brina82

Membro Storico
Professionista
Da qui la domanda è semplice: quand'anche l'immobile non avesse avuto le licenze (comunque un progetto è stato pur presentato, ma fa niente), poteva essere commerciabile? C'è il rischio di nullità dell'atto?
No, in generale nessuna nullità, avendo indicato ante '67: la norma 47/85 indica che per essere commerciato è necessario indicare gli estremi del titolo edilizio (licenza n. X del 19XX), oppure la dicitura ante '67; o una, o l'altra.

Se però in quel determinato Comune era necessaria (prima del 1967) la licenza anche fuori dai centri abitati e non è presente (mi pare che Roma sia così ma ora ho una specie di lapsus) allora l'immobile/palazzina potrebbe essere abusiva.....

A quel punto la nullità si potrebbe manifestare in termini di aliud pro alio (vendita di una cosa per un'altra): in ogni caso l'acquirente può chiamare in causa il venditore.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
In realtà, al Comune non risultano licenze con quei numeri, ma progetti, e un'agibilità richiesta nel 1968 e ottenuta nel 1970.
Cosa intendi che risultano progetti e non licenze?
Se esiste un'agibilita' è di certo collegata a uno o più titoli edilizi che, anche nel caso non si trovino più (una copia dell'elaborato grafico e del titolo si trovano comunque all'interno dell'agibilità!), non sarebbe un grosso problema dato che a oggi basta la prova della loro esistenza per la legittimità.
 
U

Utente Cancellato 84038

Ospite
No, in generale nessuna nullità

A quel punto la nullità si potrebbe manifestare in termini di aliud pro alio (vendita di una cosa per un'altra): in ogni caso l'acquirente può chiamare in causa il venditore.

OK capito grazie.
Aliud pro alio? Non è che gli venne promesso un immobile in regola, ma semplicemente quell'immobile, trasferito nello stato di fatto e di diritto... A me pare un problema (semmai ce ne fosse uno) che resta in capo all'acquirente...
 
U

Utente Cancellato 84038

Ospite
Cosa intendi che risultano progetti e non licenze?
Se esiste un'agibilita' è di certo collegata a uno o più titoli edilizi che, anche nel caso non si trovino più (una copia dell'elaborato grafico e del titolo si trovano comunque all'interno dell'agibilità!), non sarebbe un grosso problema dato che a oggi basta la prova della loro esistenza per la legittimità.
Ecco perfetto, questo chiude il caso allora: l'agibilità presuppone l'esistenza dei titoli edilizi, oppure poteva essere rilasciata anche in assenza di essi?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
OK capito grazie.
Aliud pro alio? Non è che gli venne promesso un immobile in regola, ma semplicemente quell'immobile, trasferito nello stato di fatto e di diritto... A me pare un problema (semmai ce ne fosse uno) che resta in capo all'acquirente...
No, il venditore non può alienare un immobile non regolare e poi lavarsene le mani.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Al tempo era collegata e venivano citati e allegati in copia. Meglio andarla a visionare di persona per verificarne il contenuto.
Non hai risposto in merito ai progetti/licenze. Hai incaricato un tecnico per l'accesso agli atti o stai facendo tutto da sola?
 
U

Utente Cancellato 84038

Ospite
Al tempo era collegata e venivano citati e allegati in copia. Meglio andarla a visionare di persona per verificarne il contenuto.
Non hai risposto in merito ai progetti/licenze. Hai incaricato un tecnico per l'accesso agli atti o stai facendo tutto da sola?
Tutto da me.
Roma risponde in genere dopo i 2 mesi dalla richiesta.
Ho chiesto:
- un accesso agli atti per verificare la licenza inserendo il numero di progetto: respinta in quanto "non compare nessuna licenza con questo numero".
- un accesso agli atti per verificare la licenza inserendo solo indirizzo e dati catastali: in corso.
- un accesso agli atti per prendere visione del fascicolo di progetto (con il numero che abbiamo del progetto, quello che ERRONEAMENTE il notaio del rogito precedente ha inserito in atto come numero di licenza edilizia).

Mancherebbe solo un accesso agli atti per avere una copia del certificato di abilitabilità, sperando che su questo siano scritti i numeri della/e liecenza/e edilizie.

Dopodiché, a me pare strano che possa trattarsi di un condominio abusivo (4 palazzine), perché altrimenti sarebbe abusivo l'intero quartiere, trattandosi di costruzioni tutte più o meno coeve e tutte più o meno nelle stesse condizioni, e stiamo parlando di un quartiere di Roma e non di un'area rurale dell'agrigentino... Dunque, quand'anche fosse, mai demolibile, nemmeno se lo chiedesse il Papa.

Quindi in attesa che il Comune con calma cerchi le sue cose, sul piatto adesso abbiamo:

- Un rogito con scritti i numeri delle licenze, ma che licenze non erano in quanto solo progetti.
- Una visura di agibilità, con scritti questi famosi numeri come progetti, il numero di certificato di agibilità, la data di rilascio, ma non i numeri delle licenze (è una visura, non un certificato).
- Una foto certificata aerofotogrammetrica che stabilisce che ad aprile 1967 il fabbricato (o meglio, tutti e 4 i fabbricati del progetto) erano già stati edificati.
- Un rogito recente in cui il venditore X dichiara sotto la propria responsabilità ecc ecc che si tratta di immobile ante 67 (ed ha ragione, in quanto sappiamo che è così, dalla foto, dal progetto datato 1963 e 1966), e il notaio pertanto ha ritenuto l'immobile commerciabile e tanto è bastato per rogitare.

Quindi le domande sono:
- l'atto è nullo/annullabile? Perché dovrebbe esserlo?
- cosa rischia il venditore?
- cosa rischia il compratore?

Grazie per la pazienza.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Una visura di agibilità, con scritti questi famosi numeri come progetti, il numero di certificato di agibilità, la data di rilascio, ma non i numeri delle licenze (è una visura, non un certificato).
La visura per agibilità non costituisce certificazione ma se l'hai trovata sul sito di Roma Capitale è sicuramente un buon segno (se hai fatto la ricerca per indirizzo potrebbe essere cambiata la toponomastica, accertati che nella visura che solitamente riporta pochissimi dati sia inserito il nome della società o privato costruttore che ha edificato la palazzina).

Altro tentativo che puoi fare è indagare con gli altri condomini o amministratore di condominio se già hanno fatto le ricerche da te messe in atto.

Auguri per l'accesso agli atti .... qui a Roma sono di una velocità iperbolica :)

Comunque non credo ci siano sorprese da quello che hai in precedenza postato.
 
U

Utente Cancellato 84038

Ospite
La visura per agibilità non costituisce certificazione ma se l'hai trovata sul sito di Roma Capitale è sicuramente un buon segno (se hai fatto la ricerca per indirizzo potrebbe essere cambiata la toponomastica, accertati che nella visura che solitamente riporta pochissimi dati sia inserito il nome della società o privato costruttore che ha edificato la palazzina).

Altro tentativo che puoi fare è indagare con gli altri condomini o amministratore di condominio se già hanno fatto le ricerche da te messe in atto.

Auguri per l'accesso agli atti .... qui a Roma sono di una velocità iperbolica :)

Comunque non credo ci siano sorprese da quello che hai in precedenza postato.
Sì, l'ho scaricata dal sito di Roma Capitale. Inoltre se scrivo l'indirizzo dell'immobile, il motore di ricerca automaticamente mi dà il numero di progetti, la ditta, il numero di agibilità e la data di richiesta e rilascio, quindi qualcosa è stato caricato nel sistema. Mi chiedo perché non sono state caricate anche le licenze...
 

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