Non che il tema mi appassioni, ma poichè mi interessa personalmente, mi piacerebbe avere qualche precisazione in più.
p.s.: per inciso, provando a seguire passo passo il tuo discorso credo di essermi avvicinato alla comprensione della logica sottostante.
Forse continua a sfuggirmi la situazione "Se non inserito tra le parti comuni condominiali .... ": che probabilmente è il mio caso.
Ma se non è inserito, chi lo dice che è comune? A parte una sopravvenuta usucapione ventennale, non è che si potrebbe ricadere nella situazione ricordata da
... va bene, vediamole.ci sono due possibilità:
Nulla da eccepire: Se questo bene è definito parte comune condominiale ogni condomino avrà i soliti diritti sulle parti comuni in proporzione ai suoi millesimia)Può essere definita dal primo atto di vendita la destinazione condominiale (con esplicito inserimento del bene nell'elenco delle parti comuni condominiali) e allora si tratta di una proprietà comune condominiale.
Qui credo di capire il senso della motivazione, ma mi piacerebbe leggere le motivazioni: vero che solitamente le parti comuni condominiali sono indivisibili: ma perchè lo sono intrinsecamente: sono la base della differenza tra comunione e condominio. (non ci si può sottrarre dalla condominialità del sedime , delle fondazioni, delle strutture portanti, del tetto ecc.) ma vale anche per una u.i. con autonoma identità e rendita catastale? Come abbiamo detto non può nemmeno rientrare tra i BCNC.Non è possibile vendere pro-quota,se non vendendo l'appartamento da cui scaturisce il diritto sulle parti comuni.
Si, questo vale per i beni comuni condominiali. Ammessa la ipotesi precedente, questa è la conseguenza.E possibile vendere l'intera proprietà del bene, ma solo con l'unanimità dei condomini.
Cioè non è esplicitamente individuato e citato, ma se ne desume la proprietà comune, non essendo rivendicata da nessuno una proprietà esclusiva? Passaggio ambiguo-delicato.b)Se non inserito tra le parti comuni condominiali è sempre una proprietà comune,ma segue le regole della comunione, non del condominio.
Dato x ed y, possiamo convenire che ne segue ZPuò essere venduto pro-quota anche da un singolo comunista(se trova chi è interessato.)
Se riuscissi a postarne qualcuna mi piacerebbe.Questo dice la giurisprudenza più recente.
p.s.: per inciso, provando a seguire passo passo il tuo discorso credo di essermi avvicinato alla comprensione della logica sottostante.
Forse continua a sfuggirmi la situazione "Se non inserito tra le parti comuni condominiali .... ": che probabilmente è il mio caso.
Ma se non è inserito, chi lo dice che è comune? A parte una sopravvenuta usucapione ventennale, non è che si potrebbe ricadere nella situazione ricordata da
?Ultimamente @StLegaleDeValeriRoma ha postato sullo stesso argomento una dettagliata relazione.