Mi inserisco anch'io: le colpe in casi come questi sono molto più distribuite di quanto sia emerso.
Cosa è stato condonato? Il volume abusivo del lavatoio? O è stata condonata la trasformazione di questo volume accessorio in locale abitativo?
con una mano danno e con l'altra tolgono.
In questo caso hanno incassato delle sanzioni e degli oneri: ma a quanto pare non hanno tolto nulla: lavatoio doveva essere e così doveva rimanere.
E che te ne fai di un fabbricato che non puoi utilizzare per la destinazione condonata?
Veramente non è scritto che condono è stato rilasciato: vedi punto primo.
In ogni caso non è che non capisca la situazione, ma per come è stata descritta, rimangono molti margini di dubbio.
Che poi non mi sorprendano più certe apparenti stranezze, è perchè io ho un caso anche più eclatante:
Il costruttore mi vende l'appartamento all'ultimo piano, con l'obbligo di acquisto del sottotetto, accessibile, ma non abitabile per carenza di volumetria.
Anchi'io ho finito per trasformare questo locale, chiedendo il condono .... siamo o no tutti italiani?
Il Comune ha fame di soldi: concede il condono e incassa, nonostante non ci siano i parametri relativi al rapporto aeroilluminante.
Nonostante ciò a catasto è stato censito come u.i. indipendente e non accessoria, in cat. A2. (notoriamente abitativa)
Tra l'altro all'epoca eravamo in attesa (da 15-20 anni) del rilascio dell'abitabilità del fabbricato, per beghe tra costruttore, Enel e Comune.
Nonostante avessimo incaricato un professionista per risolvere la cosa ed acquisire sto benedetto pezzo di carta, e nonostante nel frattempo fossero continuate le compravendite di qualche appartamento, qualche tempo dopo riceviamo l'abitabilità per il fabbricato, rilasciata d'ufficio per scadenza dei termini legali di contestazione da parte del Comune; senza che nulla sia stato cambiato e fatto......
L'agibilità rilasciata coprirà a questo punto anche le mansarde condonate?
Non lo so: e fin che non mi porrò il problema di vendere la mansarda,
ibi manebus optime.
Tutta colpa della burocrazia, o tutti noi (privati, costruttori, professionisti, uffici tecnici) ci barcameniamo nelle pieghe della stessa? Direi per sincerità che vale la seconda ipotesi.