Ad una prima (frettolosa) lettura:
1. La modulistica fiscale cambia radicalmente. Dal prossimo 31 marzo i vecchi modelli di compilazione verranno rottamati.
Adieu, adieu, vecchio modello RR! Addio, cari software di compilazione SIRIA, IRIS e Contratti di locazione che avete allietato (sì, vabbe’….) le nostre giornate d’arido tedio! Ma attenzione, topolini in ascolto
(sì, vabbe’…)! Il vecchio modello 69 non andrà in pensione, ma continuerà ad essere utilizzato per tutte le altre registrazioni di atti che non riguardano l’ambito di applicazione del modello RLI, vale a dire, ad esempio, i contratti di comodato, le denunce verbali, le registrazioni di modifiche apportate al contratto ecc.
2. Il nuovo modello RLI potrà essere presentato in forma cartacea, da un contribuente possessore fino a 9 unità immobiliari, direttamente o tramite delega a terzi (allegando copia di un documento di identità in corso di validità) ovvero, in forma telematica, da un contribuente possessore di almeno 10 unità immobiliari, direttamente o tramite un intermediario abilitato.
3. La grossa novità del modello (disponibile anche nella versione web, senza la necessità di alcuna installazione) è questa: nella registrazione telematica andrà allegato in un unico file la copia del contratto sottoscritto dalle parti e la copia di eventuali allegati (ad es. inventari, planimetrie ecc.).
L’allegazione del file è facoltativa solo in presenza di:
a) contratto ad uso abitativo;
b) contratto non soggetto ad IVA, quindi, stipulato da persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di una attività d’impresa, arte o professione;
c) tutti gli immobili censiti con rendita catastale;
d) un numero di locatori e conduttori non superiore a tre;
e) un numero di pertinenze non superiori a tre;
f) contratto non contenente ulteriori pattuizioni contrattuali e allegati soggetti all’imposta di bollo.
A presto, tesorucci
(corro in stazione, ho il treno che mi aspetta).