ted11

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Privato Cittadino
Ho sottoscritto, e registrato all'agenzia delle entrate, un contratto preliminare per l'acquisto di un immobile. Nel contratto si specifica che l'effettiva vendita è subordinata all'ottenimento di un mutuo bancario. Il mutuo è stato negato dalla banca (c'è una donazione nella storia catastale dell'immobile). Ora voglio annullare il preliminare e riottenere indietro la caparra. Come posso fare?
Grazie
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Non c'è nulla da annullare.
Il contratto preliminare sottoposto a condizione sospensiva,se la condizione non si avvera ,non diventa efficace:in parole povere è come se non fosse stato firmato.
Se hai fatto un assegno di caparra ti deve essere restituito immediatamente.(generalmente con contratti condizionati l'assegno non va consegnato al venditore).
Non devi fare altro.
 

Rosa1968

Membro Storico
C'era una data nella sospensiva?
Se si comunica entro quella data il diniego. Se non c'è e la stessa decade con la data del rogito ti consiglio di chiedere un incontro con le parti e l'agenzia in modo che ufficializzate il diniego. In quella sede l'agenzia dovrà restituirti l'assegno di caparra.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Se il mutuo è stato negato dalla Banca perchè l'immobile deriva da una donazione, l'inadempienza (purtroppo, anche se non è colpa sua) è del venditore.
Secondo me non c'è nessuna inadempienza,poiché un immobile donato non è invendibile né tantomeno illegale.
Semplicemente la condizione "concessione mutuo" non si è avverata,quindi il contratto non diventa efficace.
Scusa @Bagudi ,per la prima volta non concordo con te....;)
 

Rosa1968

Membro Storico
Se il mutuo è stato negato dalla Banca perchè l'immobile deriva da una donazione, l'inadempienza (purtroppo, anche se non è colpa sua) è del venditore.
Diciamo che l'agente che ha fatto sottoscrivere la proposta di un immobile con provenienza donativa ad un cliente che necessita del mutuo .... E' proprio una cima.

Non è un problema...;)

A parte gli scherzi, mi sembra una questione un pò ambigua, perchè è vero che l'immobile non è invendibile, ma la sua provenienza lo rende invendibile per l'acquirente.
Bisogna semplicemente comunicare la provenienza donativa per preparare l'acquirente ai rischi presenti e futuri.
 
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