Il 21 dicembre è domani...
Ci saranno le nuove votazioni per la Generalitat della Catalogna...
Strano, nessuno ne parla, silenzio quasi totale nei media.
Forse nessuno prende sul serio queste elezioni...
Normale amministrazione? Votazioni locali che non incideranno più di tanto nella politica spagnola e dell' Europa?
Staremo a vedere...
Intanto Carles Puigdemont, colui che aveva proclamato l' indipendenza della Catalogna contro tutti e tutto, indipendenza prontamente e facilmente soffocata dal governo centrale di Madrid, sta mestamente in esilio in Belgio a girarsi i pollici.
Altri suoi sodali, meno fortunati e meno scattanti, soggiornano nelle patrie galere della Spagna...
Molti di questi, però, parteciperanno quali candidati alle elezioni del 21...La legge lo permette.
Si eleggerà un governo catalano di galeotti?
Che dire?
Quelli che vinceranno tra gli indipendentisti e gli unionisti potranno poi governare realizzando la personale piattaforma programmatica totalmente contraria dell'altra?
Se vinceranno gli indipendentisti, questi potranno riproclamare ufficialmente l' indipendenza iniziando di nuovo il braccio di ferro con Madrid?
Dubito fortemente di questa possibilità.
Il bello è che, tra i due schieramenti, sopratutto in quello unionista, la disarmonia regna sovrana. Questa diversità di vedute negli stessi schieramenti non fa che aggiungere nebbia alla confusione.
Sono certo di una cosa: l'indipendenza non si farà più perché, da quando questa parola è diventata di moda a Barcellona, la fiorentissima economia della Catalogna sta andando a rotoli...I Catalani hanno una mente visionaria e il sangue caliente ma, contemporaneamente, sono molto attenti al peso delle loro tasche...
Di rivoluzioni a pancia piena la storia non ne ha viste...
Ci saranno le nuove votazioni per la Generalitat della Catalogna...
Strano, nessuno ne parla, silenzio quasi totale nei media.
Forse nessuno prende sul serio queste elezioni...
Normale amministrazione? Votazioni locali che non incideranno più di tanto nella politica spagnola e dell' Europa?
Staremo a vedere...
Intanto Carles Puigdemont, colui che aveva proclamato l' indipendenza della Catalogna contro tutti e tutto, indipendenza prontamente e facilmente soffocata dal governo centrale di Madrid, sta mestamente in esilio in Belgio a girarsi i pollici.
Altri suoi sodali, meno fortunati e meno scattanti, soggiornano nelle patrie galere della Spagna...
Molti di questi, però, parteciperanno quali candidati alle elezioni del 21...La legge lo permette.
Si eleggerà un governo catalano di galeotti?
Che dire?
Quelli che vinceranno tra gli indipendentisti e gli unionisti potranno poi governare realizzando la personale piattaforma programmatica totalmente contraria dell'altra?
Se vinceranno gli indipendentisti, questi potranno riproclamare ufficialmente l' indipendenza iniziando di nuovo il braccio di ferro con Madrid?
Dubito fortemente di questa possibilità.
Il bello è che, tra i due schieramenti, sopratutto in quello unionista, la disarmonia regna sovrana. Questa diversità di vedute negli stessi schieramenti non fa che aggiungere nebbia alla confusione.
Sono certo di una cosa: l'indipendenza non si farà più perché, da quando questa parola è diventata di moda a Barcellona, la fiorentissima economia della Catalogna sta andando a rotoli...I Catalani hanno una mente visionaria e il sangue caliente ma, contemporaneamente, sono molto attenti al peso delle loro tasche...
Di rivoluzioni a pancia piena la storia non ne ha viste...
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