marsa45

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Salve, sto attraversando una situazione simile a quella qui rappresentata, mi spiego: nell'86 viene meno la nonna di un mio assistito, viene presentata la dichiarazione di successione con divisione delel quote per legge, successivamente nell' 89 viene pubblicato un testamento delal stessa che non faceva altro che dividere gli stessi immobili oggetto di successione ognuno in capo ad un singolo erede piuttosto che lasciare tutti proprietari di una parte del tutto; nel '90 gli eredi prestavano atto di acquiescenza al suddetto testamento rinunciando ad ogni azione di riduzione. Uno di questi eredi era il padre del mio assistito, venuto anch'egli a mancare nel'95, ora un notaio chiede venga presentata una dichiarazione di successione modificativa mentre il notaio di mia fiducia ritiene erroneo tale iter perchè ritiene che, essendo la successione precedente la pubblicazione del testamento, va considerata presentata regolarmente e che le quote sono poi, sempre regolarmente, cambiate in seguito ad un nuovo atto (la pubblicazione del testamento) e che per di più essendo trascorsi dal testamento stesso più di 20 anni ed essendo morto anche l'erede vede priva di senso tale richiesta; facico presente che altri immobili oggetto di quella successione sono stati già nel tempo tranquillamente alienati. Che ne pensate?
Salve, mi trovo esattamente in questa situazione, non so se debbo presentare una dichiarazione di successione modificativa e inserire tutti gli iimobili caduti in successione, considerato che molti sono già stati alienati. Il problema è che urge allineare la situazione al catasto, dove gli immobili risultano ancora intestati al de cuius e ai fini della voltura non accettano il testamento ma solo una dichiarazione di successione.puoi aiutarmi msilvi77? come hai risolto?
 

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