Salve, sono proprietario del piano terra di una villetta bifamiliare, al piano primo vive un'altra famiglia.
Tutto intorno all'immobile c'è una striscia di terreno in comune, un box doppio in lunghezzain un angolo e l'ingresso alla proprietà è unico.
Il proprietario dell'altra UI ha deciso di dividere il box e creare una recinzione (che tra l'altro ha creato non rispettando le distanze già segnalate sulle piantine catastali) che divide il terreno intorno alla casa in due, creando due aree di pertinenza esclusiva, tranne per il fatto che rimane la servitù di passaggio sulla mia area per dargli accesso a casa.
Le finestre delle mie tre camere da letto e del bagno affacciano su quella che ora è la sua area esclusiva.
Ora si presenta un problema particolare: ha deciso di dedicare il suo pezzo di giardino ad area per il suo pitbull e recentemente sono accaduti degli atteggiamenti da parte del cane che mi hanno portato a chiedergli di creare una gabbia, grande quanto vuole, per tenere il cane lontano dalle mie finestre.
Vi spiego.
In un'occasione il cane, vedendomi aprire la finestra della mia camera, ha preso la rincorsa e, appoggiandosi sul muro subito sotto, è saltato raggiungendomi la faccia in altezza, senza mordere o altro; in un'altra occasione ha tirato giù dal davanzale della finestra della camera di mio figlio i due scendiletto che la mia compagna aveva appoggiato a prendere aria; in una terza occasione si era alzato appoggiandosi al muro sotto la finestra mettendo grande paura a mia suocera che si era affacciata a sbattere lo straccio dalla polvere e che ci stava rimanendo secca.
Considerando che già in precedenza aveva avuto problemi di comportamenti aggressivi verso due persone che erano entrati nella precedente proprietà (si sono trasferiti sopra di noi 3 mesi fa circa), gli ho esposto le mie paure chiedendogli appunto di limitare al cane la possibilità di accedere all'area adiacente alle mie finestre, proprio per evitare pericolose situazioni (mio figlio è anche abituato a fumare alla finestra, non vorrei che gli succeda qualcosa).
Le sue soluzioni ai miei dubbi sono state: non mettere i tappeti alle finestre, dire a mio figlio di fumare altrove, mettere delle protezioni in plastica davanti alle finestre, delle barriere.
Ora vorrei sapere chi dei due ha potenzialmente ragione sull'altro: io nel richiedere che il cane non possa avvicinarsi all'area intorno alle mie finestre, considerando la potenziale aggressività del cane, o lui dicendo che la proprietà è sua e può fare quello che vuole?
Tutto intorno all'immobile c'è una striscia di terreno in comune, un box doppio in lunghezzain un angolo e l'ingresso alla proprietà è unico.
Il proprietario dell'altra UI ha deciso di dividere il box e creare una recinzione (che tra l'altro ha creato non rispettando le distanze già segnalate sulle piantine catastali) che divide il terreno intorno alla casa in due, creando due aree di pertinenza esclusiva, tranne per il fatto che rimane la servitù di passaggio sulla mia area per dargli accesso a casa.
Le finestre delle mie tre camere da letto e del bagno affacciano su quella che ora è la sua area esclusiva.
Ora si presenta un problema particolare: ha deciso di dedicare il suo pezzo di giardino ad area per il suo pitbull e recentemente sono accaduti degli atteggiamenti da parte del cane che mi hanno portato a chiedergli di creare una gabbia, grande quanto vuole, per tenere il cane lontano dalle mie finestre.
Vi spiego.
In un'occasione il cane, vedendomi aprire la finestra della mia camera, ha preso la rincorsa e, appoggiandosi sul muro subito sotto, è saltato raggiungendomi la faccia in altezza, senza mordere o altro; in un'altra occasione ha tirato giù dal davanzale della finestra della camera di mio figlio i due scendiletto che la mia compagna aveva appoggiato a prendere aria; in una terza occasione si era alzato appoggiandosi al muro sotto la finestra mettendo grande paura a mia suocera che si era affacciata a sbattere lo straccio dalla polvere e che ci stava rimanendo secca.
Considerando che già in precedenza aveva avuto problemi di comportamenti aggressivi verso due persone che erano entrati nella precedente proprietà (si sono trasferiti sopra di noi 3 mesi fa circa), gli ho esposto le mie paure chiedendogli appunto di limitare al cane la possibilità di accedere all'area adiacente alle mie finestre, proprio per evitare pericolose situazioni (mio figlio è anche abituato a fumare alla finestra, non vorrei che gli succeda qualcosa).
Le sue soluzioni ai miei dubbi sono state: non mettere i tappeti alle finestre, dire a mio figlio di fumare altrove, mettere delle protezioni in plastica davanti alle finestre, delle barriere.
Ora vorrei sapere chi dei due ha potenzialmente ragione sull'altro: io nel richiedere che il cane non possa avvicinarsi all'area intorno alle mie finestre, considerando la potenziale aggressività del cane, o lui dicendo che la proprietà è sua e può fare quello che vuole?