Salve, sono nuova nel forum. Mi sono iscritta principalmente per spiegarvi la mia situazione e comprendere eventualmente come muovermi. (Premetto che è un pochino lunga)
A circa fine febbraio, dopo una lunga ricerca di affitto, troviamo la casa perfetta. Unica pecca, ancora nuova di pacca, una palazzina in costruzione (lavori quasi ultimati). Dopo aver spiegato le nostre esigenze all'immobiliare, ovvero effettuare il trasloco definitivo dalla nostra attuale casa entro e non oltre il 14 luglio, ci viene detto che massimo entro maggio la casa sarà pronta. Rassicurati, chiediamo all'immobiliare di fare una proposta d'affitto di euro 500 ai proprietari. Inoltre diamo in mano all'immobiliare 500 euro (prima mensilità, che non ho idea di chi l'abbia presa, dal momento che in prima sede ci è stato detto che era dei proprietari, poi della'immobiliare). Dopo circa una settimana ci viene comunicato che la proposta è stata accettata. Quindi ci impegniamo ad un colloquio con i proprietari disponibilissimi e gentilissimi (in sede di colloquio è presente anche il nostro agente immobiliare). Alla fine del colloquio entrambe le parti ci assicurano nuovamente della fine dei lavori entro maggio. Noi, molto ingenuamente (siamo ragazzi giovani ed era la prima volta che si affrontava una situazione simile) non abbiamo chiesto nulla di scritto, anche perché l'immobiliare ci aveva chiamato apposta per rassicurarci, dicendoci che sebbene non ci fossero state cose formali, i proprietari erano persone per bene. Ci viene consegnata la proposta, non controfirmata (in poche parole rimaniamo a parole).
Passa circa un mese e passa, in cui l'immobiliare risponde a stento alle chiamate e non sa praticamente nulla dei lavori, sostenendo di non sapere come procedono i lavori. Insomma, arriviamo a giugno, noi abbiamo intanto ordinato una cucina su misura. Improvvisamente salta fuori che i lavori non sono andati avanti e che probabile la casa non sarebbe stata pronta (per lo meno per quanto riguarda gli allacci) entro il 14 di luglio. Noi, avendo anche due cani, non sapendo dove andare nel caso, poniamo il problema all'immobiliare, che mette le mani avanti e ci dà solo una serie di giustificazioni tipo "è colpa della burocrazia, non è colpa di nessun'altro, non so cosa dirvi". Noi gli facciamo notare il loro impegno preso e lui "ma noi non si poteva mica sapere quanto sarebbero dovuti andare avanti i lavori, io non ricordo che avete detto queste cose, non c'è nemmeno la proposta controfirmata" (scopriamo quindi che la proposta non è stata firmata dai proprietari). Noi quindi gli facciamo notare che dato la proposta non controfirmata e pure scaduta da due mesi, la caparra ci sarebbe stata risata e l'agente "certamente".
Usciti da lì, rimanendo che ci avrebbe fatto sapere lo svolgersi delle cose, per tutela abbiamo iniziato a ricercare affitti e dopo due giorni riusciamo a trovare un'altra casa. Quindi chiamiamo l'agente, dicendo che noi nel mentre, non avendo sicurezze, abbiamo trovato una nuova casa. Lui improvvisamente ci dice che l caparra non è più restituibile, che la proposta l'ha fatta firmare la sera prima (non sappiamo se è stata fatta una nuova proposta oppure ha fatto firmare quella vecchia ma in entrambi i casi non è valida, dal momento che la prima è scaduta e una nuova noi da parte nostra non l'abbiamo firmata) e che non abbiamo da appellarci a nulla perché è una scelta mia rinunciare alla casa, dal momento che lui si era già attivato per far sì che la casa fosse pronta entro la data stabilita.
Ora, chi ha ragione? Io non so che fare, 500 euro mi pesano molto. In più se praticamente regalati ad una persona che fin dall'inizio ha saputo fare poco il suo lavoro. C'è modo di farmi restituire la caparra?
Grazie anticipatamente
A circa fine febbraio, dopo una lunga ricerca di affitto, troviamo la casa perfetta. Unica pecca, ancora nuova di pacca, una palazzina in costruzione (lavori quasi ultimati). Dopo aver spiegato le nostre esigenze all'immobiliare, ovvero effettuare il trasloco definitivo dalla nostra attuale casa entro e non oltre il 14 luglio, ci viene detto che massimo entro maggio la casa sarà pronta. Rassicurati, chiediamo all'immobiliare di fare una proposta d'affitto di euro 500 ai proprietari. Inoltre diamo in mano all'immobiliare 500 euro (prima mensilità, che non ho idea di chi l'abbia presa, dal momento che in prima sede ci è stato detto che era dei proprietari, poi della'immobiliare). Dopo circa una settimana ci viene comunicato che la proposta è stata accettata. Quindi ci impegniamo ad un colloquio con i proprietari disponibilissimi e gentilissimi (in sede di colloquio è presente anche il nostro agente immobiliare). Alla fine del colloquio entrambe le parti ci assicurano nuovamente della fine dei lavori entro maggio. Noi, molto ingenuamente (siamo ragazzi giovani ed era la prima volta che si affrontava una situazione simile) non abbiamo chiesto nulla di scritto, anche perché l'immobiliare ci aveva chiamato apposta per rassicurarci, dicendoci che sebbene non ci fossero state cose formali, i proprietari erano persone per bene. Ci viene consegnata la proposta, non controfirmata (in poche parole rimaniamo a parole).
Passa circa un mese e passa, in cui l'immobiliare risponde a stento alle chiamate e non sa praticamente nulla dei lavori, sostenendo di non sapere come procedono i lavori. Insomma, arriviamo a giugno, noi abbiamo intanto ordinato una cucina su misura. Improvvisamente salta fuori che i lavori non sono andati avanti e che probabile la casa non sarebbe stata pronta (per lo meno per quanto riguarda gli allacci) entro il 14 di luglio. Noi, avendo anche due cani, non sapendo dove andare nel caso, poniamo il problema all'immobiliare, che mette le mani avanti e ci dà solo una serie di giustificazioni tipo "è colpa della burocrazia, non è colpa di nessun'altro, non so cosa dirvi". Noi gli facciamo notare il loro impegno preso e lui "ma noi non si poteva mica sapere quanto sarebbero dovuti andare avanti i lavori, io non ricordo che avete detto queste cose, non c'è nemmeno la proposta controfirmata" (scopriamo quindi che la proposta non è stata firmata dai proprietari). Noi quindi gli facciamo notare che dato la proposta non controfirmata e pure scaduta da due mesi, la caparra ci sarebbe stata risata e l'agente "certamente".
Usciti da lì, rimanendo che ci avrebbe fatto sapere lo svolgersi delle cose, per tutela abbiamo iniziato a ricercare affitti e dopo due giorni riusciamo a trovare un'altra casa. Quindi chiamiamo l'agente, dicendo che noi nel mentre, non avendo sicurezze, abbiamo trovato una nuova casa. Lui improvvisamente ci dice che l caparra non è più restituibile, che la proposta l'ha fatta firmare la sera prima (non sappiamo se è stata fatta una nuova proposta oppure ha fatto firmare quella vecchia ma in entrambi i casi non è valida, dal momento che la prima è scaduta e una nuova noi da parte nostra non l'abbiamo firmata) e che non abbiamo da appellarci a nulla perché è una scelta mia rinunciare alla casa, dal momento che lui si era già attivato per far sì che la casa fosse pronta entro la data stabilita.
Ora, chi ha ragione? Io non so che fare, 500 euro mi pesano molto. In più se praticamente regalati ad una persona che fin dall'inizio ha saputo fare poco il suo lavoro. C'è modo di farmi restituire la caparra?
Grazie anticipatamente
