Buongiorno, mi sto occupando del seguente caso.
Negli anni 2000 il costruttore fece delle palazzine, regolarmente accatastate e vendute.
L'area comune era BCNC (bene comune non censibile), quindi appartenente a tutti i condòmini.
Ad un certo punto uno dei proprietari di una delle tante abitazioni poste al piano terra con giardino, Tizio, sconfinò e "occupò" un pezzo di questa area comune, poi chiamò un tecnico diplomato (ma poteva anche essere laureato, non facciamo discriminazioni particolari) che frazionò questo BCNC lasciandolo una parte BCNC condominiale e altra parte divenne area urbana intestata allo stesso Tizio, moglie e figlio. Nessun condòmino fece mai storie, perchè evidentemente questa area non serviva a nessuno.
Ennesimo caso in cui un geometra viene promosso a notaio. Ne ho visti parecchi.
Tralasciando i dettagli relativi alla gravità di questa cosa (fossi stato il catasto avrei richiesto almeno un atto di acquisto), nel frattempo tale area risulta recintata e occupata da altro condòmino ancora.
Bah, uno strano guazzabuglio.
Ovviamente non vi è stato alcun atto di trasferimento dell'immobile da Tizio ad altri, nè dal condominio a Tizio.
Nel frattempo Tizio è mancato e gli eredi hanno portato in successione questa particella di area urbana.
Adesso è mancata anche la moglie di Tizio e stavolta gli eredi (i figli), che di fatto non utilizzano tale area urbana, vorrebbero fare istanza di annullamento di quell'accatastamento, di fatto riportandolo a BCNC condominiale...
Io dovrei essere incaricato di fare questa istanza, avendo già chiarito il tutto coi tecnici del catasto.
Ora, vorrei però capire che risvolti giuridici ne potrebbero conseguire... non tanto per me che sarei un semplice delegato, quanto per queste persone, eredi di Tizio e Tizia.
Per quanto concerne eventuali azioni penali su false dichiarazioni:
- Il firmatario dell'allora accatastamento è stato Tizio (oltre al tecnico, di cui ce ne può fregare di meno) e non sua moglie e/o i suoi eredi, che di fatto "si sono ritrovati" intestati questo bene;
- gli eredi hanno portato in successione tale particella a seguito della morte di Tizio, e c'è pure il tecnico che ha redatto la successione di Tizio (ma sappiamo che la successione ha solamente valenza fiscale).
Diciamo che quando morì Tizio se ne fregarono; ora che è mancata la moglie di Tizio, hanno realizzato che non ha senso continuare su questa strada.
Grazie a chi vorrà contribuire.
Negli anni 2000 il costruttore fece delle palazzine, regolarmente accatastate e vendute.
L'area comune era BCNC (bene comune non censibile), quindi appartenente a tutti i condòmini.
Ad un certo punto uno dei proprietari di una delle tante abitazioni poste al piano terra con giardino, Tizio, sconfinò e "occupò" un pezzo di questa area comune, poi chiamò un tecnico diplomato (ma poteva anche essere laureato, non facciamo discriminazioni particolari) che frazionò questo BCNC lasciandolo una parte BCNC condominiale e altra parte divenne area urbana intestata allo stesso Tizio, moglie e figlio. Nessun condòmino fece mai storie, perchè evidentemente questa area non serviva a nessuno.
Ennesimo caso in cui un geometra viene promosso a notaio. Ne ho visti parecchi.
Tralasciando i dettagli relativi alla gravità di questa cosa (fossi stato il catasto avrei richiesto almeno un atto di acquisto), nel frattempo tale area risulta recintata e occupata da altro condòmino ancora.
Bah, uno strano guazzabuglio.
Ovviamente non vi è stato alcun atto di trasferimento dell'immobile da Tizio ad altri, nè dal condominio a Tizio.
Nel frattempo Tizio è mancato e gli eredi hanno portato in successione questa particella di area urbana.
Adesso è mancata anche la moglie di Tizio e stavolta gli eredi (i figli), che di fatto non utilizzano tale area urbana, vorrebbero fare istanza di annullamento di quell'accatastamento, di fatto riportandolo a BCNC condominiale...
Io dovrei essere incaricato di fare questa istanza, avendo già chiarito il tutto coi tecnici del catasto.
Ora, vorrei però capire che risvolti giuridici ne potrebbero conseguire... non tanto per me che sarei un semplice delegato, quanto per queste persone, eredi di Tizio e Tizia.
Per quanto concerne eventuali azioni penali su false dichiarazioni:
- Il firmatario dell'allora accatastamento è stato Tizio (oltre al tecnico, di cui ce ne può fregare di meno) e non sua moglie e/o i suoi eredi, che di fatto "si sono ritrovati" intestati questo bene;
- gli eredi hanno portato in successione tale particella a seguito della morte di Tizio, e c'è pure il tecnico che ha redatto la successione di Tizio (ma sappiamo che la successione ha solamente valenza fiscale).
Diciamo che quando morì Tizio se ne fregarono; ora che è mancata la moglie di Tizio, hanno realizzato che non ha senso continuare su questa strada.
Grazie a chi vorrà contribuire.