collega

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutto il Forum.
Scusate se torno nuovamente a parlare dell'appartamento lasciato in eredità da mia mamma. Prima del suo decesso mia mamma, cieca assoluta, ha fatto un testamento c/o un notaio. Al suo decesso, nonostante io sapessi che esisteva questo testamento non ho informato il notaio dell'evento luttuoso ed ho presentato, nei termini previsti dalla legge, la dichiarazione di successione devoluta per legge e non per testamento. Allorchè adesso vengono a galla vecchi dissapori e contrasti, ho deciso di andare dal Notaio per far pubblicare il testamento e nello stesso momento rifare un altra dichiarazione di successione correttiva ripagando nuovamente le tasse dovute.
Il Notaio mi contesta il fatto di aver presentato la dichiarazione di successione per legge e non testamentaria e che quindi, secondo Lui, ci potrebbero essere problemi di contestazione da parte degli altri eredi che, forse, sono stati estromessi dalla quota disponibile a mio favore.
Adesso non so cosa fare? Sono possibili le contestazioni? Se la quota disponibile di mia madre è stata devoluta a me è possibile non fare la voltura catastale lasciando le quote inalterate?
Come è meglio procedere in questi casi?
Grazie a tutti anticipatamente.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Farei pubblicare il testamento e presenterei una dichiarazione di successione sostitutiva della precedente, perfezionandola con la voltura catastale.
Questa è regolarità.
 

collega

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Grazie Antonello. La professionalità e la capacità di analisi ti contraddistinguono. Sei sempre molto obiettivo e preciso. I tuoi consigli e le tue consulenze su questo forum li apprezzo molto perchè, in poche parole, vai al nocciolo dei problemi indicando sempre la strada da seguire per risolverli. Grazie ancora.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Il Notaio mi contesta il fatto di aver presentato la dichiarazione di successione per legge e non testamentaria e che quindi, secondo Lui, ci potrebbero essere problemi di contestazione da parte degli altri eredi che, forse, sono stati estromessi dalla quota disponibile a mio favore

Andiamo piano. Il testamento se c'è forse è giusto farlo pubblicare e fare una nuova pratica successoria: non so come tecnicamente si faccia ma Antonello dice che è cosa semplice.

Il problema però è la risposta del notaio: non credo che egli non conosca la possibilità di fare una dichiarazione correttiva.

Se parla di violazione della quota, non credo pensi alla quota disponibile, bensì alla quota legittima: se il testamento va oltre la quota disponibile, intaccando la legittima degli altri eredi, questi avrebbero tutto il diritto di contestare il testamento.

Suona strano parlare di quota disponibile di tua madre: forse dovresti specificare come era la proprietà prima del decesso di tua madre, e quanti figli eredi siete. Se i figli sono più di uno, ad essi deve essere devoluto come minimo i 2/3 dell'alloggio, diviso in parti uguali. Solo del rimanente 1/3 la mamma poteva disporne liberamente per via testamentaria.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il testamento se c'è forse è giusto farlo pubblicare e fare una nuova pratica successoria: non so come tecnicamente si faccia ma Antonello dice che è cosa semplice.

Una volta pubblicato il testamento si compila il modello 4 della successione (in allegato).
Si barra la casella n. 2 (dichiarazione modificativa), si indica la dichiarazione precedente con il n. ed il volume e nella parte in basso, prima dell'asse ereditario in grassetto, si compilano le voci richieste nel modulo e riferite al testamento.
Nelle pagine successive si riporteranno i nominativi, gli immobili e le relative quote testamentarie.
 

Allegati

  • SUCCESSIONE I.pdf
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collega

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Innanzitutto vi ringrazio e vi auguro una buona serata.

Tornando a bomba sulla discussione preciso quanto segue:

Mia mamma era proprietaria dell'appartamento per una quota di 4/12
gli altri tre figli di 2/12 ognuno
una nipote di 1/12
una cognata di 1/12.
Quando mia mamma è deceduta la sua quota di 4/12 è caduta in successione testamentaria lasciando, da come lei mi aveva riferito, al sottoscritto la sua quota disponibile senza intaccare minimamente le quote legittime.

Per cui, ammesso e non concesso che le cose stiano così (da verificare in apertura del testamento), le quote, a mio parere, dovrebbero essere ripartite così:
ai miei due fratelli 8/36 ciascuno, al sottoscritto 12/36 perchè comprensiva della disponibile, alla nipote 5/36 ed alla cognata 3/36.
Se potete fare una verifica e dirmi se il calcolo è giusto ve ne sarei molto grato.

Adesso le cose che non mi sono chiare sono le seguenti:

- Quando il notaio apre il testamento devono essere presenti tutti gli eredi?
- deve essere accettato da tutti per essere valido?
- Se qualche erede (come presumibilmente avverrà) non accetta il testamento cosa succede?
- Posso delegare un avvocato a presenziare al posto mio (questo per evitare scontri verbali e quant'altro) visto che tra noi
non ci sono più sentimenti per vicende familiari?
- Quali scenari si potrebbero aprire in una situazione del genere se dovessimo presentarci dal notaio.
- Eventuali margini di trattativa per via della disponibile lasciata a me?

Grazie a tutti anticipatamente e ringrazio ancora Antonello anche per avermi allegato il modulo della dichiarazione e spiegato come si compila. Ciao a tutti.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Quando il notaio apre il testamento devono essere presenti tutti gli eredi?

Il notaio avverte le parti chiamate all'eredità. Se ci vanno bene, in difetto apre la busta, legge il testamento e lo pubblica.

deve essere accettato da tutti per essere valido?

No, il notaio apre il testamento e lo pubblica.
Iin pratica lo trascrive in conservatoria e poi rilascia copia autentica.

Se qualche erede (come presumibilmente avverrà) non accetta il testamento cosa succede?

Se si ritiene danneggiato, lo può impugnare e chiedere al giudice giustizia (tramite legale).
Chi lo accetta, di solito, ringrazia.

Posso delegare un avvocato a presenziare al posto mio (questo per evitare scontri verbali e quant'altro) visto che tra noi non ci sono più sentimenti per vicende familiari?

Se vuoi spendere quattrini inutilmente, fallo pure, ma non ce ne è bisogno.
La prassi: vai dal notaio, ti qualifichi come figlio della testamentaria e chiedi che proceda per legge.

Quali scenari si potrebbero aprire in una situazione del genere se dovessimo presentarci dal notaio.

Che sentirete dalla voce del notaio le volontà della deceduta.
Ci sarà il contento e lo scontento.
Forse volerà qualche parola, ma il notaio avviserà che lui è un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni.

Eventuali margini di trattativa per via della disponibile lasciata a me?

Con il buon senso si ricompongono anche vecchie discordie.

P.S.
I calcoli lasciali a dopo l'apertura del testamento.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
ai miei due fratelli 8/36 ciascuno, al sottoscritto 12/36 perchè comprensiva della disponibile, alla nipote 5/36 ed alla cognata 3/36.

I calcoli non mi sembrano giusti: se la mamma era proprietaria di 4/12 cioè di 12/36 , dovrà essere divisa tra tutti i figli, e figlia di figlio se premorto la quota di 8/12. (non quindi ciascuno di essi) I restanti 4/36 la mamma li può legare a chi vuole.

Questo se non ci sono altri cespiti.

In ogni caso tutti avrete una frazione e se non trovate accordo finirete in mano ad un giudice che metterà all'asta il tutto.
 

msilvi77

Nuovo Iscritto
Salve, sto attraversando una situazione simile a quella qui rappresentata, mi spiego: nell'86 viene meno la nonna di un mio assistito, viene presentata la dichiarazione di successione con divisione delel quote per legge, successivamente nell' 89 viene pubblicato un testamento delal stessa che non faceva altro che dividere gli stessi immobili oggetto di successione ognuno in capo ad un singolo erede piuttosto che lasciare tutti proprietari di una parte del tutto; nel '90 gli eredi prestavano atto di acquiescenza al suddetto testamento rinunciando ad ogni azione di riduzione. Uno di questi eredi era il padre del mio assistito, venuto anch'egli a mancare nel'95, ora un notaio chiede venga presentata una dichiarazione di successione modificativa mentre il notaio di mia fiducia ritiene erroneo tale iter perchè ritiene che, essendo la successione precedente la pubblicazione del testamento, va considerata presentata regolarmente e che le quote sono poi, sempre regolarmente, cambiate in seguito ad un nuovo atto (la pubblicazione del testamento) e che per di più essendo trascorsi dal testamento stesso più di 20 anni ed essendo morto anche l'erede vede priva di senso tale richiesta; facico presente che altri immobili oggetto di quella successione sono stati già nel tempo tranquillamente alienati. Che ne pensate?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non vorrei fare della facile ironia su un problema serio....
Ma la tua nota conferma il detto: se hai un solo orologio sai dire che ora è, se ne hai due non ne sei più tanto sicuro. Vista la delicatezza del problema posso solo consigliare di sentire un terzo parere, possibilmente c/o uno studio che goda di buone referenze e credenziali.
 

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