Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
"Mi ha detto mio cuggino che da bambino una volta e’ morto."

Insisto. Stai parlando per sentito dire e ti contraddici pure.

Prima parli di cause civili lunghe e costose.
Adesso parli di mesi.
Insomma, deciditi.

Credo che la lingua italiana sia tale (o almeno dovrebbe) essere tale per tutti.
Ho detto due cose diverse in base a due diverse possibilità:
1) Che se il bando d'asta non prevede che l'immobile venga consegnato libero a cure del tribunale, chi si aggiudica l'immobile dovrà iniziare una lunga causa civile per poterlo avere libero (salvo che l'esecutato non se ne vada spontaneamente, salvo che non muoia nessuno nel frattempo, salvo che i marziani non invadano il pianeta, ecc....)
2) Che se invece il bando prevede che l'immobile verrà consegnato libero a cure del tribunale, la cosa potrebbe non essere così automatica e immediata come dice qualcuno (salvo che l'esecutato se ne vada spontaneamente, salvo che non muoia, salvo che l'ufficiale giudiziario esegua immediatamente lo sgombero, salvo che mia nonna domani sia ancora in vita, ecc....).

Inoltre, il mio non è un sentito dire; quello che ti ho citato è un fatto.

Ora vedi, prima di esprimere parere spadellati per vangelo bisognerebbe avere il buon senso di tenere i piedi per terra.
La teoria è una cosa, ciò che prevede la legge è una cosa, mentre la pratica è diversa, le cose possono anche procedere in maniera diversa da quanto previsto.
Tutto ciò perchè viviamo in un paese dove è vero tutto e il contrario di tutto, tutte le leggi e le norme sono interpretabili e applicabili in maniera più o meno restrittiva, dipende da tanti fattori; la sensibilità e lo zelo della persona con cui si ha a che fare, le lungaggini burocratiche, la città in cui si trova l'immobile (sud, Nord, città densamente popolata, ecc...), i fattori umani e gli imprevisti vari.

Hai mai pensato a tutte queste cose?
Presumo proprio di no!
 

marco tartari

Membro Attivo
Professionista

L'articolo parla da solo, il decreto salva banche ha introdotto importanti novità , la liberazione dell'immobile adesso è a carico della procedura,
molti tribunali iniziano le pratiche in concomitanza dell'atto di aggiudicazione , in questo modo si guadagna tempo, quando arriva il decreto il
bene o è già libero o comunque l'iter è già in fase
avanzata e in ogni modo si evitano inutili diatribe
con l'occupatore abusivo .
Non ci vuole fretta, se hai fatto l'affare devi attendere o incrociare le dita, il danno ci può stare.
 
Ultima modifica:

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
1) Che se il bando d'asta non prevede che l'immobile venga consegnato libero a cure del tribunale, chi si aggiudica l'immobile dovrà iniziare una lunga causa civile per poterlo avere libero

No, niente causa civile. Se l'avviso di vendita dice che l'immobile è occupato con titolo opponibile alla procedura è ovvio che stai acquistando un immobile legittimamente occupato.

E resterà occupato fino a quando quel titolo lo consente.
Ancora una volta: le cause civili lunghe e costose non c'entrano una mazza.

Che fai, compri un appartamento legittimamente occupato, sapevi che è occupato, ti sta bene che è occupato e poi, dopo averlo comprato vuoi fare una causa perchè ... è occupato? No, te lo tieni occupato, ovviamente. (A meno che non sei così bravo da scoprire che quel titolo non è proprio regolare. Ma è un altro discorso.)

2) Che se invece il bando prevede che l'immobile verrà consegnato libero a cure del tribunale, la cosa potrebbe non essere così automatica e immediata come dice qualcuno

Nessuno qui ha parlato di automatismo e immediatezza.
Sappiamo che esistono tribunali modello e tribunali meno efficienti o semplicemente troppo oberati di lavoro.

E alcuni tribunali liberano l'immobile già nelle primissime fasi, prima che ci siano offerte, così da invogliare gli offerenti.
Per il resto ti hanno già risposto sopra.
 

Marisa Vesentini

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Se può essere di aiuto per chiarire, l'avviso di vendita dell immobile in asta che vorrei acquistare riporta questa precisazione:
Situazione occupazionale". Il giudice ha altresì disposto liberazione dell immobile pignorato, come da separato ordine di liberazione.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Una cosa è che il giudice abbia decretato la liberazione dell'immobile, questo lo fa sempre almeno al momento del decreto di trasferimento della proprietà se non prima. Un'altra cosa è essere certi che sarà la procedura a sostenere le spese.

In base alla mia esperienza, dalle mie parti una causa per il rilascio dell'immobile dura e costa:
circa 4-6 mesi e 700 euro se non ci sono minori o disabili
circa 7-9 mesi e 1000 euro se ci sono minori.
da 9 a 12 mesi e sempre 1000 euro se ci sono disabili.
La differenza tra i vari casi sta nella necessità, per l'ufficiale giudiziario, di far intervenire ove necessario i servizi sociali, la qual cosa prende un po' di tempo (e di raccomandate) in più.

Ammetto che non sapevo del DL 59/2016 che in teoria dovrebbe semplificare le cose, e ridurre i costi per l'aggiudicatario visto che dovrebbero essere a carico della procedura. Non credo però che ridurrà i tempi, che comunque non sono quelli solitamente biblici delle procedure civili.

Per quanto riguarda i danni e le ritorsioni, bisogna coinvolgere l'occupante costituendolo custode dell'immobile, per cui lo si chiamerà a rispondere dei danni cagionati. Una lettera dell'avvocato basterà. Dopo anni passati dall'esecutato tra tribunali, avvocati e ricorsi, questa minaccia di rimettere nuovamente in ballo gli avvocati proprio quando la disavventura si avvia a conclusione dovrebbe spegnere i bollori e la sete di vendetta. Bisogna considerare che la maggior parte dei debitori esecutati non sono criminali o persone che non hanno nulla da perdere, si tratta di gente normale che ha avuto difficoltà economiche e che ha la possibilità di risollevarsi se evita di cacciarsi in altri guai. Non dimentichiamo poi che l'esecutato ha abitato per 3 o 4 anni senza pagare né mutuo, né affitto, né spese condominiali e quindi non ne esce bene ma nemmeno con le pezze al sedere. Se ha quattro soldi da parte meglio li usi per trovarsi una casa in affitto che per pagare danni e avvocati.

Tutto ciò detto, è sempre meglio la via negoziale. Ci si fa vivo con l'occupante, gli si chiede se ha già una soluzione abitativa, quanto tempo gli ci vuole per trasferirsi, si cerca di essere fermi e decisi ma senza mettere pressioni. Magari si offre una somma di denaro per liberarlo entro una certa data, meglio darli a lui che all'avvocato. Se si fa ragionevole bene, altrimenti la procedura ufficiale è sempre percorribile.
 

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