Annullamento proposta d'acquisto

[marco_pisu]

Salve,
ho fatto una proposta di acquisto con mio fratello tramite agenzia per un immobile sito a Pescara firmando un assegno di 5.000 a favore del venditore a titolo di caparra. Oggi, non sono trascorsi ancora i 15 giorni della validità della proposta, ho saputo che probabilmente il venditore accetterà la proposta(non ho ancora ricevuto alcuna comunicazione scritta) e contemporaneamente che l'azienda in cui lavoro "forse" a settembre chiuderà (attualmente siamo in contratto di solidarietà)
A questo punto non vorrei trovarmi a dover dormire sotto un ponte non avendo più un lavoro e quindi vorrei trovare un modo per annullare la proposta.
Nella proposta è specificato che la proposta è vincolata dal parere preventivo della banca che dovrà avvenire entro il 1 luglio.
Vi chiedo:

• che tipo di comunicazione devo fare avere all'agenzia immobiliare per comunicargli che la banca non accetta la mia richiesta e quindi rendere nulla la proposta? è necessaria una delibera reddituale scritta?
• il mancato rispetto della data del 1° luglio per far avere la risposta della banca dato che ormai ci sarebbero nemmeno i tempi tecnici, mi rende inadempiente? L'agente ha inserito le date di scadenza della approvazione della proposta e quella del "parere preventivo" della banca distanti di un giorno
• Se chiedo il 100% del mutuo e la banca ovviamente mi da il ko, passo in black list ?

Grazie

 

[Miciogatto]

Se è stata scritta una clausola sospensiva (e NON risolutiva) mutuo, forse riesci a salvarti ... Non a caso e non a torto molti agenti ritengono una proposta con sospensiva poco piu' che carta straccia ...

 

[Rosa1968]

perché non dici la verità all'agente immobiliare? piuttosto che trovare scappatoie. che eri con contratto di solidarietà lo sapevi in sede di proposta.

 

[raffa85]

la propostra è per legge irrevocabile quindi non la puoi ritirare, chiedi un incontro con l' agente ed il venditore e spiegagli che essando variata la situazione reddituale non sei piu' mutuabile

 

[Filippo Mannelli]

Pienamente in accordo in tutto con Rosa 1968.

 

[Abacus]

Si anche io direi la verità al mediatore.. che credo comprenderà... in alternativa potresti andare in banca, far presente che la tua ditta chiuderà e, interesse della banca, sarà lei stessa a dirti che non ci sono più le condizioni per richiedere il mutuo, ti fai fare un foglio e con quello decade la proposta...

 

[smoker]

... in alternativa potresti andare in banca, far presente che la tua ditta chiuderà

le banche solitamente controllano la solidità del datore di lavoro....

la propostra è per legge irrevocabile quindi non la puoi ritirare

è la parte proponente che decide di sottoscrivere proposta irrevocabile..... la legge ovvero il codice civile da ampie facoltà di scelta.... non impone nulla...... quindi se l' O.P. avesse firmato proposta irrevocabile, come prevista solitamente nei prestampati delle agenzie immobiliari, non potrà revocare la proposta, viceversa, prima che giunga l' accettazione potrà revocare la proposta....il tutto meglio specificato negli artt. 1328 e 1329 cc...

Smoker

 

[studiopci]

Mi spiace contraddirti ma la proposta se è irrevocabile fino a quella data non può essere ritirata, salvo accordi diversi.

 

[Miciogatto]

Può essere revocabile o irrevocabile dipende da cosa è scritto in proposta.

Detto piu' semplicemente la proposta è irrevocabile se uno ci scrive irrevocabile ... è revocabile se uno ci scrive revocabile. Scusate la banalità ma per legge vale quello che sottoscrivi

 

[CheCasa!]

Se io fossi il tuo agente immobiliare mi farebbe piacere che questa novità venga resa nota il più presto possibile, preferibilmente prima dell'accettazione della proposta d'acquisto che, per come formulata, risulterebbe tra l'altro ben poco impegnativa in virtù della clausola di subordinazione al mutuo e delle tempistiche pressocchè impraticabili. Mi eviterebbe una brutta figura con il venditore ed inutili perdite di tempo.

In riferimento alla richiesta di mutuo, il respingimento della domanda può determinare una segnalazione che impedirebbe l'istruttoria di una nuova pratica nel breve periodo (6 mesi). Per questo motivo molti istituti di credito (ma non tutti!) preferiscono concludere la procedura per rinuncia del richiedende piuttosto che per il rifiuto della banca.