figli in 3 (tre)........perchè...a loro piace la vita facile............ebbene...rivolgiti a chi ha la grana...tipo: dentisti, politici (questa è una categoria ricchissima), magistrati, commercialisti (conosci TREM...?), imprenditori di successo bancario, anche a qualche escortssss del berlusca......anche al papi.....perchè no........ecc...ecc...e se hai pezzi belli...vendi....vai tranquillo............
Va bene da domani scrivo sui miei annunci SOLO PER CHI HA LA GRANA, così vediamo se riesco meglio:^^:
Sarà forse che l' unica isola che c'è qui a Padova è isola memmia in centro del Prato della Valle ? Mah :occhi_al_cielo:
Quello che dici è giustissimo per te e forse non è neanche solo questione di Sardegna o non Saedegna perchè non mi sembra che gli altri colleghi isolani vedano la situazione come te quindi........:ok::fiore:
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quello che dici è giustissimo per te e forse non è neanche solo questione di Sardegna o non Saedegna perchè non mi sembra che gli altri colleghi isolani vedano la situazione come te quindi........

.....sarò sincero............sono l'ultimo che sta vendendo..........queste cose a gente con la grana............però...ci sono arrivato in ritardo..........dopo 200 mila seghe mentali...ed anche attendendo niusss dai vari Governatori miopi o oddirittura ciechi.non per difetto coprporeo....ma solo perchè la bandiera della Sardegna è rappresentata da 4 Mori con la benda sugli occhi (forse per non vedere le stupidaggini di questi nuovi RE sardi) .............comunque dicevo che dopo le seghe ho pensato........ma tutte queste favolose ville.....compendi....alberghi.....villaggi turistici...........chi li ha venduti............?????
La risposta è banale e semplice..............un mediatore....o tanti mediatori............più bravi di me...più alti di me....con i capelli biondi o scuri.......ed io sono da meno..........?
Ecco perchè da anni......"copio"....."osservo"...."prendo nota" e "annotto" il verbo di questi "grandi mediatorrrrrsss"...e tra una nota e l'altra...ho provato anch'io a vendere....non è stato difficile......è come vendere il garage di zia maria nel paesello.........nulla di eccezzionale............e sto continuando a prendere nota e a....lavorare......senza più seghe mentali............
.....prova anche te......a operare così......
 

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