ted11

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Grazie a tutti per le risposte,
il notaio con il quale avrei dovuto fare il rogito, mi ha consigliato di fare una scrittura privata che indichi i motivi che hanno determinato la non conclusione e che l'accordo tra le parti è consensuale. Ovviamente la restituzione della caparra.
Purtroppo il tutto mi è costato 1200 euro circa tra spese di registrazione, spese bancarie e del notaio.
 

francesca63

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Grazie a tutti per le risposte,
il notaio con il quale avrei dovuto fare il rogito, mi ha consigliato di fare una scrittura privata che indichi i motivi che hanno determinato la non conclusione e che l'accordo tra le parti è consensuale. Ovviamente la restituzione della caparra.
Purtroppo il tutto mi è costato 1200 euro circa tra spese di registrazione, spese bancarie e del notaio.
Strano consiglio del notaio......
Forse la condizione sospensiva non era formulata benissimo,ma perché il venditore dovrebbe firmare una scrittura non veritiera?
Al massimo puoi firmare una quietanza per la restituzione dell'assegno ,con la motivazione di condizione sospensiva non avverata.
Ovviamente qualsiasi "accordo tra le parti" è consensuale,altrimenti non si chiama
accordo.
 

ted11

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La clausola sospensiva diceva questo: ....l'acquisto dell'immobile è subordinato al buon esito della pratica di mutuo......se questo non verrà concesso la parte promittente la vendita dovrà restituire quanto versato a titolo di caparra. Il tutto doveva perfezionarsi entro il 30 nov. 2017.

Ora stiamo trattando un altro immobile, anche questo però con una donazione sulle "spalle", il venditore privato dice di essere consapevole della cosa e promette di voler far fare ai suoi genitori revoca della donazione. Da quello che so io non è così semplice.
 
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Umberto Granducato

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.l'acquisto dell'immobile è subordinato al buon esito della pratica di mutuo......se questo non verrà concesso la parte promittente la vendita dovrà restituire quanto versato a titolo di caparra. Il tutto doveva perfezionarsi entro il 30 nov. 2017.
che obbrobrio :sorrisone:

il venditore privato dice di essere consapevole della cosa e promette di voler far fare ai suoi genitori revoca della donazione. Da quello che so io non è così semplice.

dovrebbe essere sufficiente
 

Rosa1968

Membro Storico
....l'acquisto dell'immobile è subordinato al buon esito della pratica di mutuo......se questo non verrà concesso la parte promittente la vendita dovrà restituire quanto versato a titolo di caparra. Il tutto doveva perfezionarsi entro il 30 nov. 2017.
quindi tu hai dato in mano i soldini al venditore oppure sono rimasti in deposito all'agenzia?
 

ted11

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Non c'era intermediazione di agenzia. I soldi li ho dati al venditore, il quale li ha prontamente restituiti e sono già in mano mia.

Volevo tornare al secondo quesito, quello riguardante la possibilità di revocare una donazione di un immobile. Avete qualche info in più? Grazie.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Umberto Granducato

Fondatore
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Agente Immobiliare
Volevo tornare al secondo quesito, quello riguardante la possibilità di revocare una donazione di un immobile. Avete qualche info in più? Grazie.
devi stipulare un atto di risoluzione della donazione col quale i donanti tornano in possesso dell'immobile che ti venderanno. Dovrebbe essere sufficiente affinchè la banca non faccia problemi.
Ci sono due scuole di pensiero, una delle quali considera la risoluzione della donazione un'ulteriore donazione, ma è un'ipotesi che nella maggior parte dei casi viene scartata
 

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