Non so, io quando leggo certe cose su internet mi chiedo se abbiamo tutti l'anello al naso o sia il covid che non ci fa sentire gli odori... Poi magari sono io sono... fermo a una visione che magari negli anni è stata superata. Tutte possibilità... sarà l'artrosi.
Estremizzando: il settore si distingue in "agenti d'affari in mediazione" -detti anche agenti immobiliari- e "abusivi". I primi hanno frequentato un corso di un certo numero di ore (varia(va) da regione a regione) e sostenuto un esame presso la camera di commercio (spesso più volte ), -lo si fa per garantire la formazione; gli altri no e si distinguono dai primi perché hanno dei biglietti da visita con una descrizione del loro ruolo molto variegato: collaboratore immobiliare, consulente immobiliare,..., ma anche geometra, avvocato, commercialista, ... , dipendente pubblico. Condizione necessaria e sufficiente perché sopravvivano, è che qualcuno si rivolga a loro e gli affidi qualcasa da vendere. E questo è il nodo.
A onor del vero, spesso l'approdo alla professione (autorizzata) è stato avvolto da nebbie e misteri che il tempo ha reso inviolabili, però a prescindere dal biglietto da visita, è normale che entrambi i gruppi abbiano tra le loro fila personaggi di dubbia etica (morale?), come anche persone capaci (fermo restando che se non hai il titolo sei un abusivo, anche se sei bravo e onesto, anche se sei sotto il tetto di chi lo ha -e che casualmente firmerà lui incarichi, ecc., perché senza titolo non hai diritto alla provvigione).
C'è l'evidenza che, da un lato chi compra non sta a fare tante distinzioni sul titolo di chi gli ha trovato la casa che voleva, dall'altro la fila di chi vuole entrare in un settore dove si possono anche fare dei bei soldoni è sempre lunga (il "come" entrare è un dettaglio). Su queste dinamiche ci si può guadagnare, senza andare contro legge in modo evidente e anzi connotando il tutto di sane e oneste finalità; questo tipo di speculazione attrarre orde di sognatori, a volte ingenui, che solo in parte diventeranno farfalle (o sono interessati all'evoluzione), mentre una buona fetta, resterà ai piani bassi, ma sempre all'interno del settore.
In definitiva -allargo il discorso- se fossimo un paese serio con leggi fatte bene e controlli adeguati questa discussione non ci sarebbe; forse nemmeno certe agenzie così affollate di collaboratori e tantomeno certe società (non mi riferisco a nessuna in particolare, né al solo settore immobiliare, per par condicio).
Estremizzando: il settore si distingue in "agenti d'affari in mediazione" -detti anche agenti immobiliari- e "abusivi". I primi hanno frequentato un corso di un certo numero di ore (varia(va) da regione a regione) e sostenuto un esame presso la camera di commercio (spesso più volte ), -lo si fa per garantire la formazione; gli altri no e si distinguono dai primi perché hanno dei biglietti da visita con una descrizione del loro ruolo molto variegato: collaboratore immobiliare, consulente immobiliare,..., ma anche geometra, avvocato, commercialista, ... , dipendente pubblico. Condizione necessaria e sufficiente perché sopravvivano, è che qualcuno si rivolga a loro e gli affidi qualcasa da vendere. E questo è il nodo.
A onor del vero, spesso l'approdo alla professione (autorizzata) è stato avvolto da nebbie e misteri che il tempo ha reso inviolabili, però a prescindere dal biglietto da visita, è normale che entrambi i gruppi abbiano tra le loro fila personaggi di dubbia etica (morale?), come anche persone capaci (fermo restando che se non hai il titolo sei un abusivo, anche se sei bravo e onesto, anche se sei sotto il tetto di chi lo ha -e che casualmente firmerà lui incarichi, ecc., perché senza titolo non hai diritto alla provvigione).
C'è l'evidenza che, da un lato chi compra non sta a fare tante distinzioni sul titolo di chi gli ha trovato la casa che voleva, dall'altro la fila di chi vuole entrare in un settore dove si possono anche fare dei bei soldoni è sempre lunga (il "come" entrare è un dettaglio). Su queste dinamiche ci si può guadagnare, senza andare contro legge in modo evidente e anzi connotando il tutto di sane e oneste finalità; questo tipo di speculazione attrarre orde di sognatori, a volte ingenui, che solo in parte diventeranno farfalle (o sono interessati all'evoluzione), mentre una buona fetta, resterà ai piani bassi, ma sempre all'interno del settore.
In definitiva -allargo il discorso- se fossimo un paese serio con leggi fatte bene e controlli adeguati questa discussione non ci sarebbe; forse nemmeno certe agenzie così affollate di collaboratori e tantomeno certe società (non mi riferisco a nessuna in particolare, né al solo settore immobiliare, per par condicio).